GRIP, KENNEDY RYAN. Recensione.


Titolo: Grip
Autore: Kennedy Ryan
Serie: Grip #1
Editore: Hope Edizioni
Pubblicazione: 6 febbraio 2019
Genere: Music romance
Prezzo: € 4,99 ebook


Opporsi a una forza irrefrenabile ti sfinisce e ti svuota.
Lo so.

L’ho fatto per anni.
Posso anche non essere dotata a livello musicale, ma ho un certo fiuto per il talento e ho occhio per lo straordinario.
E Marlon James, Grip per i suoi fan, è a dir poco straordinario.
Anni fa, abbiamo trascorso qualche magica serata insieme, ma tengo quei ricordi in un cassetto chiuso, di cui ho gettato via la chiave.
Tutto ciò che ci resta sono l’amicizia e il lavoro.
Lui è all’apice di un successo inimmaginabile, tutti i suoi sogni sono pronti a diventare realtà.
Io gestisco la sua carriera, ma non riesco a gestire il mio cuore.
è sfrenato, avventato e disobbediente.
E mi ricorda tutte le cose che voglio dimenticare.

Sono passati otto lunghi, interminabili anni da quella settimana a Los Angeles che ha segnato per sempre le vite di Grip e Bristol. Si sono incontrati un aeroporto, lui si è fatto trovare lì con la sua Jeep sgangherata, lei è scesa dall'aereo con una valigia Louis Vuitton che gridava lusso e opulenza a gran voce. Si sono conosciuti, conquistati, amati. È stato un lampo nelle loro vite, dopo la luce abbagliante è arrivato il frastuono che li ha scossi e ha ridisegnato il loro futuro, le loro aspettative, i loro desideri. 
Dopo quella settimana sono tornati entrambi alla vita di sempre, ostinati a realizzare i propri sogni. Grip è diventato una star dell'hip hop, le sue canzoni sono prime in classifiche, la gente lo riconosce, gli chiede l'autografo, e le sue idee per riabilitare il posto in cui è nato sono la dimostrazione di quanto la sua mente sia sveglia e intelligente. Bristol torna a LA intenzionata a fare da manager a suo fratello e a iniziare un progetto lavorativo ambizioso con lui. Hanno fondato la Prodige, una casa discografica, e intendono seguire gli artisti nella loro scalata verso il successo. Così Bris diventa la manager di Grip e le loro vite si intrecciano di nuovo. 
Lavoro e attrazione viaggiano alla stessa velocità nella loro vita: qualcosa come trecento chilometri orari. Qualcosa che li lascia ogni volta senza parole e senza fiato. Si desiderano più di otto anni fa, non sanno in che modo riuscire a sopprimere ciò che provano. L'unica cosa certa è che non è cambiato niente da quel giorno del primo bacio sulla ruota panoramica, quando Bris tremava dallo spavento e Grip l'ha incantata con una poesia romantica. 
Riuscirà la star della musica a far capire alla donna che ama che vale la pena rischiare per questo amore folle? Riuscirà la bella, ricca e fragile Bris a cedere finalmente all'amore?
Lasciare stare. È quello che mi diceva mia mamma quando toglievo le crosticine dalle ferite. Mi metteva in guardia dal fatto che ci sarebbe voluto più tempo per farle guarire. Ma era un'ossessione, non potevo farne a meno. È la stessa cosa con Bristol. Ho continuato a togliere questa crosta più e più volte, per anni. Se devo lasciarla stare per migliorare le cose, forse non voglio che questa ferita guarisca. 
Dopo la lettura della novella Flow, non vedevo l'ora di tuffarmi su Grip per entrare nel vivo della storia. A Grip e Bristol era bastato un centinaio di pagine per entrarmi nel cuore come nessuno mai, ed ero più pronta che mai a farmi completamente devastare dal primo romanzo della serie. Il primo 20% mi ha fatto pensare all'apparente calma prima del disastro. Tutto scorre in maniera tranquilla, senza grossi scossoni. Poi l'autrice ingrana la quinta e va a tutta velocità senza più fermarsi. Ne sono successe di cose in questo volume, ne è passata acqua sotto i ponti, sono passate lacrime, sorrisi e vibrazioni sul mio viso. Mi sono esposta tanto, mi sono lasciata pervadere da questa storia, affrontando ogni cambiamento come se fossi stata coinvolta in prima persona. 
In Flow è stato facile affezionarsi ai protagonisti, così come è stato facile amarli. Sono diventati i miei beniamini, i miei protetti, e ho sostenuto la loro causa pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, libro dopo libro con fervore sempre crescente. Chi li ha conosciuti sa che è impossibile affrontare questa lettura con freddezza, senza finire per rimanerne coinvolti. Grip e Bris si sono presi un pezzo del mio cuore che non hanno intenzione di restituire, e in fondo va bene così. Sono contenta di averglielo donato, non lo rivorrei indietro per niente al mondo, perché mi hanno fatto passare giorni meravigliosi, con la testa completamente tra le nuvole e gli occhi sognanti. Non è cosa da poco, non succede con tutti i libri. 
La vita non fa nessuno sconto, soprattutto a loro. È stata generosa per quanto riguarda il successo che insieme raggiungeranno, gli ha regalato riconoscimenti, gloria, soldi, ma umanamente non fa che togliere. 
Dovranno imparare a difendere il sentimento che provano l'uno per l'altra con le unghie e con i denti, dovranno tenerlo segreto, proteggerlo dal mondo. Perché Grip e Bristol appartengono a due mondi diversi e chi non li conosce non vede l'ora di poter puntare il dito. Grip combatte le sue battaglie contro il razzismo, intende far capire al mondo che non è il colore della pelle a fare un individuo, che i neri come lui hanno diritto a una riqualifica. Pensa a tutti i ragazzini come lui, senza un becco di quattrino, senza un futuro, destinati a perdersi tra le strade, impiacciati in droga, alcol e reati. Pensa a quando era uno di loro, a come grazie a sua madre ha avuto la forza di sognare e di puntare in alto, diventando qualcuno. È quello che sogna per ognuno di loro. Ma amare una donna bianca, tenerla per mano per strada, finire sui giornali al suo fianco, soprattutto una donna come Bristol, appartenente all'Upper East Side, lo rende agli occhi di quelli come lui un incoerente. Uno che si riempie la bocca di tante belle parole, tanti bei concetti da grande intellettuale, e poi segue lo stereotipo dell'uomo nero che si accompagna a una donna bianca. Sua mamma, in primis, non accetta la relazione con Bris, non può credere che suo figlio sia dovuto andare a cercare tra i bianchi la donna della sua vita. Bristol è il capro espiatorio, la dimostrazione tacita che le donne bianche sono migliori delle donne nere. Inizia così una guerra silenziosa, spietata, dolorosa. 
La presenza di un terzo e un quarto personaggio che smuoveranno le acque renderà ancora più instabile l'unione dei protagonisti. Gelosie, bugie, tranelli. Ripensamenti, litigi, allontanamenti. Dettagli che andranno ad aggiungere ancora più intensità a una delle storie d'amore più belle e travagliate lette negli ultimi tempi. 
«Insomma, sì, certo, ho pensato al sesso. Ma il giorno che ti ho conosciuta, mi sono chiesto che tipo di uomo ci sarebbe voluto per conquistarti. Mi sono chiesto se potessi essere io un uomo del genere.»
Non solo amore, quindi. La Ryan non perde mai occasione per inserire nei suoi romanzi anche tematiche importanti come la lotta contro il razzismo e la violenza sulle donne. Temi che si amalgano perfettamente alla storia, senza scardinarla, senza spostare il focus. 
Ogni tassello di questa storia è prezioso: aggiunge senza mai togliere. Ogni dettaglio, anche quello in apparenza più insignificante, andrà a definire il quadro lasciandovi alla fine della lettura senza uno straccio di parola. 
Ci frantumiamo in un migliaio di pezzi, e insieme diventiamo qualcosa di più di quanto eravamo da separati. Di più di quanto eravamo da soli. Con promesse sussurrate e parole d'amore, ci scambiamo i cuori. 
Svuotata, ma al tempo stesso piena. È così che mi sono sentita. Una sensazione difficile da spiegare a parole, che mi ha fatto sentire al tempo stesso la persona più triste e la più felice al mondo. Ho tirato un sospiro di sollievo al pensiero che avevo ancora Still. Ancora un altro po' di Grip e Bris, perché onestamente non ero pronta a lasciarli andare. Mi sono legata ossessivamente a loro, ho un bisogno innato di proteggerli, di saperli felici, di arrivare al lieto fine che sogno per loro: matrimonio, figli, tantissimi figli, e gioia. 
Sono pronta a questa nuova sfida, a immergermi ancora tra le righe. Non ne ho mai abbastanza e immagino già le lacrime quando sarò costretta a farlo. 
Un romanzo corposo, ricco di personaggi, risvolti ed emozioni. Un romanzo scritto a meraviglia, il racconto dell'amore vero che supera ogni barriera, ogni ostacolo, ogni pregiudizio. Una battaglia spietata in cui il cuore è l'organo più esposto e più vivo. Grip gioca a carte scoperte e io non potrei amarlo più di così. È lui a fare la differenza: un personaggio perfetto nella sua forza d'animo e nelle sue debolezze, nella sua ostinazione e nei suoi timori più nascosti. Un diamante grezzo che conquisterà ogni persona che incontrerà sul suo cammino, lettori compresi. 
Intenso, tormentato, poetico. Cinque stelle e un po' di più.


GRIP SERIES
#0.5, Flow (recensione)
#1, Grip
#2, Still

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