FIGHTING SHADOWS: INCONTRO CON LE OMBRE, ALY MARTINEZ. Recensione di Eleonora.


Titolo: Fighting shadows: incontro con le ombre
Autore: Aly Martinez
Serie: On the ropes #2
Editore: Triskell Edizioni
Pubblicazione: 27 dicembre 2019
Genere: Contemporary romance
Prezzo: € 3,74 ebook


Vengo da una famiglia di combattenti. Ho sempre pensato che avrei seguito le loro orme, che niente mi avrebbe fermato, sul ring. Ma tutto è cambiato il giorno in cui ho salvato la vita della donna che amavo. E che non potevo avere.

Mio fratello si è preso cura di me. Mi ha trattato come un eroe. Ma la mia ricompensa è stata la sedia a rotelle.

Paralizzato. A soli diciannove anni.
E la mia vita si è trasformata in un incubo da cui è impossibile scappare.
Finché non ho incontrato lei, Ash Mabie.
Lei, col suo sorriso capace di fermarti il cuore e quella risata che riesce a dissipare tutta la rabbia, tutto il risentimento che mi ribolle dentro. 
Con lei, anche la notte più buia può brillare di stelle, e non ha alcuna importanza che tu debba stare steso tra l’erbaccia per vederle.
Però sono stato un idiota a innamorarmi di qualcuno con un talento naturale per la fuga. Neanche potevo camminare, ma avrei passato la vita a rincorrerla.
Ora sono di nuovo sul ring, per la battaglia più dura della mia vita.
A combattere le ombre del nostro passato.
A combattere per reclamare il mio futuro.
A combattere per lei.


Wow. Ecco cosa è uscito dalle mie labbra quando ho finito la lettura di questo romanzo. Dai miei occhi invece sono sgorgate lacrime dolci amare dall’inizio alla fine. Aly Martinez è stata la mia più grande rivelazione librosa di questo 2019. Un’autrice straordinaria con una scrittura impeccabile e uno stile unico.
Ho passato giorni e giorni ad aspettare questo romanzo e una volta iniziato sono bastate 24 ore per finirlo. Non succede spesso, anzi quasi mai. Per divorare in così poco tempo un romanzo lo stesso deve avere tutti gli attributi giusti per coinvolgere il lettore e la Martinez gli attributi li ha davvero tutti.

Giorno dopo giorno, il mio rancore nei suoi confronti era cresciuto sempre di più. Non era giusto. Non era corretto. Eppure, volevo fargliela pagare per ogni singola goccia di felicità che si era fatto il culo per ottenere.
Mai mi sarei immaginata di ritrovarmi un Flit così incazzato. La fine del primo romanzo di questa serie era stata molto chiara e netta: Flint si era preso una pallottola nella schiena per salvare Eliza, la donna di suo fratello Till, della quale era da sempre innamorato.
Flint inizia un calvario, fatto di sofferenza fisica e sentimentale. Non gli importa se dovrà stare su una sedia a rotelle per il resto della sua vita; quel gesto lo rifarebbe altre mille volte per salvare la vita della donna che ama. E qui è stato un vero shock. Flint è un pugile emergente come i suoi fratelli e non gli importa di non poter più boxare, di essere considerato un invalido, non gli importa più di nulla. Vuole Eliza. Ama Eliza. Nient’altro. La realtà non è dalla sua parte però. Eliza non ama Flint. Ma lo scoglio più duro da accettare è che anche Flint non ama Eliza.
Eliza lo mette alla prova e gli fa capire che lui ama l’idea di lei, ama il suo essere “mamma”, ama la sua presenza. Non la ama come donna e non la amerà mai. E qui inizia il suo odio. Verso Eliza, verso se stesso ma soprattutto verso il fratello Till per tutto quello che si è guadagnato, conquistato con il sudore e la fatica. Invece di sentirsi amato, si sente soffocato e ha bisogno di sfogare la sua rabbia, la sua paura, il suo odio verso qualcuno e chi meglio della sua famiglia, di coloro che si sono sempre presi cura lui. Non riesce più a vivere sotto lo stesso tetto e quindi decide che è ora di prendere in mano la sua vita, la sua nuova vita, e cercare di dare un senso a tutto ciò iscrivendosi al College.
Però non ha fatto i conti con il destino. Beffardo e sornione è pronto a spingere la sua sedia a rotelle su due binari che lo lanceranno verso un precipizio interiore, verso sentimenti ed emozioni che pensava ormai perse, verso un nuovo orizzonte che porta di nome di Ash.
Nemmeno la distanza riesce a mettere il cuore di Flint al sicuro perché per salvare Quarry, il fratello più piccolo, dalla madre che lo rivuole, Flint conoscerà Ash, la figlia del nuovo compagno.
Ash e Flint sono come il giorno e la notte, non possono essere più diversi visti da fuori. Ma dentro le loro anime sono complementari. Hanno alle spalle due famiglie che non li hanno mai amati, che non hanno garantito loro un futuro e che non li hanno mai fatti sentire importanti. Sanno cavarsela da soli ma quando si tratta di mettere il loro cuore sotto sforzo si tirano indietro nascondendosi dietro una maschera.
La loro conoscenza nasce lentamente, hanno bisogno di studiarsi, di capirsi e di fidarsi. Non ci sono parole adatte a descrivere quello che Flint prova per Ash perché un suo sorriso è bastato a mandarlo in tilt.
Un enorme sorriso alla Ash Mabie le illuminò il viso, come se avesse appena vinto alla lotteria. Non c’era nulla di sexy, ma non c’era neanche niente di meglio: quel sorriso avrebbe potuto tranquillamente essere il regalo più bello mai ricevuto. Voleva me, senza alcun dubbio, e la sensazione che quella consapevolezza mi regalava era impagabile. Ero un povero stronzo su una sedia a rotelle. Non avevo soldi. Nulla da offrirle. Di sicuro, stare con me non era come vincere alla lotteria. Eppure, quando mi ricadde addosso, notai quanto forte fosse l’impatto che quel contatto aveva avuto su di lei.
Ash è una ragazza solare, piena di voglia di vivere nonostante la vita non le abbia mai reso le cose facili. È una borseggiatrice istigata dal padre per poter tirare a campare. Ha voglia di amare, di sentirsi amata, ma la paura di perdere quella persona che potrebbe davvero cambiarle la vita è enorme e non la lascia libera di lasciarsi andare alle emozioni.
«Perché ti ho appena dato quello che volevi, ma non è comunque abbastanza. Forse potresti provare a essere felice di quello che hai, invece che focalizzarti su ciò che non hai.» «Flint, non concentrarti così tanto sull’ombra da dimenticarti dell’uomo a cui appartiene. Forse non puoi camminare, ma la tua disabilità si limita a quello.»
Flint non è facile da comprendere in questo momento e Ash ce la mette tutta perché ha guardato dentro di lui e ha visto che in fondo la sua anima è spezzata ma non rotta. Si dice che l’abito non fa il monaco, bisogna andare oltre prima di giudicare le persone.
E insieme imparano cos’è la felicità. Ecco il punto cardine di questo romanzo. La felicità di ciò che si ha e non di ciò che non si ha. I soldi non fanno la felicità, una bella casa non fa la felicità, un ottimo lavoro non fa la felicità. Per loro la felicità è in un abbraccio donato in mezzo a un campo di erbacce, in uno zerbino verde fluo comprato al mercatino dell’usato, in un mattone dipinto di un edificio abbattuto, in un cane con 3 zampe. In un ti amo sussurrato al vento e trasportato dalle stelle.
Ma essere felici implica un impegno, un patto, una responsabilità che Ash non è ancora pronta ad affrontare perché fa paura e Flint non è sicuro di riuscire ad andare oltre il sentimento che ha provato per Eliza. Se ami davvero una persona la lasci libera di andare.
«Nei miei sogni, camminavi.» «Nei miei, rimanevi.»
E dal giorno alla notte le vite di Flint ed Ash piombano di nuovo nel vuoto. Tutto torna a essere buio, insicuro e minaccioso. Flint e Ash sono le due metà di un solo cuore ma saranno in grado di farlo battere insieme?
Aly Martinez ha la capacità di farti sentire parte integrante delle sue storie, di farti entrare in empatia con i suoi personaggi e di metterti nella condizione di scegliere insieme a loro. Ridi con le loro battute, soffri con le loro decisioni, piangi per i loro dolori ma ogni risata, sofferenza o pianto lo farai con sicurezza, con cognizione e con amore. I personaggi principali e secondari sono descritti e delineati con consapevolezza verso il pensiero del lettore, non sono mai lasciati soli, sono una grande famiglia che si aiuta a vicenda e ognuno di loro ha una parte fondamentale sul ring della vita.
Flint e Ash sono i protagonisti indiscussi di questa storia, sono i veri combattenti di questa battaglia che non darà mai loro tregua, che li metterà a nudo di fronte alle scelte della vita. Till ed Eliza sono importanti perché completano la loro storia mettendo ancora al primo posto l’amore che provano per la famiglia e farebbero di tutto per salvare ciò che si sono guadagnati. Hanno raggiunto una maturità speciale e non finiscono di donare a Flint e Quarry il loro amore incondizionatamente.
Avendo aspettato così tanto la storia di Flint avrei voluto avere più capitoli dedicati alla sua battaglia interiore ma in questo caso il romanzo avrebbe dovuto essere di almeno 1000 pagine!
Non puoi smettere di leggere un romanzo così ben descritto e costruito: cattura il lettore in un vortice di emozioni e sentimenti contrastanti tra di loro, capaci di donare quel sospiro inaspettato e quel colpo di scena improvviso.
Ogni tassello trova il proprio posto non senza aver lottato, faticato e sofferto per guadagnarselo. Sono tutti dei combattenti che non si arrendono mai, si uniscono per superare ogni avversità e per regalarsi quello che la vita continua a togliergli.
La trama non rivela mai quello che la storia racconta, il prologo preannuncia stupore, il finale è da cardiopalma e l’epilogo racchiude ciò che il cuore e l’anima hanno bisogno di provare prima di chiudere il libro.
Amo questa autrice, adoro questa donna, non vedo l’ora di conoscerla di persona al Rare di Edimburgo. Ha saputo mixare gli ingredienti giusti per lasciare il lettore grato di aver dedicato tempo a questa lettura.
E come nel primo capitolo, alla fine di questo, resterò in trepida attesa di leggere la storia di Q. Quarry, il fratello più piccolo, promette un altro batticuore e una sfida che accetto già da ora di affrontare.
Eleonora



ON THE ROPES SERIES
#1, Fighting silence: incontro con il silenzio (recensione)
#2, Fighting shadows: incontro con le ombre

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