COOKIES, TEODORA KOSTOVA. Recensione di Eleonora.


Titolo: Cookies
Autore: Teodora Kostova
Editore: Self publishing
Pubblicazione: 15 marzo 2018
Genere: M/M
Prezzo: € 4,39 ebook


Sono andato in guerra, fuggendo da me stesso. Sono tornato a pezzi per scoprire chi fossi davvero… 

Mi ci sono voluti quasi dieci anni, due mandati in Afghanistan e la perdita di una gamba, per accettare chi sono veramente. Due anni dopo essere tornato dalla guerra, posso dire di sentirmi finalmente soddisfatto. Sono più in forma che mai, la mia protesi alla gamba mi permette di muovermi e fare esercizio come se non fosse cambiato nulla. Sono il proprietario di una piccola pasticceria nel centro di Cambridge e ho un gruppo di amici leali sui quali posso sempre contare.
Eppure… 
Eppure, manca qualcosa. Un parte di me brama l’intimità, la profonda connessione con un altro essere umano. Ma un’altra parte, più grande, è terrorizzata dall’idea di aprirmi con qualcuno. Il mio conflitto interiore non aveva speranze di vincere quando ho incontrato Jay. Lui ha abbattuto le mie difese come un uragano, mi ha circondato con forza gentile, finché non ho avuto altra scelta che arrendermi. Arrendersi non è mai stato così piacevole. Ma Jay vorrà ancora rimanere, quando vedrà il vero me? Quando vedrà gli incubi e le insicurezze che mi straziano l’anima? 
Il mio nome è Amir Gopal e questa è la mia storia. 

In un assolato weekend di circa un anno fa, sono andata a Cambridge con la mia famiglia. [...] in quell’assolato pomeriggio, mi misi in fila davanti a una piccola pasticceria per prendere una tazza di caffè e dei biscotti. Il negozio era minuscolo, ma l’aroma delizioso che emanava riempiva l’enorme zona commerciale. Mentre ero in coda ed esaminavo l’assortimento di biscotti appena sfornati da far venire l’acquolina in bocca, il tizio davanti a me iniziò a flirtare sfacciatamente con quello dietro al bancone, e continuò a farlo per dieci minuti buoni. In un’altra occasione, questo non mi avrebbe infastidito, ma volevo i miei biscotti! E il mio caffè! E magari anche un brownie. Fortunatamente, una ragazza si fece strada da qualche parte nel retro del negozio verso il bancone e servì il resto della fila, mentre loro due continuavano a chiacchierare. Circa mezz’ora dopo, quando ebbi mangiato i biscotti e finito il caffè, mi si schiarirono le idee e ripensai a quei due. Presi il telefono e scrissi un messaggio al mio amico Kameron per raccontargli tutto e, dopo che ebbi finito, lui disse che non sarei mai riuscita a scrivere quella storia, perché sembrava avere un livello terribilmente basso di angst…

Voglio partire dai ringraziamenti per questa recensione perché non so voi ma io, nonostante avessi già letto la storia, quando ho letto queste righe avrei avuto voglia di prendere un aereo con destinazione Cambridge, direttamente nella pasticceria di Amir per poter gustarmi quei meravigliosi biscotti creati dalle sue mani mentre bevevo un tè caldo chiacchierando con Jay.
Adoro i romanzi di Teodora Kostova perché, come da lei raccontato, le sue storie nascono da semplici gesti, da situazione normali e luoghi comuni. Come questa storia: Amir e Jay sono stati un dolce squisito che ho gustato dall’inizio alla fine.
Amir è un veterano di guerra, ha 29 anni ed è tornato dalla sua ultima missione con una gamba amputata, bruciature sul corpo e tante ferite nell’anima. Ha deciso di aprire una pasticceria chiamandola Cookies, proprio come lo chiamavano i suoi commilitoni in Afganistan mentre preparava loro dei biscotti squisiti. È tornato vivo ma dentro di lui la vita si è fermata. Non crede di poter dare ancora qualcosa agli altri, non crede di poter donare il suo affetto a qualcuno e soprattutto non crede di essere ancora capace di aprirsi e amare ancora.
Ci ha provato ma ha sempre fallito sul più bello. Ha quasi tutto nella vita, ma non l’intimità di cui sente il bisogno di provare. Non aveva ancora fatto i conti con il destino però, perché sulla sua strada, in una giornata di sole, arriva Jay nella sua pasticceria e il suo mondo interiore va in confusione. Basta uno sguardo, una frase e tutto dentro di lui di sgretola.
Non ne ero sicuro. Una piccola parte di me, quella insicura, scettica e infelice, non si fidava di Jay. Ma il resto di me aveva bisogno di lui, proprio in quel momento. Avevo bisogno di stringerlo, di sentire la sua pelle nuda sotto le dita, di toccare ogni centimetro del suo corpo e fargli gridare il mio nome. E se lui fosse rimasto disgustato dal mio corpo danneggiato e fosse fuggito via… allora, doveva andare così. Avrei preferito saperlo subito.
Jay è un ragazzo universitario di 23 anni che adora i dolci e non poteva evitare di chiedere ad Amir quale fosse il dolce migliore della sua pasticceria. Si lancia all’attacco e nei giorni successivi torna per rivederlo. Sa che non sarà facile conquistare un uomo - lui è molto più grande - ma non vuole perdere l’occasione di provarci. Vuole capire se con lui c’è una possibilità di crescere, di non avere solo un’amicizia speciale ma qualcosa di più profondo che lo faccia sentire importante come non si è mai sentito finora. Viene da una famiglia benestante al cui padre non è piaciuto il coming out e che ancora prova a dettare legge per il suo futuro lavorativo nell’azienda di famiglia ignorando le sue vere passioni.
«Sai che mi piaci così come sei, giusto?» mi chiese. Deglutii con difficoltà. «Non hai ancora visto tutto di me.» «Sei fantastico,» ribatté Jay, e mi baciò teneramente. «E intelligente.» Mi diede un altro bacio. «E gentile.» Un altro bacio. «E divertente.» Quella volta mi baciò più a lungo, come se volesse sottolineare le sue parole. «E hai delle cicatrici. Tutto questo ti rende chi sei, e a me piace molto chi sei, Amir.»
Mi ha stupito vedere Amir comportarsi come un ragazzino alle prese con la sua prima cotta nonostante il suo passato da militare e le sofferenze che ha vissuto. Il bello di questa storia, però, non riguarda il passato di questi protagonisti, riguarda il loro presente. 
Hanno bisogno di viversi per godersi la vita, non vogliono privarsi di nulla a costo di mettere su un piatto d’argento le loro emozioni. Amir fa il primo passo verso un sentimento che ancora fa paura. Lentamente si aprono e si confidano poche cose perché la paura di essere giudicati o criticati è un dolore profondo.
Insieme scoprono cosa si prova oltre il piacere fisico, scoprono emozioni che ancora non avevano provato, si abbandonano a una sicurezza che cercano ma non riescono a catturare.
Tra Amir e Jay non ci sono tira e molla, non ci sono antagonisti che minano il loro territorio, non reprimono la loro voglia di amarsi, c’è una grande voglia di esplorarsi, di viversi e di rispettarsi. Le loro sfere psicologiche verranno messe a dura prova dalla pazienza, dal coraggio e dalla forza d’animo. Non sarà facile cercare di costruire il loro futuro insieme.
Nel mio petto, il mio cuore mancò un battito, si gonfiò ed esplose, facendomi sentire a disagio nella mia stessa pelle. In quel momento, capii che non potevo più tornare indietro. Mentre lo guardavo suonare, rivolsi una preghiera silenziosa all’universo, sperando che avrebbe preso il mio cuore al volo, quando gli sarebbe caduto tra le mani.
Per superare i loro demoni dovranno venire a patti con loro stessi. Dovranno iniziare un percorso tutto in salita anche se il loro viaggio sarà accompagnato da esperienze uniche ed emozionanti. La difficoltà di supportare l’altro diventerà la ragione per la quale capiranno che solo insieme possono essere una sola anima. Prendersi cura l’uno dell’altro non sarà facile sotto tanti aspetti e le loro paure di non essere accettati per come sono lasceranno in balia il lettore per tutta la durata della loro storia.
«Non lottare contro quello che provi, Amir,» disse Chris, con lo sguardo più grave che le avessi mai visto negli occhi. «Se vuoi andare a trovare Jay, fallo e basta. Ascolta il tuo cuore e non ci pensare troppo.» Annuii. Era davvero così semplice?
Cookies non è una storia smielata perché, al contrario di quello che pensa l’amico di Teodora, questa autrice è capace di sfoderare tutto il suo angst con tempismo perfetto. Non mancano sospiri, agognati pensieri e dubbi amletici. Mentre si pensa di essere in porto sicuro, eccola che colpisce il lettore dritto al cuore. 
La storia è raccontata in prima persona da Amir, i suoi occhi saranno la voce narrante e il suo cuore le pagine che verranno scritte con le parole di Jay. Il linguaggio di Teodora è delicato e mai volgare, le descrizioni delle sue scene intime sono una delizia e i suoi personaggi sono costruiti con una logica essenziale.
In ogni romanzo riesce sempre a mandare un chiaro messaggio al lettore. Mai arrendersi, mai sperare e mai smettere di amare. Nessuna utopia, solo la voglia di immergersi nelle sue letture per sentirsi coccolati da storie semplici ma ricche di significato.
Eleonora




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