Mary Lin, una scrittrice che ho conosciuto per caso, letta per scelta e amata di conseguenza. La sua scrittura mi ha catturata all’istante e, dopo aver amato la Vipers Series, era giunto il momento di soddisfare la mia voglia di tornare indietro nel tempo per conoscere le vite dei Rebels.
Non avrei mai creduto, se me lo avessero detto, che l’amore fosse un tale dolore… perché ciò che sto provando è insopportabile. Un colpo al petto. Un pugno forte. Una stretta al collo. Spietata, ladra d’ossigeno. Ti immobilizza il corpo. Ti spezza le ossa. Una scarica elettrica. Tremante, i muscoli diventano deboli.
La storia di Alya e Matt non è semplice da capire e ancor meno da accettare. Sono due personaggi che sanno farsi amare dal lettore lentamente, hanno bisogno di mostrare tutti i loro lati, deboli e forti, positivi e negativi, prima di entrare nelle sue grazie.
Sono due personaggi ben costruiti e delineati che si lasciano andare all’ingenuità e alle imprecazioni. Sanno come far arrabbiare, sanno come far gioire ma soprattutto sanno come regalare emozioni allo stato puro.
Aly, una ragazza che racchiude dentro di sé un mondo fatato, dove l’amore regna sovrano e il suo principe azzurro la rapisce per portarla nel suo castello incantato. Troppo innocente, forse, per il suo vero principe azzurro che di azzurro ha poco e niente, che al posto del cavallo ha una moto e che ha fatto del suo cuore un ammasso di piccoli pezzettini che scompone e ricompone a suo piacimento.
Con Matt vivo in uno stato di allerta continuo: interpreto i suoi silenzi, cerco di comprendere i suoi bisogni anche quando non apre bocca. Do un senso alle sue occhiate, ai suoi gesti, ed è una lotta costante tra il volergli scavare dentro, per comprenderlo meglio e per ritagliarmi lì un posto per me, e il non voler fare troppo rumore per non perderlo.
Matt, il principe che ha perso l’azzurro e l’ha sostituito con un gilet dove spiccano delle toppe troppe importati per lui. La sua moto l’ha allontanato da quella vita che lo faceva sentire in trappola. La sua corazza è forte e non permette a nessuno di intravedere la sua fragilità. Solo la sua piccola principessa è riuscita a insinuarsi in quella minuscola crepa che ha sgretolato il suo cuore. La gelosia la sente addosso, l’odore del rispetto lo porta sul petto e la voglia di proteggere la sua donna è più forte della volontà di difendere i suoi fratelli.
Non posso estinguere questo incendio. Non voglio che cessi. Mai. È la mia luce. Lei è la mia fottutissima luce. Alya non andrà da nessuna parte senza di me. È diventata la mia pelle.
Un duo che sarebbe perfetto se non fosse per il terzo incomodo. Tipo l’antagonista del lieto fine.
Brad, il cugino del principe non più azzurro che ha sfoderato la sua spada per proteggere e conquistare la principessa persa in partenza. Ha l’animo buono, sì, per concedersi a ogni donzella che gli capiti a tiro. Sa mentire e lo sa fare bene, ma soprattutto sa approfittarsi di ogni occasione per mettere in risalto il suo nome.
«Ed è me che sposerà, Matt. Ficcatelo bene in testa. Tu non hai mezzi, né alcuna possibilità per cambiare la situazione. Non sei nessuno agli occhi di suo padre.»
Il tutto agli occhi di un padre che ha deciso per la vita di sua figlia. Un padre che sa reagire al ricatto con altri ricatti. Una famiglia che si è sgretolata perché stanca di non poter vivere libera.
Cosa ne sarà di questi fanciulli e delle loro vite?
E per la prima volta mi sento la scelta di qualcuno…
Non resta che salire in sella, allacciare forte le braccia al petto del vostro amato e correre nel vento lasciando che la brezza della follia e dell’amore vi conduca verso sentieri insidiosi e inesplorati, dove anche il più sicuro dei bikers dovrà mettere in discussione la sua bravura nella guida e non solo.
Un intreccio di personaggi che mi ha destabilizzato all’inizio, mi ha sconvolto durante la lettura e mi ha soddisfatto a fine romanzo. Gli amici pronti a difendersi l’un l’altro, le famiglie che vogliono imporsi nelle vite dei figli, l’amore, quel sentimento che sa distinguersi per esplodere. Una storia che cattura l’attenzione e trasmette ogni stimolo, ogni impulso attraverso le parole che Mary Lin ha saputo mettere nero su bianco. Quel nero che ha lasciato poca immaginazione alla paura e all’insicurezza provata sulla pelle dei protagonisti e quel bianco che ha regalato momenti di spensierata gioia e purezza, sì, quella purezza che solo un amore spezzato sa conquistare.
Una lettura agrodolce che sa far piangere e gioire, che sa far incazzare quando una testa calda non capisce che ha davanti a sé l’amore della sua vita e che sa far imbestialire quando un uomo sa essere rozzo anche nei gesti più romantici di sempre.
Se ancora non lo avete fatto, non aspettate troppo come ho fatto io, venite a conoscere questi intrepidi personaggi, una famiglia non di sangue che il sangue lo sa far scorrere, lo sa far pompare e sa che, in sella a una moto con le braccia della propria donna sul petto, è solo l’inizio di un viaggio che profuma di libertà e amore. Nel frattempo io butto su Fire…
Buona lettura,
Eleonora
Nessun commento