FLOW, KENNEDY RYAN. Recensione.


Titolo: Flow
Autore: Kennedy Ryan
Serie: Grip #0.5
Editore: Hope Edizioni
Pubblicazione: 22 ottobre 2018
Genere: Music romance
Prezzo: € 2,49 ebook


Tra 8 anni Marlon James sarà una delle migliori stelle nascenti nell’industria musicale.
Bristol Gray sarà la sua manager, tosta e pratica.
Ma quando si incontrano per la prima volta, lei è una studentessa universitaria che sta cercando di trovare la sua strada, e lui è un artista determinato a farsi strada nel mondo.
Venendo da mondi completamente diversi, tutto ciò che dovrebbe separarli li fa solamente avvicinare di più.
È un inizio bellissimo, ma come finirà la storia?
FLOW è il prequel che narra una settimana di giorni e notti magiche che perseguiteranno Grip & Bristol negli anni successivi. GRIP è il romanzo completo con la conclusione della loro storia.

Sono passati già cinque lunghi anni da quando Bristol non vede suo fratello Rhyson. Il ragazzo ha lasciato New York per inseguire il suo sogno di fare musica ma principalmente per allontanarsi dalle energie negativi dei genitori che lo stavano spegnendo. 
Adesso Bristol ha deciso di ricucire i rapporti con il suo gemello, perché vivere senza di lui è difficile e lei non sa proprio come rassegnarsi. Lascia la New York bene per approdare a Los Angeles per una settimana che le cambierà completamente la vita. 
All'aeroporto di LA Rhyson non si presenta, ma manda il suo migliore amico, Grip. Basta uno sguardo e Bristol sa di essere completamente persa da quel ragazzone con le spalle larghe e la pelle scura. 
Grip guida una Jeep malandata, spazza i pavimenti e si guadagna da vivere con lavoretti saltuari per sbarcare il lunario. Fa musica hip hop ed è questo il grande sogno della sua vita, l'unica cosa che lo accomuna a Rhyson. Lui proprio non sa cosa significhi crescere in una famiglia ricca, dove il cibo e tanti altri lussi non mancano mai. Sua madre l'ha cresciuto da sola, togliendosi il cibo di bocca per sfamare lui, e nonostante nel loro mondo seguire una strada sbagliata sarebbe stato più semplice, Grip ha intrapreso la strada più irta e ricca di ostacoli. 
Basta guardarli insieme, Grip e Bristol, per capire quanto sono diversi. Non è solo l'estrazione sociale a fare la differenza, è il modo in cui intendono raggiungere i propri sogni, il modo in cui guardano le persone, Bristol dall'altro verso il basso, Grip senza ombra di giudizio. Valigia di Louis Vuitton e abiti firmati lei, jeans sdruciti e tatuaggi sul corpo lui. 
Cosa succederà quando decideranno di lasciarsi andare nella settimana più bella della loro vita? Cosa succederà quando asseconderanno l'attrazione e si scambieranno il primo, indimenticabile bacio che li tormenterà per il resto della loro vita?
Sono entrata nel Kennedy Ryan tunnel senza avere troppe aspettative e senza pensare minimamente che potesse finire così. Ho iniziato a leggere Vorrei solo averti qui, il nuovo romanzo dell'autrice pubblicato dalla Newton Compton perché la trama sembrava interessante, ma non potevo immaginare tutto quello che ne sarebbe seguito. 
Non potevo immaginare che avrei perso la testa, che mi sarei innamorata follemente di ogni personaggio nato dalla penna della Ryan, che avrei voluto dare un'occasione anche agli altri romanzi che da un bel po' giacevano senza vita sul mio Kindle. Era arrivato il momento. Ho rispolverato Flow, Grip e Still. Sono partita da Flow e ancora sconvolta mi sono buttata di seguito su Grip. Sono stati due giorni intensi, in cui ho dormito poco e le emozioni hanno contribuito allo stordimento di cui mi sento vittima. Vittima incompresa, perché il resto del mondo non può capire. Nella mia testa, da ieri, è solo un Grip, Grip, oh Grip, oh mio Dio, Grip. Mi guardano scuotendo la testa, pensando che sia una delle mie solite pazzie libresche, ma io vorrei dire loro che no, stavolta è diverso. Stavolta è di più. Sono cotta, sono persa, sono innamorata. 
«Di che colore sei?», ripete senza che i suoi occhi lascino mai il mio viso. «Tu, Bristol, sei un dannato prisma». 
Con Flow inizia la lunga e travagliata storia d'amore tra un ragazzo senza un quattrino e una ragazza ricca. A lui sono mancate da sempre le possibilità economiche, a lei è mancato l'affetto e l'amore di una famiglia unita che la sostenesse e si occupasse di lei. Entrambi hanno dei vuoti che probabilmente nessuno potrà colmare mai. Nonostante le differenze evidenti, c'è qualcosa che li unisce. Non è solo l'attrazione fisica, la chimica che li avvicina in maniera pericolosa: è un affiatamento, una sintonia mentale, una comprensione che va oltre. 
Ci sono un milione di ragioni per cui dovremmo fermarci. Ma in questo momento, riesco solo a pensare all'unica ragione per non farlo. Perché non voglio.
Grip scrive poesie e canzoni, le parole sono il mezzo più potente che ha per arrivare al cuore della gente. Bristol ne è perdutamente colpita. Il fascino del ragazzo non ha fine. Non è solo per i muscoli, non è solo per la storia triste della sua infanzia, non è per le donne che gli cadono ai piedi quando schiocca le dita. L'attrazione più potente è la sua mente. 
Non dovrebbero dare seguito a ciò che provano l'uno per l'altra, neanche per una settimana, perché c'è Rhyson di mezzo e Grip non vuole rovinare l'amicizia con il suo migliore amico. Non può pensare a sua sorella in quel modo, non può concedersi una notte di sesso e togliersi il pensiero come fa con le altre ragazze. 
Anche Bristol sa che non può, ma in lei i freni inibitori sono più appannati. Lei Grip lo vuole, a tutti i costi. Vuole viversi il momento, vuole riprendere in mano la sua vita e aprire le porte del suo cuore. 
Nessuna promessa, se non quella di rispettarsi e di fidarsi l'uno dell'altra, distrutte da un finale inclemente. Il mio cuore ha fatto crac. Si è spezzato in mille pezzi e ricomporlo (è successo solo leggendo Grip) non è stato facile. 
Dire che Flow è la novella che anticipa il romanzo vero e proprio, che è il racconto della prima volta in cui Grip e Bris si incontrano e si piacciono, il racconto della loro prima settimana insieme, è riduttivo. Flow è l'inizio di un sogno, di una favola moderna e imperfetta. L'inizio di un amore che avrà forza e desiderio di resistere al tempo, allo spazio, alle persone. È l'inizio di qualcosa di solido, duraturo: è la prima scossa di terremoto avvertita prima che la terra inizi a fare sul serio. È quell'attimo di stordimento e confusione, in cui tutti si chiedono cosa stia succedendo senza realmente capire. È quel momento di stasi, in cui il cuore inizia ad accelerare, il sangue a pompare più velocemente e il cervello si rifiuta di partorire un pensiero. È l'inizio della deflagrazione. 
Noi ci conosciamo. Non in termini di ore o giorni, ma di qualcosa di più profondo. Qualcosa di più elementare. Non posso negarlo, ma non ho idea di cosa farci. 
Una novella ricca, corposa, che ci presenta a grossi tratti le caratteristiche dei nostri beniamini. Dopo essere arrivati alla fine abbiamo un'idea tanto chiara quanto confusa di ciò che dovremo aspettarci dalla lettura di Grip. Non c'è da girarci intorno, bisogna tuffarsi sul seguito immediatamente. 
Un inizio promettente, una nuova stilettata al cuore che la Ryan mi ha inferto facendomi innamorare e affezionare perdutamente a un nuovo personaggio maschile dato dalla sua penna. Una settimana tra due ragazzi all'insegna del romanticismo, delle promesse infrante, delle prime incerte volte. Una settimana indimenticabile per Grip e Bris, ma soprattutto per me. 
Presto vi parlerò di Grip. Ho buone nuove di cui straparlare. Ho il cuore nello zucchero. 




GRIP SERIES
#0.5, Flow
#1, Grip
#2, Still

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