BIRTHDAY GIRL, PENELOPE DOUGLAS. Recensione in anteprima.


Titolo: Birthday girl
Autore: Penelope Douglas
Editore: Newton Compton Editori
Pubblicazione: 11 ottobre 2018
Genere: Contemporary romance
Prezzo: € 5,99 ebook

Cosa succede quando una ragazza si innamora dell’ultimo uomo al mondo che dovrebbe mai desiderare?

Jordan non aveva un posto dove andare, quando Pike l’ha accolta in casa. Pike è stato sempre gentile e premuroso. Per la prima volta dopo tanto tempo, lei si è sentita al sicuro. Jordan sa bene che lui, anche se non lo dice, vuole proteggerla. Lo vede nei suoi occhi la mattina, a colazione. E quando lui rientra, la sera, Jordan sente il cuore battere più forte. Ma sa che deve smetterla di pensare a lui. Perché Pike è libero, ma lei è impegnata.
Pike ha accolto Jordan in casa, cercando di rendersi utile. Ma non poteva immaginare che le cose sarebbero diventate così complicate. Pensa continuamente a lei e ogni volta che si incrociano in corridoio rimane senza fiato. Ma non può avvicinarsi, dovrebbe togliersi quel pensiero dalla testa. Eppure più passa il tempo e più Jordan diventa parte di lui. Una parte che non sarà mai libero di amare. Non perché ha solo diciannove anni. Ma perché è la ragazza di suo figlio.



Una ragazza e un uomo. Una diciottenne e un trentottenne. Un’innamorata e il padre del suo ragazzo. Una relazione improbabile, proibita e scottante. Una relazione che, almeno in apparenza, fa acqua da tutte le parti. 
Jordan ha imparato a prendersi cura di sé da sola. Già in tenera età è stata costretta a crescere senza la guida dei genitori. Suo padre si è risposato e continua a vivere in una roulotte scassata in un quartiere discutibile con la sua nuova moglie che detesta Jordan. Sua sorella, Cam, fa la spogliarellista per alzare su più soldi possibili che gli consentano di mantenere il suo bambino. 
Si fa in quattro per mantenersi, per pagare le bollette, l’affitto e riuscire anche a studiare. La situazione però si complica quando, per colpa del suo ragazzo, Cole, perde tutto. 
Le spese diventano insostenibili, pagare tutto da sola è impossibile e Cole non fa niente per rimboccarsi le maniche e saldare i debiti. Entrambi si ritrovano costretti a chiedere alloggio al padre di Cole, Pike. 
Il rapporto tra i due è complesso: il ragazzo ha sempre creduto alla versione di sua madre. I suoi genitori si sono lasciati praticamente subito dopo aver saputo della gravidanza (indesiderata). Erano troppo giovani, troppo immaturi e troppo incompatibili per durare. Cole non sarebbe dovuto nascere, ma di fatto Pike si è assunto ogni responsabilità ed è un uomo molto diverso da quello che la sua ex fidanzatina del liceo descrive. 
Oggi Pike ha trentotto anni, una bella casa, un lavoro che gli permette di mantenersi e, più di tutto, vuole riacquistare la fiducia di suo figlio. Accetta di ospitarli, si prende cura di loro e fa di tutto per dimostrare a Cole che gli vuole bene. 
Un Cole sempre più assente e fuori dagli schemi inizia ad allontanarsi da Jordan. Non c’è mai, è sempre fuori con gli amici, e Jordan e Pike si ritrovano a passare sempre più tempo insieme. Una cena, una chiacchierata a colazione, una confidenza scambiata tra un tè e un pasto. 
Nasce una sintonia, un’alchimia che ha qualcosa di magico. Perché Jordan non si è mai sentita così con nessuno prima di Pike, e perché Pike è attratto da lei come una falena è attratta dalla luce. 
Sanno che stanno giocando col fuoco e che le probabilità di restare bruciati sono altissime eppure non riescono a sottrarsi. 
Lei è diventata importante. Per la prima volta da tanto tempo mi trovo davvero bene a parlare con una persona. Ho cominciato ad abbassare la guardia. Averla attorno mi fa stare bene. 
Inaspettato. Birthday girl per me è stato un romanzo inaspettato, un’occasione che ho voluto dare alla Douglas pensando di farle una gentile concessione. Non è una delle mie autrici preferite e chi mi segue da tempo lo sa. Nonostante sia amatissima e seguitissima, nel mio cuore non ha mai saputo fare breccia. Sono però un’amante dei forbidden romance, hanno sempre un certo ascendente su di me e sulla mia anima inguaribilmente romantica. Questa trama mi ha tentata sin dalla prima occhiata e non ho potuto fare a meno di provare. 
Dopo pochi capitoli ero già vittima di Pike e del suo fascino, in perfetta sintonia con Jordan, tanto da sentirmi legata a lei a un livello profondo. Oserei parlare di empatia. 
Abbiamo bisogno che qualcuno ci spezzi il cuore - almeno una volta - più di quanto abbiamo bisogno di cibo per sopravvivere. E la prima volta è sempre la peggiore. Non fará mai più così male.
Una Penelope Douglas più matura e consapevole, due personaggi dalla caratterizzazione forte e dettagliata, una storia ricca di punti forti e ben riuscita. Lo stile è scorrevole e posato. L’autrice non ha bisogno di giocare puntando tutto sull’aspetto torbido e proibito della relazione tra Jordan e Pike. Tutt’altro. Ci cuoce a fuoco lento, ben consapevole di poterci portare esattamente dove vuole. Ci accompagna, ci tiene stretti per mano e ci fa addentrare sempre più nelle loro vite, per comprendere meglio cosa li lega, per capire perché Jordan finisce per innamorarsi del padre del suo ragazzo, e perché Pike finisce per perdere la testa per la fidanzatina di suo figlio. 
Non c’è solo sesso, non c’è solo la passione che scoppia violenta. C’è un capirsi, un desiderarsi e un intrigarsi che va molto oltre. È una sintonia mentale, un’affinità speciale. 
Il tempo ti passa davanti come un proiettile e la paura ti offre le scuse che cerchi per non fare quello che sai che dovresti fare. Non dubitare di te stessa, non mettere in dubbio le decisioni che hai preso, non lasciarti bloccare dal timore, non essere pigra e non basare le tue decisioni sulle aspettative e la volontà degli altri. Prenditi quello che vuoi e basta.
Jordan è una ragazza forte, che va avanti sfoggiando con il mondo intero una corazza inattaccabile e impenetrabile. Ogni dolore, ogni delusione sembra fortificarla sempre di più e darle un motivo in più per rimboccarsi le maniche e andare avanti. Quando chiunque al suo posto si sarebbe buttato giù e autocommiserato, lei ha combattuto fino alla fine, senza mai perdere la speranza e la forza di volontà. Dentro, però, è un’altra storia. Un’altra Jordan. 
La Jordan che la Douglas ci dà il privilegio di conoscere è un’altra donna. È una giovane donna piena di insicurezze e di mancanze. Una ragazza bisognosa di affetto e di attenzioni, quelle che le sono sempre mancate. Una ragazza alla ricerca di una guida, di una figura che le faccia sentire che qualsiasi cosa accada può contare su qualcun altro oltre se stessa. Qualcuno che le faccia credere che quando cadrà, gli offrirà una mano per farla rialzare. 
Una ragazza senza speranze che continua a sperare. 
Pike è un personaggio altrettanto forte e riuscito. Mi sono innamorata dell’uomo maturo, l’uomo con la U maiuscola che è. Una roccia, un sostegno valido e sempre presente per suo figlio come per Jordan. Un uomo su cui poter sempre contare. La mano di cui Jordan aveva bisogno. 
Ho amato il padre pieno di sensi di colpa che vuole recuperare il rapporto con suo figlio, il padre vittima delle angherie di una donna assetata di soldi e potere che tenta di dimostrare a suo figlio, carne della sua carne, sangue del sangue, quanto lo ami e quanto è disposto a sacrificarsi per lui e per la sua felicità. Al tempo stesso ho amato il ragazzo padre che è stato, ingenuo e confuso, e l’uomo single che è oggi. Uno con la testa sulle spalle, che sa che il suo tempo è finito, che non può più concedersi il lusso di commettere errori, con Cole e con la vita. 
Questa è la sua seconda opportunità, di quelle che non capitano a tutti, ed è suo obiettivo non sprecarla. 
Jordan è l’inatteso, l’inaspettato che travolge ogni suo piano. È la tentazione più bella e forte con cui abbia mai avuto a che fare. 
Ho amato i loro timidi approcci, il loro procedere per tentativi ed errori, con un bagaglio di colpe, rimorsi, rimpianti, bisogni e insicurezze. Ho amato il loro riconoscersi.
Nella vita capita una sola volta di incontrare l’anima gemella, di questo sono fermamente convinta. E quando la incontriamo non possiamo passare oltre e continuare a guardare avanti. Un solo sguardo ci ha cambiato per sempre la vita, che siamo disposti ad ammetterlo o meno. 
A Jordan e Pike succede la stessa cosa. Si riconoscono come anime gemelle, lottano con tutte le loro forze contro questo dato di fatto e si ritrovano, alla fine, per forza di cose, a dover soccombere. Perché l’amore è una forza devastante, è un tornado che colpisce con una forza inaudita e spazza via tutto ciò che incontra nella sua folle corsa. Perché l’amore è irrazionale, è smodato, a volte insensato. Sbagliato o proibito che sia non ci è concesso di fare un passo indietro. È lui a dettare regole. 
Birthday girl è un romanzo emotivamente intenso, per me una sorpresa bellissima. È un amore folle, come quello dei protagonisti, che mi è arrivato in maniera disarmante facendomi pensare a quanto tempo è passato dall’ultima volta che un libro mi ha coinvolta così tanto da togliermi il sonno e farmi desiderare di passare la giornata sotto le coperte con il mio Kindle. 
Consigliato, perché l’amore e le emozioni sono bellissime anche solo da leggere e perché la Douglas per la primissima volta è riuscita a rubarmi il cuore e probabilmente le sarò grata per sempre per aver scritto una storia d’amore così bella e pura con due personaggi capaci di farsi amare con una semplicità disarmante. 
Un libro che non va raccontato. Un libro che va vissuto emozione dopo emozione, brivido dopo brivido. 





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