FEELING BLUE, ELVERETH AHN. Recensione di Eleonora.


Titolo: Feeling blue
Autore: Elvereth Ahn
Editore: Self publishing
Pubblicazione: 4 agosto 2022
Genere: Age gap
Prezzo: € 2,99 ebook

Blue non è una ragazza come le altre e la sua diversità l’ha sempre fatta sentire fuori posto.
Danneggiata.
Intrappolata in schemi sociali che le sottraggono la voglia di vivere.
In fuga dalla sua “prigione”, giunge in un paesino nel nord della Svezia, dove spera di potersi finalmente sentire a casa.
Fra la neve e il ghiaccio del luogo, sotto lo splendore di notti stellate e aurore boreali, conosce persone che per la prima volta l’accettano per quella che è.
E conosce un uomo scontroso e di poche parole, con una cicatrice sul volto, da cui tutti sembrano tenersi alla larga.
Tutti, tranne lei.
Quando è accanto a lui, i brutti pensieri che la perseguitano spariscono, insieme al dolore che generano.
 
Johann non ama le chiacchiere né le perdite di tempo. È dedito soltanto al suo lavoro, che svolge in totale solitudine e pace assoluta.
L’arrivo di una ragazzina dagli occhi particolari lo coglie alla sprovvista, obbligandolo ad avere compagnia. A parlare più del dovuto. A provare strani sentimenti che lo spingono a mettere in dubbio le scelte fatte anni prima. Scelte che ha finora ritenuto cruciali per la propria sopravvivenza.
Blue lo mette a dura prova e lo costringe a ripensare al passato, ai traumi che lo hanno segnato, e a fare i conti con le sue paure.
 
Blue e Johann.
Entrambi in lotta con un mondo che ha fatto loro del male, riusciranno ad affrontare il dolore e i problemi che fingono di non avere?
In caso contrario, andare avanti sarà difficile.
Amarsi, impossibile.
 
 
“In apparenza è tutto morto, fermo. Eppure più vivo che mai.
Questo è l’inverno con il suo ruggito, che mi incuriosisce e mi ammalia. 
Non mi fa affatto paura.
Così come non me ne fa Johann.”

Questa volta Elvereth Ahn ci fa viaggiare in una terra lontana, che fa gola agli amanti dell’inverno, delle basse temperature e degli spettacoli che la natura può offrirci. Non saranno solo i personaggi a parlare, perché questi luoghi sapranno trasmettere un’infinità di emozioni che l’uomo deve ascoltare in silenzio per poterle godere e mettere a frutto.
In un viaggio con una meta sicura ma senza una logica, Blue si ritrova spersa nella neve, con la macchina in panne e senza segnale del cellulare. Un inizio col botto e una fine assicurata: un assideramento e nessuno saprebbe più nulla di lei.
Cosa rimane del controllo quando decidi di spostarti nel cuore della natura, lontana da ogni cosa tu abbia conosciuto e sempre odiato? 
Niente. Non ne rimane niente. Per cercare di cambiare le cose, ho bisogno di lasciarmi dietro quello che sono sempre stata, che ho sempre finto di essere, e fare invece ciò che non ho mai fatto. Per scoprire che cosa c’è dentro di me.
Nessuno, colui che trovandosi al momento giusto nel posto giusto potrebbe salvarla. Un pensiero alla Blue sicuramente, ma non alla Johann. Ma, ahimè, è proprio il bel vichingo che la porterà in salvo.
Il silenzio dell’inverno per me è casa. È vita. È per questo che tempo fa mi sono trasferito nel nord della Svezia. Per questo, e per il desiderio di voler vivere da solo, lontano da tutti. Lontano da qualsiasi cosa potesse scuotermi, infastidirmi o illudermi con una parvenza di felicità. Arrivo alla conclusione che lei deve essere la mia punizione per i tanti errori commessi in passato. Altrimenti non mi spiego come sia possibile che, dopo aver vissuto tranquillo per anni, un uragano blu, spuntato nel bel mezzo del nulla, arrivi a sconvolgere la mia vita da eremita. Col cazzo che glielo permetterò.
Blue e Johann non potrebbero essere più diversi da come sono. Lei spumeggiante e solare, lui burbero e schivo. Sono come il giorno e la notte ma entrambi hanno delle sfumature simili che li portano a doversi fronteggiare per non aprirsi totalmente all’altro.
Visti i casini in cui si ritrova Blue non le resta che affidarsi all’aiuto di Johann anche se lui non ne è molto convinto.
Avranno modo di prendersi e abbandonarsi, di incuriosirsi e sfidarsi, il tutto sotto gli effetti speciali del cielo della Svezia.
Un’aurora boreale potrebbe aprire i loro cuori o potrebbe distruggerne due già scheggiati che aspettano solo di poter smettere di sanguinare per tornare a battere.
È una sfida forse troppo per grande per loro e dovranno essere in grado di gestire quelle emozioni che fino ad oggi erano solo collegate a ricordi negativi. L’amore non può essere paragonato all’odio se porta con sé fiducia e rispetto. Il bisogno di amare lo si deve vivere sulla pelle, nel corpo, nell’anima. Blue e Johann sfideranno le leggi della gravità per poter avere anche un solo assaggio di questo bisogno che sente l’urgenza di esplodere e farsi sentire. Un sentimento che è stato per troppo tempo represso e chiuso in una scatola perché il passato gli ha sempre impedito di urlare tutto l’amore di cui voleva nutrirsi.
Mi ha trasmesso tutta la sua sofferenza, e io non sapevo neanche che il dolore altrui si potesse sentire sulla propria pelle, che ti potesse stringere e lasciarti inerme; lo senti svolazzare nell’aria finché non ti entra dentro e ti contamina, dannazione.
Saranno dolore e forza, verità e bugia, coraggio e paura. I colori assumeranno forme e le forme si scioglieranno piano piano come il ghiaccio al sole di mezzanotte.
Cosa sceglierà Blue, restare o andare? Il blu la salverà dalla sua tristezza?
«Sì. Non sono perfetta, neppure lontanamente.» Lo dice con tale sconforto da strapparmi una risata amara. «Nessuno di noi lo è. Nemmeno io. Siamo tutti scheggiati, in qualche modo.» «Crepe nel ghiaccio...»
Cosa sceglierà Johann, restare o andare? La cicatrice farà pace con la sua anima?
Non sono disposto a subirlo. Il freddo che provo mi rincuora. Il cuore che palpita lento, costante mi rincuora. Corro più veloce del calore che mi si avvicina. Di questo blu intenso che tenta di soffocarmi. Calore blu, che minaccia la mia vita.
Un nuovo romanzo per Elvereth Ahn, un genere che si discosta dai suoi precedenti romanzi, una storia fresca, frizzante e senza età che saprà sciogliere il caldo di questa estate rovente senza però dimenticare le fiamme della passione. Ho amato i luoghi e le emozioni scaturite dalle immagini che si sono materializzate nella mia testa grazie alle descrizioni e ai dialoghi. Una scrittura fluida e ben curata, un testo pulito e lineare, ma mi sono mancati un po' i colpi di testa a cui mi ha abituata questa autrice, senza però farmi mancare di quella curiosità che cerco sempre nei suoi scritti. Ho avvertito poco il tema dell’age gap, i protagonisti hanno una decina di anni di differenza e, a mio parere, non si percepisce questa differenza di età nella costruzione del loro rapporto anche se si nota la maturità di Johann rispetto all’inesperienza di Blue. È stato un inizio un po' lento, molto introspettivo, a volte quasi prolisso, ma l’arma nascosta di Elvereth è stata quella di incalzare il ritmo verso un finale più movimentato.
Una lettura estiva che saprà regalare ore di relax, passione e frescura, una storia che farà sorridere e lacrimare gli occhi, un romanzo che porta con sé la voglia di riscatto, di ribellione e di saper credere in sé stessi nonostante il tutto e tutti.
Buona lettura, 
Eleonora

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