IL BISOGNO CHE HO DI TE, SIMONA BURGIO. Recensione di Eleonora.


Titolo: Il bisogno che ho di te
Autore: Simona Burgio
Editore: Self publishing
Pubblicazione: 22 novembre 2019
Genere: Young adult
Prezzo: € 1,99 ebook


All’età di tredici anni, Bentley Allen realizza di essere bisessuale. Osteggiato dai genitori, trova conforto in Faith Baker, giovane figlia di un pastore di Wichita Falls.
“Ho vissuto il periodo di confusione come credo succeda a tutti in un particolare momento della propria vita. Ma di una cosa sono sempre stato convinto: Faith è la mia migliore amica. Lei è il mio ossigeno.” 
Faith ha vissuto con lui il dolore di non essere accettato e vuole solo la sua felicità.
“Bentley ha paura di essere etichettato, ma gli ricordo spesso che le etichette vanno bene solo per i barattoli. Lui è unico. Il mio bellissimo e incasinato migliore amico.”
Un ragazzo che credeva di essere invincibile.
Una ragazza che conosce le fragilità del suo migliore amico.
Questa non è solo una storia di amicizia, è molto di più.


Difficilmente leggo romanzi young adult perché non mi sento coinvolta nell’età dei personaggi ma questo romanzo ha fatto l’eccezione alla regola. E che eccezione! Questo romanzo parla, pulsa, vive.
Si percepisce ogni singola emozione e ogni più profondo sentimento in ogni riga descritta da questa autrice che ho conosciuto attraverso il passaparola. E devo dire che rimpiango di non averla scoperta prima.
Bentley e Faith sono entrati di prepotenza nel mio cuore, nel mio quotidiano e si sono posizionati sul podio delle mie migliori letture del 2019.
Questo romanzo è dedicato a chi combatte ogni giorno contro una società che non accetta la diversità. Eroi dei nostri tempi che cercano di difendere la propria libertà. Abbiamo tutti un cuore che batte e tutti siamo capaci di amare. Non serve etichettare l’amore. Quando c’è, siamo tutti uguali.
Voglio partire dai ringraziamenti dell’autrice per iniziare questa recensione. Questa storia mi ha coinvolto dall’inizio alla fine, togliendomi il respiro e colpendomi l’anima. Mi ha fatto ridere, piangere, gioire e arrabbiare. Ha scatenato un mondo di emozioni e ha lasciato il segno perché i protagonisti sono degli eroi. Sì, eroi nel vero senso della parola. Bentley e Faith non hanno guardato in faccia a nessuno per decidere delle loro vite. Hanno lottato insieme per la libertà, per l’amore, senza permettere a nessuno di privarli delle loro identità.
Bentley e Faith sono solo due ragazzini quando lui entra a far parte della vita di lei. Nel momento peggiore della sua vita Bent riceve la mano tesa di Faith e la loro amicizia diventa sale della vita. Sono inseparabili, sono complementari e il bisogno che hanno l’uno dell’altra è immisurabile.
La vita di Bent non è mai stata semplice, in famiglia come nel privato. Scoprire di essere bisessuale ha minato il rapporto con i suoi genitori che non hanno mai accettato questa sua condizione, trattandola quasi come una malattia.
«Le etichette vanno bene per i barattoli, Bent. Tu saresti comunque tu, qualunque sarà la tua scelta. Non cambierà ciò che sei, qui.»
Faith non si è nemmeno posta il problema, il suo migliore amico è tale a prescindere da quale sfera abbia scelto per sentirsi amato.
Bent è il ragazzo più bello e popolare della scuola ed è corteggiato da mille ragazze, tante quante ne ha già baciate. Ma a lui ora le ragazze della scuola non interessano, solo una è nel suo cuore: la sua piccola nerd, la sua Faith. La ama, ma non nel modo in cui si ama una donna. Ama il suo essere migliore amica, ama la sua presenza costante, ama la sua vicinanza, ma non ama il suo corpo. Il corpo di cui ha bisogno Bent è quello di Thomas. Si buttano a capofitto nella loro relazione, si concedono tutto ciò che è immaginabile e non in un rapporto, ma alla fine della giornata Bent ha bisogno di tornare dalla sua Faith anche solo per la buona notte, per un sorriso e per un consiglio. Si confidano ogni cosa e Faith è testimone in prima persona della sua storia con Thomas come Bent lo è per la storia di Faith con Mason.
Faith, timida e riservata, una volta riallacciato il suo rapporto con Mason inizia a sperare che anche per lei possa esserci la felicità nell’abbraccio di un uomo che ama. Non se la sente più di avvicinarsi come prima a Bent. Per lei la sua intimità è cambiata anche se non si è ancora spinta oltre con Mason, ma per Bent no. Ha bisogno di lei sempre, comunque e ovunque. In ogni modo, con una carezza, con un abbraccio, con una stretta di mano. Ma tutti questi gesti iniziano a provocare gelosia. Non solo nei confronti dei loro ragazzi ma in Faith verso Bent.
Scatta qualcosa in lei, qualcosa che le regala un’emozione mai provata prima, un tocco unico che inizia a sentire dentro di lei. In quel preciso istante i loro sguardi cambiano, le loro mani si cercano in modo diverso e le loro labbra sfogano quello che tenevano a distanza da tempo.
«Sono stata davvero una stupida.» «No, hai reagito in quel modo per colpa mia. Ti conosco, non lo avresti mai fatto se io non ti avessi detto quelle cose.» «Invece, sì. Ho perso il mio migliore amico perché sono stata tanto stupida da innamorarmi di lui.»
Che ne sarà della loro amicizia ora? Cambieranno le loro vite senza cambiare il loro affetto?
Volete scoprirlo immagino. Non vi resta che aprire il libro e buttarvi in questa storia perché da qui in poi non si può più anticipare nulla, bisogna leggerlo.
Simona Burgio ci regala un cammino difficile, fatto di sofferenza, indecisione, aspettativa. L’amicizia che si ritrova a combattere con l’amore, l’amore che si scontra con la gelosia, l’affetto che trova rifugio negli abbracci più sinceri. Ma la tempesta è sempre pronta a colpire anche la più perfetta giornata di sole. Quando senti che ti manca l’aria e l’ossigeno non basta, quando senti che il cuore scalpita e le lacrime lasciano il segno sulle guance, quando vedi la tua anima andare in mille pezzi e non esiste cura per essere riparata, allora sarai coinvolto nel racconto e ti ritroverai ad amare questi due personaggi. Sarà una battaglia continua, un sali e scendi di trepidazione, turbamento, impulso, provocazione.
Un tema difficile, scottante e attuale, affrontato con i guanti bianchi e descritto con una penna impeccabile come quella della Burgio. La narrazione a pov alterni serve al lettore per immedesimarsi nei due protagonisti e il racconto al presente lascia il lettore con l’immaginazione del loro passato. Sfumature di caratteri, di genere e di scelta racchiudono i sette colori dell’arcobaleno come l’immagine che c’è nella cover dove quel viso colorato esprime l’esplosione che il romanzo provoca. Si crea empatia con tutti i personaggi, si soffre e si ama con loro, non sempre si accettano le loro scelte ma è il giusto compito dell’autore mettere il lettore nella condizione di sentirsi chiamato in causa. C’è passione in ogni capitolo, in ogni scena che sia di sesso o no, c’è realtà, c’è vita. Non si decide di chi innamorarsi, lo si fa e basta, perché l’amore è un bisogno e come tale va soddisfatto.
Lo definirei un romanzo nel romanzo, con un epilogo degno di nota, raggiunto con uno spirito maturo, equilibrato e completo.  Non ci si può annoiare con una lettura di questo calibro. E quindi il mio grazie va proprio a questa autrice che ha saputo colpirmi a trecentosessanta gradi, a catturare la mia attenzione senza farmi mai perdere il filo del racconto e coinvolgendomi in una dimensione lontana dalla mia età.
E alla fine di questo meraviglioso viaggio, con le lacrime ancora agli occhi, mi è tornato il sorriso perché non è stata importante la meta ma le persone con cui ho affrontato il viaggio.
Lottate per l’amore. Lottate per la libertà. Non permettete a nessuno di privarvi della vostra identità. Non serve etichettare l’amore. Quando c’è, siamo tutti uguali.
Una lettura imperdibile se avete voglia di farvi colpire l’anima nel profondo, di sentire il cuore battere all’impazzata e di catapultarvi in una scelta per nulla scontata o facile ma di grande carattere e personalità perché dopo che avrete esaurito tutti i fazzoletti comprenderete che:
 «L’amore non è una scelta, è un bisogno. E io ho bisogno di te.».
Eleonora


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