SCRITTO NELLE CICATRICI, ADRIANA LOCKE. Recensione.


Titolo: Scritto nelle cicatrici
Autore: Adriana Locke
Editore: Hope Edizioni
Pubblicazione: 31 gennaio 2020
Genere: Contemporary romance
Prezzo: € 3,99 ebook


Innamorarsi è facile.
Smettere di amarsi è invece la cosa più difficile del mondo.
E per Elin e Ty Whitt è semplicemente impossibile.
La prima volta che la star locale del basket le aveva sorriso, Elin si era sentita perduta. Era stato così facile innamorarsi dell’eroe della città, il ragazzo dai capelli neri, dal sorriso affascinante, e dal fisico forte e atletico.
Dopo migliaia di sorrisi assonnati, di vagabondaggi senza meta lungo le strade di campagna e di cigolii della porta sul retro di casa, Elin e Ty si scontrano con la dura realtà. Innamorarsi era stata decisamente la parte più facile, vedere quell’amore andare a pezzi, però, era inaccettabile.
Tra lacrime, ripensamenti, ricordi di una vita costruita insieme, e consigli da parte di un amico saggio, il mondo va avanti.
Quando Ty torna a casa, determinato a rimettere di nuovo insieme la sua famiglia, Elin è combattuta tra il timore dei litigi del passato e la possibilità di un nuovo inizio. Quello è l’uomo che possiede il suo cuore, l’uomo che ama più di ogni altra cosa, ma è anche l’unica persona al mondo che può causarle il dolore più grande.
La vita non è sempre facile e l’amore richiede molto coraggio. Solo imparando dagli errori del passato, scritti sulle cicatrici di entrambi, Ty ed Elin potranno decidere se dare o no un’altra possibilità al loro amore.

II loro matrimonio è finito in pezzi. Nonostante l'amore che provavano l'uno per l'altra, non ha retto. II peso delle delusioni a cui sono andati incontro è stato troppo grande, così Elin e Ty hanno deciso di percorrere due strade diverse e di lasciarsi alle spalle le loro promesse. 
Quando Ty torna a casa, dopo un incidente che lo ha distrutto nell'anima e nel corpo, ha intenzione di riprendersi sua moglie e di ricominciare da dove si erano fermati. Elin non è d'accordo, su di lei bruciano ancora le ferite di quell'aborto e delle parole che si sono detti. Non ha nessuna intenzione di ricominciare a soffrire al suo fianco: sta già soffrendo abbastanza nel tentativo di dimenticare e rimettersi in piedi. 
La gamba di Ty è stata spezzata in due, a duecento metri sotto la superficie della terra, e tutti lo davano per spacciato. Ha avuto bisogno di tempo per leccarsi le ferite, e intanto il suo matrimonio andava a rotoli senza che lui riuscisse a fare niente. Ha abbandonato i suoi ragazzi, la sua squadra, ha lasciato che sua moglie soffrisse da sola, senza una spalla su cui piangere. Ha abbandonato la proverbiale nave che stava affondando, e oggi non riesce a perdonarselo. 
Adesso che vuole tornare alla sua vita di prima, Elin gli chiude le porte in faccia. È passato troppo tempo, è troppo tardi ormai. 
Scritto nelle cicatrici è una storia dolorosa, che affronta argomenti delicati e reali. La storia di Elin e Ty mette i brividi e spinge il lettore a riflettere: ognuno di noi potrebbe trovarsi nei loro panni, ognuno di noi potrebbe piangere per gli stessi motivi e smarrire se stesso per gli stessi dolori. È la storia di un matrimonio non idilliaco, che non regge al peso di un incidente e alla perdita di un bambino. A volte l'amore non basta, finisce in secondo piano, sepolto dalla mole di problemi, preoccupazioni, dispiaceri che la vita regala. 
L'amore crea le fondamenta del matrimonio, i muri di una vita condivisa sono costruiti con la fiducia, la lealtà e il rispetto. Una volta che vengono abbattuti, non rimane in piedi più nulla. Lo amo, ma è evidente che non è sufficiente. 
Adriana Locke prova a raccontarci questo: il dolore di una donna che desidera diventare mamma ma non ci riesce, i sensi di colpa di un uomo per aver girato le spalle ed essersene andato, il desiderio di ricucire ogni squarcio anche quando sarebbe più semplice buttare via quel pezzo di stoffa e prenderne uno nuovo. Con delicatezza e tatto, attraverso due personaggi di spessore e umani, riesce perfettamente nell'impresa. 
Quello che inizia come un romanzo rosa classico, finirà per farvi riflettere a lungo. Dietro la prevedibilità e la trama abbastanza lineare e scontata, si nasconde la profondità e l'introspettività di Elin e Ty. Si mettono a nudo di fronte al lettore, sviscerando ogni più piccola paura, ogni timore nascosto, aprendo i loro cuori. 
«Le nostre vite sono una cosa sola, sai? Tutto quello che è successo nella nostra esistenza lo abbiamo fatto insieme.»
Verso la fine il romanzo migliora. Altri temi si aggiungono a quelli già trattati: la famiglia, l'amicizia, la perdita di una persona cara. Legami indissolubili, che ci rendono forti e ci aiutano ad affrontare la vita, ma che a volte, quando vengono meno, possono spezzarci il cuore. 
La Locke gioca ancora una volta con i suoi protagonisti mettendoli a dura prova. Li priva di ogni gioia, di ogni felicità possibile. Testa, di nuovo, la loro forza, solo per dimostrarci che alla fine del tunnel c'è la luce, che dopo la pioggia torna sempre il sereno. 
«Tutto questo ci renderà solo più forti, come una cicatrice che è guarita, rendendo la pelle più forte rispetto all'area circostante. È stato come andare in guerra e aver vinto. Questo siamo noi.»
Nonostante i temi trattati e il messaggio profondo tra le righe, devo dire che sono rimasta un po' delusa da questa lettura. Leggendo la trama avevo sviluppato delle aspettative altissime che più leggevo e più si ritrovavano a essere disattese. Il dolore dei personaggi non è sufficientemente incisivo, non arriva al lettore con quella forza e quell'impatto con cui dovrebbe arrivare. Poteva essere un libro devastante, commovente ed emozionante, ma non lo è stato. È stato piacevole, carino, ma nulla di più. Insomma, nonostante le potenzialità non è arrivato a essere ciò che poteva.
Personalmente non sono riuscita a entrare in empatia con i protagonisti, soprattutto con Elin. Ho compreso a fondo il suo dolore, ma l'ho trovata a tratti egoista. Il povero Ty ne ha passate di cotte e di crude senza avere la minima comprensione da parte di sua moglie. Il dolore ci fa chiudere in noi stessi, è vero. Ci rende egoisti, ci fa concentrare su noi stessi ignorando gli altri, ma Elin avrebbe dovuto aprire gli occhi se non in quel momento, almeno dopo. E invece no. Ha continuato a sferrare colpi contro Ty, il povero Ty che come lei sta vedendo naufragare il matrimonio e sta combattendo contro i suoi mostri. Insomma, una vittima. Quest'uomo è, per me, una vittima e ha ricevuto pure il benservito dopo essere tornato da lei con la coda tra le gambe. 
Scritto nelle cicatrici resta comunque una lettura che vi consiglio e che vi inviterà tra le righe a riflettere su temi importanti. Ben vengano i libri che ci stimolano alla riflessione, ai miei occhi hanno sempre quel quid prezioso in più che li eleva a un piano superiore rispetto agli altri. Non tutto è andato come volevo e come mi aspettavo, ma ci sta anche questo.


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