SOLO PER I TUOI OCCHI, LIVIA SARTI. Recensione in anteprima di Eleonora.


Titolo: Solo per i tuoi occhi
Autore: Livia Sarti
Editore: Self publishing
Pubblicazione: 20 giugno 2019
Genere: Contemporary romance
Prezzo: € 2,99 ebook

Quando Martin incontra Mirea per la prima volta, non può immaginare che quella bambina di dieci anni più giovane avrà il potere di legarlo per sempre. Lei ha occhi verdi magnetici e un fare che lo intenerisce. Martin non riesce a smettere di cercarla, sente che vuole proteggerla, ma qualcuno decide che separarli è la soluzione più giusta per tutti. Il destino la mette ancora sulla sua strada e questa volta Mirea non è più una bambina indifesa: è una donna. Una donna bellissima che lui non potrà mai avere perché un vortice di segreti inconfessabili, bugie ben confezionate e paure li investirà costringendoli a inseguirsi senza mai potersi raggiungere. In un saliscendi di conflitti, desideri, privazioni e margini di soddisfazioni, sarà evidente quanto le convenzioni e i tempi giochino un ruolo importante nelle loro esistenze. Ci si può arrendere rischiando di perdere l’amore della propria vita? E se il fato avesse in serbo un’ultima carta da giocare?


Quanto ho aspettato questo romanzo! Un’attesa infinita, un susseguirsi di aspettative che finalmente sono state soddisfatte. Solo per i tuoi occhi è un regalo, un dono, un gioiello prezioso che Livia Sarti ha costruito con maestria, studio, meticolosità e passione, quella stessa passione che sa animare ogni suo personaggio per farlo restare a lungo nei cuori delle sue lettrici.
La storia inizia quando Mirea è soltanto una bambina di 6 anni e Martin un adolescente di 16 anni. Si incontrano per la prima volta casualmente e inizia una strana amicizia basata su affetto e protezione. Finché qualcuno non decreta subito la fine di tutto questo: "non potete più vedervi". Un verdetto che sa di amarezza, una lama affilata che distrugge Martin e abbatte Mirea, ignari tutti e due che sarà solo l’inizio e non la fine. Contro quel qualcuno che ha voluto dividerli ci ha pensato il destino. Si sono incontrati nuovamente, le loro strade si sono incrociate ancora dopo dieci anni dalla loro separazione.
Eppure ricordo ancora quel senso di sicurezza che nessuno era riuscito a darmi e proprio quando ho sentito indispensabile la sua presenza ecco che lui è sparito. Da un giorno all’altro, senza una spiegazione o almeno un saluto. «Ci vediamo domani.» Un domani lontano dieci anni. E adesso lui non ricorda neanche che io sia esistita. Il mio nome, Mirea, non gli dice niente, mentre a me il suo fa venire i brividi.
I giochi sono cambiati perché Martin ricorda una Mirea bambina, alla staccionata della sua casa, mentre la aiutava a costruirla, la confortava e la proteggeva. Oggi la ritrova donna, una bellissima donna cresciuta splendidamente e matura per la sua età. Mirea non ha dubbi quando lo rivede: nulla è cambiato, è ancora il suo Martin, se possibile solamente più bello,. Quel suo Martin al quale, da bambina, aveva promesso che lo avrebbe sposato. I loro occhi si incrociano ed è subito flashback a quel primo loro incontro, a quel paio di occhi verdi che Martin non ha mai dimenticato. Tante cose sono cambiate in dieci anni ma quello che Mirea aveva promesso a Martin per lei è ancora valido. 
Martin capirà che non può più avere la bambina di un tempo, dovrà rendersi conto che la donna che è diventata adesso ha delle esigenze diverse e anche la sua mente e il suo corpo lo mettono davanti al fatto compiuto.
Bene, si sono ritrovati, si piacciono più di prima, ora possono stare insieme, giusto? Non proprio. Quel destino che aveva deciso di farli rincontrare aveva in serbo altro per loro, qualcosa di diverso da una vita tutta in discesa. Quel destino aveva pronte bugie nascoste che verranno rivelate a pochi, tranelli che terranno le vite dei protagonisti sul filo del rasoio, segreti che li costringeranno a stare distanti per il loro stesso bene.
Oltre al destino beffardo che riesce a tenerli lontani, a volte sono proprio loro che, per preservarsi commettono errori, nel tentativo di coprirne degli altri fatti in passato da persone che stanno scrivendo il loro futuro.
Le vite di Mirea e Martin sono magistralmente orchestrate dalle loro famiglie che giocheranno a tirare i fili del vero amore. Non possono scegliere, devono vivere di riflesso le decisioni altrui. A causa di questi errori sarà un continuo saliscendi di emozioni, desideri nascosti e mai sopiti, carezze donate e mai godute, baci rubati al tempo che allontanerà le loro labbra per donarle ad altri, paure e incertezze che provocano la dipendenza di Mirea per Martin e viceversa: non possono aversi ma sono gelosi. Purtroppo stare insieme significherebbe farsi del male, scottarsi, distruggersi. 
Meglio soffrire lontani che non viversi vicini.
Una storia cruda, reale, sofferta che porta il lettore all’esasperazione durante la lettura,  che provoca la voglia di andare dentro la storia, di prendere a schiaffi i protagonisti e poi di gettarli l’uno nelle braccia dell’altro dicendo loro che tutto andrà bene, che deve andare bene. Ne hanno bisogno come il pane per un affamato, come l’acqua per un assetato, come la vista per un cieco, come l’amore per due anime che chiedono solo di potersi amare.
Mirea è un personaggio forte: è limpida, spontanea e diretta, travolta fin da piccola da una passione speciale per Martin che negli anni la porterà a sentirsi sbagliata non riuscendo a capire come possa non riuscire a farsi amare da quell’uomo che è sempre stato nel suo cuore.
È una magnifica tentazione. Una tortura dolce e amara. È Martin e mi è proibito.
Martin è un personaggio caparbio, stronzo all’ennesima potenza, sicuro di sé, legato fin da adolescente alla Mirea bambina che provoca in lui un senso di protezione speciale che negli anni lo porterà a capire che non vuole solo proteggerla ma anche lasciarla andare per poterla amare.
Metto in un angolo ciò che desidero per dare il posto a ciò che al momento ho.
La storia si sviluppa in un lungo arco temporale durante il quale gli stessi protagonisti metteranno a dura prova le loro emozioni, troveranno il coraggio di ammettere che per amarsi non basta lottare, i giochi sono già disegnati, le spade tratte ma quell’inquietudine di sapere e non poter dire li lascerà in balia di un presente negato e di un futuro incerto.
Si può accettare una bugia a fin di bene?
Famiglie difficili, amicizie ingombranti, eventi naturali corteggeranno Martin e Mirea per tutta la storia, non potranno fare a meno l’uno dell’altra ma saranno loro stessi i più grandi sabotatori del loro amore. È sempre il momento sbagliato, il luogo sbagliato, la scelta sbagliata.
«Quindi questo è un addio?» «No. Ci rivedremo di sicuro quando l’uragano che ho dentro sarà passato e quando entrambi saremo felici delle nostre vite senza l’altro.» «Cioè, per me, mai.»
Perché? Perché non possono amarsi e basta?
Questa lettura è stata un’ossessione, un tormento, uno strazio. Una storia piena di angst che mi ha tenuta incollata fino all’ultima pagina ignara di tutto quello che poteva succedere, e anche quando i due protagonisti riuscivano a trovarsi sulla stessa lunghezza d’onda ecco che un altro segreto, un’altra bugia, un’altra scusa trovava il modo di tormentarli e assecondare i loro desideri. La paura di ritrovare ancora sofferenza mi lasciava curiosa, ma non volevo proseguire per non soffrire. 
Solo per i tuoi occhi crea dipendenza, ti senti in mezzo ai protagonisti senza essere in grado di poterli aiutare e anche se più volte ho pensato "perché fate così?" mi sono risposta che non potevano essere diversi, Mirea succube di Martin e lui dipendente da lei, passivi all’inverosimile di fronte alle poche possibilità di prendersi per non lasciarsi, giocatori di una sorte che scoprirà le carte della partita solo alla fine.
Anche i personaggi secondari sono fondamentali, ben costruiti, in modo da colorare la storia di tinte forti, di arricchire i momenti di tensione e non lasciare mai nulla di scontato. Questa autrice sa dare vita propria ai personaggi, li vive dentro di sè e non riesce a lasciarli andare nemmeno quando ha scritto la parola fine. Ed è così che trasmette al lettore quelle stesse sensazioni che lei prova durante la scrittura.
Ho amato questo romanzo tanto quanto gli altri suoi o forse anche di più perché mi ha fatto apprezzare la passione, lo studio, la dedizione che usa per prepararsi alla stesura di una nuova storia. Il suo modo di scrivere rasenta la perfezione nello stile, nella fluidità delle parole, nella ricercatezza di quei particolari che sono la chiave della storia. Le scene romantiche e sensuali sono descritte con un lessico delicato, morbido e gustoso, nulla è volgare o troppo esplicito, per lasciare al lettore la possibilità di chiudere gli occhi e dare vita alle parole appena lette. Dalla cover, alla sinossi e al titolo tutto è collegato e coerente. Assaggi l’inizio, ti godi la storia e non puoi più smettere di leggere. 
Questa lettura è un viaggio fatto di emozioni e trepidazione che ti portano alla fine a essere ebbra di felicità con gli occhi lucidi. Sono gocce di memoria che sgorgano da occhi limpidi e innocenti. 
Diversa dagli altri romanzi e non meno particolare perché ha saputo staccarsi da quanto già raccontato creando ambientazioni e personaggi differenti. Ambientata nuovamente in Italia, in quella Roma romantica e adorata, circondata da luoghi intimi e rassicuranti. Questo romanzo è una droga di cui non si può fare a meno fino alla fine, una sofferenza capace di contorcere le budella e arrabbiarsi all’inverosimile. Lascia un’impronta ben definita: quella di aver letto, goduto e assaporato una storia indimenticabile.
Non c’è vita senza sofferenza, non c’è futuro senza battaglia, non c’è amore senza anima. Non c’è Martin senza Mirea.
Ecco perché è una garanzia Livia Sarti. Ogni storia può piacere o meno ma la prova di avere tra le mani un romanzo ben realizzato è un dato di fatto.
Se ogni attesa vale questa gioia, allora attenderò in eterno.
Eleonora

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