OBLAK, ALICE WINCHESTER. Recensione.


Titolo: Oblak 
Autore: Alice Winchester
Editore: Self publishing
Pubblicazione: 17 dicembre 2018
Genere: Contemporary romance
Prezzo: € 2,99 ebook

«Devi promettermi che non darai più così poco valore alla tua vita. La vita è un dono e non dovrai mai sprecarlo, qualsiasi cosa succeda.»
Lo fissai, emozionata. «Te lo prometto.»
Gaia e Matej si conoscono sin da bambini e appartengono a due mondi lontani: lei vive a Firenze, lui a Sarajevo. Amarsi per loro è inevitabile.
Fino all'aprile del 1992, in cui tutto cambia.
Sono passati otto anni da quando Gaia è fuggita dalla terribile guerra che ha devastato la Bosnia e le ha portato via l'amore. Ha rinnegato la sua famiglia dopo averne scoperto il vero volto di una cosca potente e spietata ma, aggrappandosi alla promessa fatta a Matej, non ha mai mollato, pur sentendosi morta dentro.
Sola.
Ma se, invece, qualcuno non l'avesse mai persa di vista?
Se qualcuno, nell'ombra, avesse scelto di odiare per sopravvivere al tradimento?
La vita di Gaia sta per essere stravolta.
In un presente amaro si riaffaccia con prepotenza il passato che forse non sarà così dolce come lo ricordava.


Quando Gaia e Matej si conoscono hanno solo sette anni e sono a Sarajevo. Lei con il papà per un viaggio di lavoro, lui vive lì. Si avvicinano timidamente, lui inizia a parlare l'italiano, a scoprire la lingua con lei. Finché non diventa un'abitudine, una bellissima e dolcissima abitudine. Ogni viaggio del papà di Gaia diventa un'opportunità in più per loro per passare del tempo insieme e conoscersi meglio. 
Si innamorano, vivono la loro prima cotta, il primo bacio, la prima volta. Anno dopo anno ciò che provano l'uno per l'altra sembra crescere a dismisura e Gaia vive solo per quei viaggi. 
Poi lo scoppio della guerra, devastazione e morte ovunque, anche nei loro cuori. 
Il sogno di Gaia di diventare una etoile si spezza per sempre insieme al suo ginocchio; il sogno di Matej di essere un uomo onesto e di vivere insieme alla sua Oblak, la sua nuvola, diventa utopia ed è costretto a seguire le orme di suo padre e del padre di Gaia, trasformandosi in un uomo senza cuore. 
Anni dopo, Gaia viene rapita da Firenze e portata a forza nel palazzo dove Matej e suo padre vivono. Rivede il ragazzino che ha amato per tutta la vita e che adesso non è più il suo Matej ma un uomo spietato e cinico. Si è piegato anche lui, è un mafioso anche lui, proprio come suo padre.
Un colpo al cuore, un dolore sordo e invalidante. 
Anche Matej scopre che la sua nuvola oggi è una donna forte, che vuole a tutti i costi farlo tornare il ragazzino dipendente da lei e debole. Ma Matej è un uomo, ha fatto delle promesse che ha intenzione di mantenere, costi quel che costi. 
Rivedersi, però, sarà come innamorarsi una seconda volta, o meglio scoprire di non aver mai smesso di amarsi. 
Oblak è la storia di un uomo e una donna legati da un filo sottile e invisibile. Un filo indistruttibile, che nonostante appaia così fragile ha avuto la forza di restare teso. Gaia e Matej hanno condotto la loro vita lontani, si sono rialzati dopo lo scoppio della guerra, hanno fatto del loro meglio per dimenticarsi, ma ancora una volta il destino li vuole insieme. Quel filo diventa visibile, si mostra fiero e orgoglioso in tutta la sua resistenza. 
Sono cambiate tante cose ma in fondo è come se non fosse cambiato niente. 
L'avevo allontanata, sradicata dalle ossa, perché era fino lì che si era ficcata. Anni di dolore, strazio, lutto. Credevo di essere pronto ad annientare una volta per tutte Gaia Bianco. Di essere forgiato dal fuoco. Duro come l'acciaio, impenetrabile, fatto di strati di carbonio. 

Una storia lunga una vita, la storia di un amore impossibile, nato in una situazione improbabile, sopravvissuto alle macerie, al dolore, al rimpianto, agli anni lontani. Una storia che ha dell'amaro in ogni sua pagina e che un po' vi strazierà. Lo farà lentamente, quasi senza che ve ne accorgiate. Lo farà poco alla volta, in maniera subdola e silenziosa. Lo farà e quando ve ne renderete conto sarà troppo tardi per proteggere il cuore. 
Ho amato la purezza di Gaia, che anche da donna vuole tenersi lontana dai traffici di suo padre. Ho amato la sua ingenuità nel voler vedere il buono anche dove non c'era e dove non era possibile vederlo. Ho amato la tenacia con cui ha riportato in vita il suo Matej. Ho amato la caparbietà, il sentimento, l'amore incondizionato che gli ha regalato in ogni momento della loro vita. Da ragazzini come da adulti. 
Per Matej ho provato un amore incondizionato, una sorta di colpo di fulmine, quando era ancora un bambino incontaminato. Poi, col passare degli anni, a vederlo indurito dalle circostanze e dalla vita, mi sono allontana da lui e dal suo modo di vivere. Non ho riconosciuto, esattamente come Gaia, il Matej che avevo amato nell'uomo che è oggi. È vero: la vita ci cambia e a volte per sopravvivere dobbiamo adeguarci, cambiarci, spesso lasciar andare per sempre una parte di noi - a volte la più bella. È l'unico modo per farcela, per rialzarsi e non soccombere. Ma Matej ha perso se stesso, la sua anima, il suo cuore. È una macchina da guerra, un uomo inflessibile. 
Avevamo sofferto entrambi, portavamo entrambi le cicatrici di Sarajevo. Lui addosso. Io nel cuore. 

Dovrà ritrovare il suo cuore, quel cuore malandato che così tanti anni fa ha regalato alla sua Oblak, quella graziosa e bellissima ballerina dai capelli biondi che sapeva incantarlo quando volteggiava come una nuvola nel suo tutù rosa. 
In Oblak c'è una Alice Winchester mai vista. Ci sono coraggio e intraprendenza, forse voglia di cambiare, di mettersi a nudo per la prima volta davvero. Un progetto tutto nuovo, lontano da ciò che l'autrice ha scritto e raccontato finora. Un progetto ambizioso e, a mio parere, ben riuscito. 
Se l'obiettivo era quello di raccontare un amore pieno di ostacoli, di quelli che è meglio lasciar perdere piuttosto che insistere ma che trova comunque il modo di esistere e sopravvivere, allora Alice ha fatto un ottimo lavoro. Se l'obiettivo era quello di raccontarci come la guerra e il dolore possono cambiare le persone fin da dentro, far morire per sempre un pezzo di loro e piegarle, allora sì, Alice ci è riuscita. 
Con un continuo alternarsi di presente e passato, tra una Firenze negli anni 2000 e una Sarajevo negli anni '90, la storia di Matej e Gaia si snoda in maniera forte e dolorosa. Sembra non esserci nulla di romantico, se non i ricordi di quei bambini sorridenti di sette anni. Sembrano esserci solo sangue, pericolo, cicatrici. Solo i segni di ciò che di brutto è stato. E invece c'è qualcosa sotto al cuore, nascosto nella parte più buia e bassa. C'è l'amore, quello di un tempo. Se resiste per una vita allora è proprio amore, no? Se lotta per tornare a galla è proprio amore, no? 
La passione è il caposaldo dell'intera storia. È parte di Gaia e di Matej. È quella che Gaia prova per il suo Matej ma anche per l'uomo feroce che è oggi. È quella che Matej non ha mai smesso di provare per la sua Oblak, ma che prova anche nelle sue giornate quando è costretto ad ammazzare uomini a mani nude e ad avere a che fare con il diavolo in persona. 
La risalita dall'inferno è piena di ostacoli e di ricadute. È necessario aggrapparsi con tutte le proprie forze, volerlo intensamente. E Matej, quel Matej, scopre di volerlo unicamente per la sua Oblak.
Ho sostituito la luce che mi mancava con l'odio. L'odio brillava come quella luce ma non si avvicinava nemmeno lontanamente ad eguagliarla. Eppure me lo sono fatto bastare. L'ho nutrito e fatto crescere. Ora è parte di me. E pensavo fosse sufficiente. Davvero. Ne ero convinto. Ma poi sei tornata e hai portato di nuovo quella luce, Oblak. 

Non c'è niente di scontato, niente che fili liscio, in questo romanzo c'è un crescendo dal punto di vista contenutistico e da quello emotivo che vi terrà incollati alle pagine dall'inizio alla fine. Il racconto di questi due ragazzi e della loro vita vi lascerà addosso un po' del nero che permea le pagine, un po' delle loro cicatrici. Sarà inevitabile. 
Una storia d'amore, di odio, di guerra, di rinascita. Una storia buia, coinvolgente, piena di nodi e difficoltà. Una storia fatta di ricordi del passato che donano un respiro. Una storia per chi crede che l'amore non muore mai, neanche sotto il peso schiacciante delle bombe. 






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