NON CERCAVO QUALCUNO DA AMARE, AMABILE GIUSTI. Recensione.


Titolo: Non cercavo qualcuno da amare
Autore: Amabile Giusti
Editore: Amazon Publishing
Pubblicazione: 17 dicembre 2019
Genere: Contemporary romance
Prezzo: € 3,99 ebook; € 9,99 cartaceo

Un grande amore può nascere dalle ceneri di un grande dolore
Aron ha trentadue anni, è un ricco avvocato di New York e vive in un attico vicino a Central Park. La sua abilità professionale è pari al suo cinico distacco dalle emozioni. Un tradimento d’amore, quando era poco più di un adolescente, ha minato la sua fiducia nel prossimo e sprangato il suo cuore.
Jane ha ventitré anni ed è stata ferita nell’anima e nel corpo. Vive in un piccolo seminterrato nel Queens e fa un lavoro modesto. Non ha amicizie: i legami la obbligherebbero a svelare cosa ha interrotto la sua infanzia e distrutto la sua vita. Non cerca l’amore, è impossibile che qualcuno si interessi a lei, ha troppe cicatrici sul suo corpo e un buio profondo dentro.
Tuttavia, con la complicità di una causa pro bono che costringe Aron a rappresentare Jane in giudizio, lui non può fare a meno di notarla. Jane è così diversa dalle donne che di solito frequenta, così delicata e misteriosa, così poco propensa a cadergli fra le braccia, da esserne incuriosito suo malgrado. Il coraggio di Jane, la sua sensibilità, la sua sensualità inconsapevole lo spingono a voler scoprire cosa nasconde.

La bellezza, però, non è negli occhi di chi la guarda in modo superficiale ma nel cuore di chi la vede davvero: sullo sfondo di una scintillante New York, nascerà un legame tra un uomo che non vuole più amare e una donna che non pensa di poter essere amata?



Aron è un rampollo, figlio di un uomo più ricco di Creso, che a sua volta è il figlio di un altro uomo che fa concorrenza a re Mida. La sua vita è stata da sempre fatta di agi e concessioni: tutto ciò che desiderava, otteneva. Nessuno gli ha mai detto di no e ovviamente è cresciuto come un ragazzino viziato che tutto può. Ha fatto anche tanti errori, proprio a causa della disponibilità illimitata di soldi e risorse. Ha bevuto fino all'eccesso quando era solo un ragazzino, ha messo le mani addosso ad altri ragazzi per puro divertimento, ha spacciato erba, ha rubato, ha imbrattato muri. Si è fatto tatuaggi, non tutti realizzati a regola d'arte, ha finto di essere gay. Tutto per infastidire il "grande capo", suo padre. Per avere una sua reazione, per essere finalmente visto. 
Già, perché dietro la patina d'oro di uomo realizzato e pieno di possibilità, c'è un uomo a cui hanno spezzato il cuore per sempre e a cui sono mancate le dimostrazioni d'affetto più tradizionali. 
Era poco più che un adolescente quando la ragazza con cui credeva di passare l'intera vita lo ha lasciato per un altro, facendosi anche mettere incinta. Da allora per Aron è stato tutto in salita. 
Il passato di Jane è sicuramente più sfortunato di quello di Aron. A lei non sono mancate solo le cure affettive: ha subito violenze psicologiche e fisiche che le hanno causato dolori immani che non sono mai più andati via. Si è chiusa in se stessa e ogni giorno della sua vita sogna di diventare invisibile. 
Non vuole essere vista, non vuole essere considerata, perché il giudizio della gente le fa paura. Il suo dolore è sempre lì, se lo porta addosso. Sul viso sfregiato, sulla schiena piena di cicatrici, negli occhi colmi di dolore. 
Tiene tutti a distanza, non permette a nessuno di avvicinarsi, perché le costerebbe troppo. Non potrebbe sopportare l'ennesimo rifiuto o giudizio. 
Nonostante questo suo rifiuto nei confronti di qualsiasi tipo di rapporto sociale, Jane si imbatterà in un uomo che tenterà di farle del male. Nel tentativo di difendersi finirà per chiedere aiuto proprio ad Aron. Lui è un avvocato, le basterà raccontare la sua versione dei fatti per risolvere ogni cosa. Solo che le cose non vanno proprio così: quell'uomo è il nemico giurato numero uno di Aron, ed è anche un uomo potente, capace di far passare Jane come una donna facile, una che inganna gli uomini facendogli credere di essere disponibile per poi negarsi. 
La relazione che li vedrà come avvocato e cliente finirà per diventare qualcosa di più. Una scoperta, o riscoperta, profonda di se stessi, delle proprie fragilità, del proprio passato, prima ancora che un'improbabile quanto assurda storia d'amore. 
Un amore difficile, il loro. Un amore che nasce in maniera razionalmente inspiegabile tra due personaggi così diversi da sembrare la notte e il giorno. 
Lei è buona d'animo, fragile come il cristallo, con due occhi sempre sull'orlo delle lacrime. Lui è forte e intaccabile come la roccia, un uomo tutto d'un pezzo, ammirato e rispettato da tutti per il suo lignaggio. Lei ha un passato che nessuno conosce e che vorrebbe con tutta se stessa cancellare. Cicatrici visibili e non, ferite ancora sanguinanti, segni permanenti che le hanno tolto per sempre la gioia di vivere. Lui ha amato una sola donna, e dopo quattordici anni non c'è stata nessun'altra come lei. Quei giorni felici sono ormai un ricordo tanto bello quanto doloroso: le porte dell'amore, per lui, sono sbarrate. 
Amabile Giusti torna alla ribalta con una storia che non potrei definire niente di meno che magia. Incanta, toglie il fiato. Quest'autrice sa sempre come farlo, ma stavolta un po' di più.
Mi sono chiesta a lungo, durante la lettura e anche alla fine, da cosa fosse dipesa questa magia che mi ha stregato pagina dopo pagina sin dal primo capitolo. Dai personaggi - caratterizzati a meraviglia e di spessore - oppure dalla storia così dolorosa e a suo modo romantica o dalla penna della Giusti? Non sono stata in grado di arrivare a una conclusione. È stato tutto perfetto, tutto così giusto e profondamente sbagliato al tempo stesso. Non c'è stata una virgola fuori posto, non c'è stato un momento poco profondo. Ogni pagina è stata una porta spalancata sulla vita di Aron e Jane, due personaggi che si sono raccontati e messi a nudo senza alcun tipo di filtro. Vibranti, vivi, palpitanti. Tanto da uscire dalle pagine e arrivare alla pelle del lettore. 
La vita è stata dura con loro, ma li ha forgiati rendendoli ciò che sono oggi, due anime così dissimili e così compatibili. Una compatibilità, la loro, che non hanno mai conosciuto con altre persone. È come se il destino li avesse fatti incontrare come dono dopo avergli tolto tanto. Dopo la crudeltà, le delusioni, le ferite, le cattiverie, le privazioni, è arrivato il sole. Una gioia troppo grande per Jane che non ha mai ricevuto nessuna forma d'affetto e per lui che ha chiuso definitivamente le porte del suo cuore. 
Sarà dura ammettere di provare qualcosa, sarà ancora più dura gridarlo al mondo. Perché, in fondo, Jane è sempre la ragazza sfortunata che zoppica quando è stanca, che si spacca la schiena lavorando come cameriera nei locali e come addetta alle pulizie negli uffici, e Aron è sempre figlio della rinomata famiglia Richmond. Un Richmond e una Fairy non hanno futuro. 
Differenze sociali, differenze culturali che li dividono, come se il loro passato non fosse una zavorra sufficientemente pesante da portare. 
Jane mi ha spezzato il cuore innumerevoli volte. Il modo in cui dimostra di essere incapace di amarsi è una lama dritta nel petto. Mi ha colpito più e più volte facendo male. Fragile, indifesa, bistrattata. Avrei voluto abbracciarla, ripeterle all'infinito che sarebbe arrivato anche il suo lieto fine, prima o poi. Avrei voluto dirle di avere pazienza, di sopportare, di crederci. Ma alla fine non ce n'è stato bisogno. Ce l'ha fatta da sola, a spiccare il volo, a diventare la donna che nemmeno si era mai permessa di sognare di diventare. 
I miei sogni però sono vuoti a rendere, barattoli con un buco sul fondo, scarpe di vetro soffiato. Fragili, inutili, a scadenza. È venuto il momento di frantumare il vetro, buttare i barattoli e restituire gli involucri vuoti. 
Con Aron il percorso è stato più impervio. Ho odiato l'uomo indifferente, calcolatore e insensibile dei primi capitoli tanto quanto ho amato l'uomo che è diventato quando Jane è entrata nella sua vita. Quello che ha fatto per lei lo ha cambiato profondamente, in maniera evidente e lampante. È stata la prova concreta che l'amore, quando arriva, ci fa diventare persone migliori. Ho creduto in te, Aron. Sapevo che dietro quella corazza malvagia c'era un uomo pieno di amore che aspettava di essere donato. Non hai deluso le mie aspettative. 
Io non sono un principe azzurro. Ho rischiato di diventarlo da giovane. Ma la sensibilità mi ha contaminato una volta, e poi mai più. Non posso trasformarmi improvvisamente in un angelo custode, solo perché la ragazzina ha due occhi che parlano e pare portarsi appresso, ovunque vada, una croce. 
La cosa più bella di questo libro è stata riuscire a godermelo come un film. La narrazione così precisa e attenta mi ha fatto entrare a fondo nella storia. Mi sono sentita parte integrante di ogni scena, di ogni dialogo, di ogni tristezza. Mi sembrava di averli davanti, Aron e Jane. Li vedevo muoversi, piangere, sfidarsi, amarsi silenziosamente e segretamente. Più andavo avanti a leggere e più le immagini si facevano nitide e chiare. Più mi piaceva osservare e vivere nella loro storia. 
Mi è venuto in mente più volte il film Un amore a cinque stelle, che se non avete ancora visto (cosa improbabile perché so che siete delle inguaribili romantiche come me) vi consiglio caldamente di farlo.
Jane è la principessa che non sa di esserlo, è la ragazza sfortunata a cui hanno rovinato la vita, è un bruco che non sa come diventare farfalla. Aron è il principe azzurro che non sa di essere capace di salvare la principessa, e che nemmeno la vuole una principessa al suo fianco, non finché non incontra Jane. 
«Io non... non so cosa... cosa vuoi da me.» Emetto un sospiro un po' roco. «Ti sorprenderesti se ti dicessi che non lo so nemmeno io? Sono dannatamente confuso. Vuoi aiutarmi a capirlo, Jane?» Non baciarla è una fatica che sconfina nel dolore. Vorrei allungare le mani e toccarla ovunque. Ma non devo e non posso. 
Non cercavo qualcuno da amare è la storia della forza dirompente dell'amore che cambia tutte le carte in tavola e ci stravolge la vita. È la storia di un uomo e una donna che non hanno niente a che fare l'uno con l'altra e che finiscono per capire che divisi sono niente, insieme sono tutto. È il gioco del destino che dopo aver tolto tanto decide di restituirci qualcosa. È la storia che ogni lettrice amerà dall'inizio alla fine e che non si stancherà mai di leggere e rileggere, all'infinito. 
Una magia senza tempo, una favola antica ma sempre attuale. Un piccolo capolavoro. 


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