TANTE STELLE, QUALCHE NUVOLA, MATTIA OLLERONGIS. Recensione in anteprima.


Buongiorno, lettrici. Oggi il blog partecipa al review party organizzato in occasione dell'uscita di Tante stelle, qualche nuvola di Mattia Ollerongis. 


Titolo: Tante stelle, qualche nuvola
Autore: Mattia Ollerongis
Editore: Sperling & Kupfer
Pubblicazione: 26 febbraio 2019
Genere: Romance
Prezzo: € 8,99 ebook; € 15,90 cartaceo


Una perfetta storia d'amore

da chi l'amore lo racconta tutti i giorni sui social. 


L'amore

è un gioco da ragazzi

che si vogliono far male.

Miriam, capelli ricci, rossi e selvaggi, è un'anima fragile e ribelle quanto basta. In venticinque anni ha fatto principalmente due cose: studiato giornalismo e amato Antonio. Ma, a un passo dall'avverarsi del suo sogno piĂ¹ grande, il mondo le crolla addosso. Una vita intera cancellata in ventiquattr'ore. E all'improvviso si trova catapultata in una cittĂ  tutta nuova. Una cittĂ  dove ricominciare da capo, Trieste. Qui incontra Davide, un aspirante scrittore, anche lui solo con i suoi disastri. A Miriam basta un attimo per innamorarsi di quel ragazzo dalla voce dolce, delicata, che, nonostante tutto, riesce a tranquillizzarla. Forse è lui la cura. Forse è lui ciĂ² di cui ha piĂ¹ bisogno ora. Forse è lui quello in grado di sistemare il suo caos. Tra una birra vista mare e un bacio rubato, ha inizio la loro bellissima storia d'amore. Tutto sembra andare a meraviglia, finchĂ©, un giorno, a Davide si presenta l'occasione della vita e decide di partire per gli Stati Uniti per inseguire una stella cometa. Sembra la fine, eppure il vero amore trova sempre il modo di ritornare, perchĂ© amore e vita stanno bene insieme. 

Con le sue poesie, Ollerongis ha conquistato su Instagram centinaia di migliaia di follower, in costante crescita, giorno dopo giorno. Ora è pronto a esordire in libreria con il suo primo romanzo, Tante stelle, qualche nuvola, una storia romantica e poetica dedicata a tutti coloro che credono all'amore e sono lì, in attesa di chi saprĂ  restare.


Questa è la storia di Miriam e della sua migliore amica Giulia, ma anche di Davide, e di Roberto. Questa è una storia con tanti protagonisti, tante voci, tanti sentimenti che si incontrano e incrociano percorrendo un pezzo di vita insieme. 
Miriam ha appena scoperto di essere stata presa in giro da Antonio, il ragazzo che per cinque anni ha finto di amarla e rispettarla. Antonio non lavora piĂ¹ al bar sotto casa di Miriam da mesi, ha un appartamento in affitto che divide - insieme al letto - con un'altra ragazza. Quando Miriam viene a sapere la veritĂ , il mondo le crolla addosso. E quasi per un brutto scherzo del destino, nello stesso momento scopre che sua madre è stata portata d'urgenza in ospedale. Ospedale dove poche ore dopo ha perso la vita. 
Miriam sa cosa significhi perdere un genitore: suo padre se n'è andato tanti anni fa. Adesso anche sua madre è salita in cielo e a lei non resta nessun altro. Ma Giulia le ricorda che non è sola; l'amicizia che le lega è importante, solida, destinata a resistere al tempo e ai cambiamenti. 
Miriam decide così di ricominciare da zero, lasciando Milando per raggiungere sua zia a Trieste. Prende una camera in affitto nell'hotel che gestisce la sorella di sua madre e da lì si rimette in gioco. Tra una lacrima e l'altra, tra uno sconforto e l'altro, conosce nuove persone, si lancia in una nuova avventura lavorativa e riprende a vivere. 
Davide è un dipendente dell'hotel, un ragazzo che come Miriam nonostante la giovane età ne abbia già viste tante. Suo padre era un violento della peggior specie, se la prendeva con lui e sua madre, e Davide ha imparato troppo presto a farsi forza da solo. Il suo sogno nel cassetto è pubblicare le storie che scrive nel tempo libero: tra quelle pagine, nero su bianco, c'è la sua vita, le sue emozioni, i suoi incontri, le sue speranze. Anche lui è stato vittima di una delusione d'amore dopo tre anni di storia.
Miriam e Davide si sentono sin dal primo incontro incuriositi l'una dall'altro. Passano del tempo insieme, si consolano a vicenda quando ce n'è bisogno, imparano a conoscersi. Guardano il mare, fanno colazione insieme e parlano, parlano tanto. Delle delusioni, dei sogni nel cassetto, dell'impossibilitĂ  di vederli realizzarsi. Parlano del mondo, dell'amore, della famiglia. Si raccontano. 
Mia madre diceva sempre che due pezzi rotti non ne fanno uno intero, a meno che i due pezzi non siano fatti per stare insieme.
Tante stelle, qualche nuvola è un racconto scritto da un giovane, che parla di giovani ed è dedicato ai giovani. Ăˆ un racconto che mette nero su bianco uno spaccato della nostra societĂ . C'è un po' di noi in Miriam, in Davide, in Giulia. C'è un po' di noi in ognuno di loro, nelle loro difficoltĂ , nelle loro lacrime e nel loro sguardo verso il futuro. 
In certi momenti ho pensato: "ma che sfiga questi ragazzi, capitano tutte a loro!". In altri momenti ho pensato che quello che Mattia Ollerongis fa succedere ai suoi personaggi è esattamente ciĂ² che ci ritroviamo a vivere noi giovani d'oggi. Non c'è esagerazione, non ci sono effetti speciali. C'è solo la vita, in tutte le sue declinazioni, in tutta la sua spietatezza e magnificenza. Come una ruota che gira, e gira, e gira ancora. A volte nel verso giusto, altre volte in quello sbagliato. E noi pedine di questo grande gioco. 
A Miriam l'autore ha tolto tanto, ed è per questo che forse viene fuori come una protagonista fortemente emotiva. La perdita dell'unico genitore rimasto le segna la vita, e anche la fine dell'amore in cui credeva mina la sua autostima in maniera decisiva. Quando cambia cittĂ  e ricomincia lo fa in maniera quasi involontaria, senza nessuna aspettativa, senza alcuna volontĂ . Segue la scia, si lascia trasportare dagli eventi, e intanto soffre. Il dolore la rende preda, la ammalia, la stordisce. 
Il nuovo inizio con Davide è la prova che la vita toglie, ma sa anche dare. Ăˆ la luce in fondo al tunnel, lo spiraglio che a tutti serve dopo una serie di sofferenze. Ma anche questo è destinato a durare poco e la sfiga è sempre sull'attenti. 
Ma cos'è l'amore, se non un costante rischio? Una caduta infinita in un baratro senza fine. Se va bene, perĂ², puoi cadere mano nella mano con qualcuno capace di farti stare bene anche in una situazione simile. Se va bene, perĂ², scopri il vero significato della parola felicitĂ . Ma non quella che conoscono tutti. Sto parlando della felicitĂ  per pochi, per quelli che osano, osano sempre e si fanno male, tanto male, ma non hanno paura di cadere nuovamente.
Quello raccontato da Ollerongis è un microcosmo di personalitĂ  e affetti, un messaggio di speranza nel buio. Un invito a rimboccarsi sempre le maniche, a essere sempre partecipanti attivi della propria vita piuttosto che spettatori passivi. Ăˆ un invito a godersela, sempre. Un invito a non mollare mai, a non lasciarsi trasportare. Un invito a giocarsela, fino alla fine. La vita è imprevedibile, sorprendente, capace di toglierci il fiato, ma vale sempre la pena cavalcarla, come un'onda ribelle. 
Non hai paura di andare avanti da sola, temi soltanto di abituarti.
Certi passaggi mi sono sembrati un po' troppo veloci, e pertanto eccessivamente romanzati. Il dolore per la perdita della madre di Miriam, per esempio. Mi sarei aspettata un processo di "guarigione" piĂ¹ lungo, gestito in maniera diversa. Idem per quanto riguarda l'incontro con Davide. Ci sono dei passaggi necessari che non sono stati scritti e il lettore ne percepisce a fondo l'assenza. Degne di nota le frasi che l'autore inserisce a fine capitolo. Prendete un'agenda e segnate: vi torneranno utili. 
Quello di Ollerongis è anche uno sguardo ai giovani veloce, come una pennellata lunga e tracciata sfiorando il foglio. Un tratto che non si sofferma, appena accennato. Una macchia visibile ma delicata. 
Un romanzo imperfetto, ricco di sentimenti, sensazioni, dolori, vicissitudini. Un romanzo come uno sguardo all'animo umano, alla sua imperfezione, alla vita. 








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