PRIEST, SIERRA SIMONE. Recensione.


Titolo: Priest
Autore: Sierra Simone
Editore: Hope Edizioni
Pubblicazione: 27 febbraio 2020
Genere: Erotic romance
Prezzo: € 3,99 ebook

Ci sono molte regole che un prete non può infrangere. Un prete non si può sposare. Un prete non può abbandonare il proprio gregge. Un prete non può abbandonare il suo Dio. Sono sempre stato bravo a seguire le regole. Fino a quando non è arrivata lei. Da allora, ho appreso nuove regole. Mi chiamo Tyler Anselm Bell. Ho ventinove anni. Alcuni mesi fa, ho infranto il voto di castità sull’altare della mia chiesa e, Dio mi perdoni, lo rifarei. Sono un prete e questa è la mia confessione.

Per la tematica affrontata è consigliata la lettura ad un pubblico adulto e consapevole. 

Il giorno in cui Poppy Danforth mette piede nella casa di Tyler Anselm Bell ogni cosa cambia, perché la sua casa è quella del Signore e lui è conosciuto dal suo gregge come Padre Bell. 
Nessuno si era mai presentato durante le ore della riconciliazione, nessuno a parte Poppy. Una voce seducente e bassa, un po' incerta. Una confessione, la prima, di una pecorella smarrita. È così che si sente Poppy, da quando si è lasciata alle spalle una vita dissoluta e vissuta pienamente nel peccato. Questo è il momento della svolta, quello in cui qualcosa la spinge a cercare il Signore, a cercare la retta via da seguire. 
Padre Bell sembra essere la persona giusta per avvicinarla alla chiesa e alla preghiera, perché in qualche modo la capisce, lascia che si apra, che si racconti, senza mai giudicarla. Le sue immense capacità di ascolto e di comprensione la spingono a cercarlo sempre più e iniziare a frequentare assiduamente la comunità religiosa. Finché l'attrazione che provano l'uno per l'altra non trasformerà il loro legame in qualcosa di pericoloso. 
Non gli era mai successo da quando ha deciso di diventare un prete, non si era mai sentito così attratto e perso per una donna. Certo, il suo passato ha poco a che vedere con la santità, ma da quando ha giurato fedeltà a Dio, Tyler non è mai venuto meno alla sua promessa. Poppy lo spinge verso pensieri impuri, sconci e pericolosi. Quella donna è una tentazione vivente perché lo porta oltre. Rimette in gioco ogni sua convinzione, fa vacillare ogni credo e mette al secondo posto l'amore che Tyler prova per il suo Dio. 
Non vidi più una penitente. Non vidi più una figlia di Dio. Non vidi più un agnellino smarrito in cerca di un pastore. Vidi solo una donna bramosa, preda di un desiderio urgente e consapevole. 
Riuscirà il nostro Padre Bell a resistere o l'amore profano vincerà su quello sacro? Come riuscirà a far conciliare l'attrazione sessuale - ricambiata - che prova per Poppy e la sua devozione nei confronti del Signore?
Priest è un romanzo forte, adatto solo a chi è abituato a leggere erotici piuttosto spinti e che mi sento di sconsigliare fortemente ai lettori più sensibili. Un romanzo provocatorio, di sicuro, che rompe gli schemi della sacralità e lascia a bocca aperta. Un romanzo che, capitolo dopo capitolo, alza sempre un po' di più l'asticella del peccato e ridefinisce il significato della parola stessa. Perché questa di Padre Bell non è solo la storia di un uomo, un prete, che si innamora di una donna che entra nella sua chiesa desiderosa di confessarsi. No, questa è la storia di una donna molto emancipata, che conosce bene il sesso e non si vergogna per ciò che desidera, e di un uomo che prima di essere un sacerdote ha assecondato ogni sua voglia. Un uomo e una donna consapevoli dei loro desideri, che non hanno paura di chiedere e prendere il piacere che bramano. I loro amplessi sono coinvolgenti, sfacciati, e fortemente provocatori. La Simone non si risparmia, non sceglie di sconvolgere i suoi lettori con una trama forte per poi andarci con i piedi di piombo. Proprio no. Non la tocca piano. 
Piuttosto sceglie di giocare con il povero Padre Bell mettendolo continuamente a dura prova. Gli affianca una donna sfacciata, che non teme un rifiuto e sa come chiedere il piacere. Un'ex ballerina di night club, una bellissima donna nata e cresciuta in una famiglia benestante, intelligente e dai desideri sessuali variegati. Ci prova a non cadere in tentazione, ma è un tentativo così debole che il lettore capisce immediatamente che non ci riuscirà. E forse proprio qui risiede un'altra provocazione da parte dell'autrice: Tyler è più Tyler Anselm Bell che Padre Bell. Più uomo che sacerdote, più carne che spirito, più tentazione che rettitudine. 
Ci prova, sì, ma veramente poco. Poi si lascia andare alla grande, risultando la perfetta controparte maschile di Poppy. Questa, probabilmente, è una delle cose che mi hanno fatto storcere il naso. Nonostante sia un uomo deciso, che ha fatto la sua scelta con consapevolezza, gli basta troppo poco per cadere in tentazione e trasformarsi in un uomo che non riesce a vivere senza sesso. E va bene l'attrazione, va bene l'alchimia che sente con questa donna, ma si trasforma da santo a dipendente dal sesso sfrenato nell'arco di un nanosecondo. Da chiedersi: "Cosa? Ma è sempre lui o l'hanno clonato?". 
Insieme danno vita a un dirty talking al limite del volgare, spinto e senza freni. Insieme, sull'altare, si lasciano andare a una forma di peccato che basterebbe per mandarli dritti all'inferno. La Simone usa tutto il mondo sacro di Padre Bell, tutte le sue abitudini e le sue routine da sacerdote e le sconsacra. Semplicemente le sconsacra. L'olio sacro usato i sacramenti diventa un lubrificante, l'altare un letto su cui stendersi e lasciarsi andare al piacere, i suoi abiti sacerdotali un travestimento per portare l'eccitazione di Poppy al limite, e così via. È tutto troppo. Sopra le righe, fuori dagli schemi, lontano dalla moralità e dall'etica comune. 
È sicuramente questo l'intento dell'autrice. Perché quando scegli di narrare una storia simile, allora devi farlo in grande stile. Non puoi lanciare la pietra e poi nascondere la mano. Un punto, questo, a suo favore, perché non ha avuto paura di creare scalpore, anzi è proprio ciò che desidera. 
E in quel momento, al mio culmine massimo, al culmine del suo avido trionfo, i nostri sguardi si agganciarono e superammo ogni barriera: non eravamo più due sconosciuti, non più sacerdote e penitente, né Tyler e Poppy, eravamo solo maschio e femmina, come Dio ci aveva creati, Adamo ed Eva, nella loro forma più elementare ed essenziale. Eravamo biologia, l'incarnazione della creazione, e intuii il momento in cui anche lei avvertì che, in un certo senso, ci eravamo fusi. Uniti da un legame indissolubile e innegabile, a creare qualcosa di unico e totale. 
Avevo già letto Priest in lingua, dopo poco che era stato pubblicato. Un libro chiacchieratissimo anche oltreoceano, che mi aveva sconvolto e incuriosito. Gli avevo assegnato quattro stelle, proprio perché il lavoro della Simone mi era sembrato coerente e ben fatto. Perché ero riuscita a vedere le fragilità dell'uomo dietro l'austerità del sacerdote e non ero riuscita ad avercela con Padre Bell. 
Adesso, sarà che sono passati anni, sarà che leggerlo in italiano, con quel linguaggio così erotico e forte, ha avuto un altro impatto su di me, ma l'ho trovato meno interessante. Inizialmente la curiosità era la stessa di quando l'ho letto in lingua, perché la voglia di rileggerlo era tanta, ma più leggevo e più non avevo voglia di continuare. Mi sembrava tutto fuori posto, sbagliato, eccessivo. Non è un problema di traduzione, è proprio che certi termini leggerli in lingua e trovarseli spiaccicati in italiano sono due cose diverse. L'impatto è decisamente diverso. Ho notato delle incoerenze e l'intento di provocare ha superato di gran lunga il desiderio di dare una caratterizzazione ai personaggi. L'autrice si è concetrata tanto sul sesso, forse troppo perché qualche scena erotica poteva essere bypassata in favore di altro. Padre Bell appare un personaggio debole, che cade immediatamente e che non ci pensa minimamente a rialzarsi. È bastata una folata leggera di vento per metterlo KO. E Poppy, come anche nella prima lettura in lingua, mi è sembrata una donna troppo egoista, che mette sempre se stessa e il raggiungimento del suo piacere personale prima di tutto. Con lei proprio non è scoccata la scintilla. 
Questo è un romanzo indisponente e forte, che mette a dura prova il lettore. Se siete amanti del genere, dovete in ogni caso leggerlo. Con tutte le sue pecche e i suoi punti di forza, Priest deve far parte delle vostre letture, anche solo per l'originalità del tema trattato. Approcciatevi senza pregiudizio alcuno, leggetelo tenendo sempre presente che avete tra le mani un libro, una storia di fantasia appunto, partorita da una mente aperta ed estrosa. E tenetevi pronte a perdonare Padre Bell, se potete! 







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