NON LASCIARMI MAI ANDARE, KATY REGNERY. Recensione.


Titolo: Non lasciarmi mai andare
Autore: Katy Regnery
Serie: A modern fairytale #2
Editore: Quixote Edizioni
Pubblicazione: 21 novembre 2018
Genere: Contemporary romance
Prezzo: € 4,99 ebook

“Le loro scene d’amore sono passionali, squisite e intense, e loro sono legati l’uno all’altra in un modo che salta fuori dalla pagina, catturando il lettore con il loro legame.” – RT Book Reviews
Dall’autrice best seller del New York Times, Katy Regnery, una storia di rimpianto, tradimento, rapimento, perdita, pazzia, abuso, passione e amore.


In questa rivisitazione moderna di Hansel e Gretel, Griselda e Holden, tredicenni in affido, scappano dal loro rapitore dopo tre anni di prigionia brutale, e provano ad attraversare il fiume Shenandoah a piedi. Purtroppo, lei riesce a mettersi in salvo, mentre lui viene lasciato indietro. Dieci anni dopo, il fidanzato di Griselda la trascina in un fight club e il suo mondo viene capovolto quando vede Holden salire sul ring. Sebbene la connessione tra di loro sia potente, i due sono separati da un amaro rimpianto, una rabbia sepolta e da un groviglio di ferite fisiche ed emotive, tanto pericolosi quanto le acque dello Shenandoah.
Non lasciarmi mai andare è una storia di paura e speranza, sconfitta e sopravvivenza, e su due persone distrutte nel profondo, che scoprono che l’amore è l’unico sentimento che li può rendere di nuovo completi.




Amare qualcuno faceva male, amare qualcuno portava a un cuore spezzato. 
Griselda e Holden hanno un passato difficile alle spalle, fatto di continui trasferimenti da una famiglia affidataria all'altra. Sono stati trascurati, abbandonati, oltraggiati in più e più modi. Non hanno mai avuto una famiglia che si occupasse di loro e che li aiutasse a crescere, non hanno mai avuto un punto di riferimento. Si sono fatti forza a vicenda, appena arrivati nella nuova famiglia. E sono stati uniti anche quando Griselda si è lasciata ingannare da uno sconosciuto per strada, mentre lei e Holden giravano per comprare il pranzo per i loro genitori affidatari, e sono stati rapiti. 
Caleb West è stato l'aguzzino che ha rovinato la loro infanzia e adolescenza, l'uomo che ha strappato ogni sogno dal cuore di una ragazzina dai capelli biondi e di un ragazzino affetto da balbuzie. Li ha rinchiusi nella sua cantina, perché nel fratellastro e nella sorellastra che Griselda e Holden rappresentavano l'uno per l'altra, Caleb vedeva il male. Nella sua mente malata Griselda è sempre stata una provocatrice, un'Eva peccatrice che aveva come unico scopo di vita sedurre il suo fratellastro. 
Li ha picchiati, sottoposti a ogni genere di tortura psicologica e fisica, finché un giorno i due non sono riusciti a scappare. I ricordi di quel giorno resteranno sempre nella loro mente, nitidi come se fosse ieri. Hanno provato ad attraversare il fiume Shenandoah a piedi nudi, graffiandosi e procurandosi ferite a vita. E proprio nel bel mezzo della fuga, sono stati raggiunti dall'aguzzino, dal loro incubo più grande. Griselda è riuscita a scappare ma ha perso per sempre il suo Holden, la sua metà, il ragazzo capace di darle conforto, amore e protezione. Ha perso per sempre una parte di lei. 
Anche Holden, dal suo canto, quel giorno si è convinto di aver perso la sua principessa. Caleb gli ha fatto credere di averla ammazzata brutalmente. 
Per i due ragazzi ricominciare a vivere senza l'altro sarà dura, così difficile da sembrare impossibile. Eppure ce la faranno, come si impara a convivere senza un arto. Con le lacrime, con il cuore spezzato, con il dolore che attanaglia e toglie il respiro, con ricadute.
Dieci anni dopo le loro strade si rincontrano in maniera del tutto inaspettata. Griselda scoprirà che il suo Holden è sopravvissuto, che può smettere di sentirsi in colpa per averlo abbandonato e aver proseguito nella fuga; Holden scoprirà che la sua G ce l'ha fatta, che ancora una volta Caleb si è preso gioco di lui mentendogli. 
Sarà come una boccata d'aria pura dopo interminabili secondi/minuti di asfissia. Sarà un miracolo che si compie, un balsamo per ogni ferita che entrambi portano sul corpo e nell'anima. 
Sono bastate poche pagine, le prime, di Non lasciarmi mai andare per avere il quadro chiaro. Avrei sofferto, avrei pianto, mi sarei irrimediabilmente innamorata. Mi sarei straziata per avere un lieto fine, avrei dovuto attraversare fiumi, scalare montagne, percorrere salite ripide. E ci avevo visto lungo, ragazze, perché è andata proprio così. 
La prima grande emozione è stata leggere di Griselda e Holden bambini, così teneri, così insicuri, così spezzati. Così destinati a non avere un futuro. Avrei voluto raccogliere ogni loro lacrima e asciugarla, avrei voluto abbracciarli e infondergli speranza. In quell'esatto momento ho capito che avrebbero preso un pezzo del mio cuore e l'avrebbero fatto loro. 
La seconda grande emozione è stata impazienza. L'ho provata quando ho capito che si sarebbero rincontrati, che l'uomo sul ring, pieno di muscoli, cicatrici e tatuaggi, era il piccolo e insicuro Holden. La vita l'aveva forgiato, cambiato, reso forte. I due fratelli erano a tanto così dall'incontrarsi di nuovo, le loro speranze stavano per concretizzarsi, proprio quando nessuno dei due ci credeva più. 
E poi... è stato un susseguirsi di emozioni nuove, forti, che non provavo da tanto tempo. Vederli riavvicinarsi è stato unico, un viaggio fatto di domande e incertezze. Insieme a loro anch'io mi chiedevo come avrebbero fatto, se gli anni passati li avevano cambiati così tanto da rendere difficile il ricongiungimento o se il legame forte che hanno sempre sentito sarebbe bastato. 
Esiste un tipo di dolore nella vita che, quando lo sperimenti, sei scioccato fino nel midollo che non ti uccida. Sembra che debba ucciderti, come se il tuo cuore dovesse smettere di battere e i tuoi polmoni dovessero smettere di respirare e i tuoi occhi dovessero smettere di vedere. Tutto dovrebbe solo... cessare. Con un dolore così profondo e un rimpianto così insondabile, dovrebbe essere impossibile per il tuo corpo rimanere in vita. 
Timore, ansia, palpitazioni. Le loro e le mie. 
Chi ha letto il primo volume della serie A modern fairytale, Il veterano, la rivisitazione della fiaba La bella e la bestia, non sa minimamente a cosa andrà incontro. Quello era stato un bel romanzo, sì, ma non paragonabile a Non lasciarmi mai andare. Lo strazio, la sofferenza e la devastazione che troverete qui, tra le pagine della storia di Griselda e Holden l'avete trovato in pochi libri prima. 
Questa è una storia pesante, con un carico psicologico non indifferente. Katy Regnery ha voluto sperimentare, osare, rischiare. E direi che l'ha fatto alla grande, lasciandomi a bocca aperta e col cuore spaccato in due. 
Un romanzo lungo, fatto di tantissime pagine e tantissime emozioni che vi prosciugheranno fino all'ultimo. Un romanzo che ci fa porre una domanda: quanta sofferenza ci tocca provare prima che la vita decida di dire basta? Quanta sofferenza può sopportare un uomo prima di spezzarsi per sempre? 
Non lasciami mai andare è l'amore puro e incontaminato di due bambini, l'amore che resiste al tempo e alle distanze, il fiore che sboccia nel cemento, il raggio di sole dopo la tempesta. È rinnamorarsi, o probabilmente non aver mai smesso di farlo, della stessa persona per la seconda volta, con la stessa intensità e la stessa passione. 
Di Holden vi innamorerete quando lo vedrete bambino, in una nuova famiglia affidataria. Vi innamorerete delle sue difficoltà del linguaggio, della sua tenerezza, del suo animo puro che nel tempo è rimasto invariato. Se con Griselda è stato a volte un po' più difficile, perché più concreta e meno sognatrice, con Holden sarà un colpo di fulmine che durerà tutto il romanzo. Niente può allontanarlo dalla sua G ora che l'ha ritrovata: sarà disposto a fare qualunque cosa, a passare su chiunque. 
H + G. Perché era scritto da anni, perché l'hanno sognato, perché ci hanno creduto. Perché la vita dopo aver tolto tanto, a volte dà. Una favola meravigliosa, che devasta e lascia dietro di sé fazzoletti e tristezza. 






A MODERN FAIRYTALE SERIES 
#1, Il veterano (recensione)
#2, Non lasciarmi mai andare


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