LA MERCANTE DI RICORDI, SARA PURPURA & SIMONA LIUBICICH. Recensione in anteprima.


Titolo: La mercante di ricordi
Autore: Sara Purpura & Simona Liubicich
Editore: Self publishing
Pubblicazione: 13 dicembre 2018
Genere: Contemporary romance
Prezzo: € 0,99 ebook



Edimburgo. Scozia. 
Kenna e Aidan sono una coppia felicemente sposata. Col tempo, però, l’ambizione personale di entrambi cambia quel mondo così apparentemente perfetto. La morte del figlio Ian distrugge tutto ciò che avevano creato e quello che li aveva uniti un tempo si trasforma in odio, fino all’inevitabile separazione. Ognuno fa i conti a proprio modo con il lutto e intanto trascorrono tre lunghi anni nei quali ogni giorno il dolore della perdita si rinnova. Eppure, il ricordo di ciò che li ha uniti è ancora lì, vivo come sono ancora vivi Aidan e Kenna. 
Grazie al piccolo banco di legno che vende gli aeroplani tanto amati dal loro bambino, la magia del Natale potrebbe essere la porta che dovranno aprire insieme per ritrovarsi, soprattutto per perdonarsi.

La mercante di ricordi è la storia straziante di un sentimento che ha innumerevoli sfaccettature tra cui quella devastante della perdita e quella salvifica del perdono.
Una storia vera come può essere il dolore.

Una storia vera come può essere l'amore.

L'illusione di una vita di coppia e familiare felice. Poi la tragedia inaspettata, il cuore spezzato, l'anima persa per sempre. Come può una coppia sopravvivere alla morte di un figlio di dieci anni? Dove si trova la forza di andare avanti di fronte a un evento di questa portata? 
Kenna e Aidan non lo sanno. Non ce l'hanno fatta; il loro amore non è bastato a rimettere insieme i pezzi e ad andare avanti. È stato più facile perdersi, allontanarsi, mettere in pausa ciò che avevano costruito insieme. 
Ognuno ha reagito al dolore come poteva: Kenna è rimasta nella casa piena di ricordi felici, tra vecchie foto e ninnoli appartenuti al suo bambino, Aidan ha deciso di raggiungere Aleppo e di lavorare come medico volontario. Vede tutti i giorni soldati morire, li apre, li ricuce, a volte vede i loro cuori smettere di battere. Vive al limite, costantemente in pericolo, e ogni giorno spera che sia il suo ultimo sulla terra. 
Ritrovarsi a Edimburgo, in prossimità del Natale, e dopo tre lunghi anni di agonia e silenzi, riaprirà ogni ferita: quelle del passato, del cuore e dell'anima. Sarà come subire una seconda perdita, sarà come rimettersi in gioco, trovare finalmente il coraggio di affrontare il lutto che la vita ha riservato loro. 
Riuscirà l'amore che hanno provato un tempo a dargli la forza di cui necessitano per ricominciare? Riusciranno a lasciarsi alle spalle i ricordi negativi e a tornare a essere una famiglia?
La mercante di ricordi è un romanzo bellissimo, struggente e intenso che affronta un tema molto delicato. Il lutto è, di per sé, un evento difficile da accettare e da superare, quando poi si parla di un bambino di appena dieci anni il tutto diventa semplicemente inaccettabile. 
Aidan e Kenna sono stati una coppia come tante altre, lui medico e lei infermiera. Hanno costruito la loro famiglia su basi solide, l'arrivo di Ian è stato la ciliegina sulla torta. Si sentivano appagati, sereni, non gli mancava niente. Si dedicavano al lavoro più di quanto fosse giusto fare, ma le cose funzionavano. Un giorno, però, Aidan ha dimenticato di avvertire Kenna e la baby sitter, e non si è presentato all'uscita di scuola. Ian è stato investito da un autobus. Il sogno si è spezzato, come un vaso di cristallo che scappa dalle mani e finisce in mille pezzi. Pezzi piccolissimi, affilati, che rimettere insieme per ricomporre il vaso è impossibile. 
Rivederlo era stato uno shock e forse l'amore fa sempre questo effetto: toglie il respiro, fa correre più veloce il sangue nel corpo, fin dentro le orecchie, dove lo senti pulsare. Forse è questo che l'amore riesce a fare: si fa beffe del tempo, lo riporta indietro. 
In ogni pagina e in ogni capitolo c'è il dolore vibrante misto al senso di colpa per il lutto. C'è l'amore di un genitore per un figlio: puro, immenso, eterno. Capace di abbattere ogni barriera, di combattere il tempo e la distanza. C'è l'amarezza per ciò che si è perso per sempre: il bambino che è andato via, l'uomo/la donna con cui si voleva passare il resto della vita. Ci sono la perdita, il vuoto, l'angoscia. Il tutto ben dosato. 
Le emozioni negative non dominano sul romanzo, non lo rendono scarno di eventi, anzi. Il racconto segue una sua linea, i giorni passano e si susseguono, Kenna e Aidan vivono un cambiamento quasi impercettibile che li avvicina sempre più. Qualcosa inizia a cambiare e loro neanche se ne rendono conto, troppo presi a rivangare il passato e quello è stato. 
Avrei potuto stringerlo fra le braccia, una notte di quelle che il dolore ci dilaniava, per tenerci in piedi. Avrei potuto restare innamorata di lui, invece avevo solo permesso al mio dolore di tagliuzzarci in mille pezzi grondanti di sangue e colpe. Ma l'amore somiglia a una tempesta e al suo passaggio può distruggere tutto. Tuttavia, su ogni maceria si può ricostruire... 
Raccontare l'atmosfera che si respira durante la lettura de La mercante di ricordi è difficile, qualsiasi parola sminuirebbe il dolore e l'amore che Sara Purpura e Simona Liubicich sono state capaci di mettere su carta. Un lavoro magistrale, una rarità. Un lavoro che solo chi ha una grande dimestichezza e un grandissimo talento poteva fare. 
Certi dolori, anche se condivisi, presto restano attaccati solo a chi li ha concepiti, come figli mai nati in una gravidanza perpetua, crescono dentro di noi. Gli altri, il resto del mondo, ti restano accanto solo per poco e poi cominciano a compatirti, e giudicarti. Il dolore è solitario. Ognuno vive, sopravvive o soccombe al proprio. Nel dolore non esiste compagnia: è un cammino al buio, senza mani tese ad aiutarti. E anche se queste ultime sono là e tavolta le afferri, finisci comunque per lasciarle andare e procedere da solo.
Conosco Sara Purpura dalla pubblicazione dei suoi primi scritti in versione self, ho amato ogni parte in cui si è calata, ogni emozione che ha scelto di regalare a noi lettori e sapevo che anche stavolta non mi avrebbe delusa. Conoscerla in questa nuova veste, insieme a Simona Liubicich, autrice che non avevo ancora avuto il piacere di leggere, è stata l'ennesima conferma. 
È un periodo di letture tristi e particolarmente impegnative per me. Avevo paura di aggiungere altro dolore al carico, quasi temevo di essere satura. Invece ho accolto Aidan e Kenna sotto la mia ala protettiva. Mi hanno dimostrato che dolore e amore sono due facce della stessa medaglia e che non si ha mai abbastanza dell'uno come dell'altro. Mi hanno toccato il cuore con la delicatezza di una piuma e la devastazione di un tornado. Si sono presi a forza un piccolo pezzo di me, hanno deciso di entrarmi dentro e di restarci. 
È sempre bello finire vittima di storie come queste, è bello essere consapevoli della traccia che un libro può lasciare in noi, ed è altrettanto bello sapere che a quattro passi da noi ci sono menti, cuori e mani capaci di dare loro vita. 
Per questo, e per tutto ciò che mi hanno regalato, grazie Sara e Simona. 



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