LADRO DI ORIGAMI, SARA PURPURA. Recensione.


Titolo: Ladro di origami
Autore: Sara Purpura
Editore: Mondadori
Pubblicazione: 12 marzo 2024
Genere: Contemporary romance
Prezzo: € 9,99 ebook; € 19,00 cartaceo

Sono passati due anni da quando la vita di Sofia è stata stravolta dall'orrore. Quella notte tutto è andato in pezzi, come una casa dopo il passaggio di un uragano. Ora, però, per lei è arrivato il momento di smettere di avere paura. È il suo giorno zero. Sofia sta tornando a casa, nella sua Palermo, il posto a cui appartiene, nonostante tutto. Farlo è necessario, perché è stanca di girare in tondo senza direzione, prigioniera del passato. L'unico modo per superare ciò che le è accaduto è affrontarlo una volta per tutte. Anche se è difficile e fa male. Anche se ogni volta che ci pensa si sente sprofondare in un baratro di inquietudini e incertezze. Tornare, infatti, significa anche sfidare il suo quartiere, un buco nero che ingoia le anime di chi lo abita, e riallacciare i rapporti con una famiglia che l'ha allontanata senza comprendere il suo dolore. E soprattutto rivedere Marco, il suo primo disperato amore, colui che si era preso ogni suo pensiero e sogno a occhi aperti, e che riusciva a scatenare in lei sentimenti talmente feroci da farle tremare l'anima.Tuttavia, quello che trova Sofia è una realtà profondamente cambiata e delle persone che fatica a riconoscere. Lo stesso Marco, che pure resta l'unico capace di farla sentire viva, non è più il ragazzo che si è lasciata alle spalle alla sua partenza.
Arrabbiata e delusa, Sofia ha due possibilità. Potrebbe andarsene, e tentare così di ricominciare altrove, lontano da chi l'ha ferita, tra le braccia di un altro. Oppure restare, e combattere per avere indietro ciò che le è stato rubato. Compreso Marco. Perché, anche se le ha spezzato il cuore, lui resta sempre fuori da ogni equazione, ed è l'unico con il quale potrebbe generare quel fuoco ardente che non procura dolore, ma lenisce ferite e allevia ogni angoscia. E che le restituirebbe finalmente la vita.

Scappiamo dai problemi, indossiamo scudi per proteggerci, innalziamo muri come barriere. È nella natura umana. È primordiale, istintivo. È ciò che ha fatto Sofia quando il mondo intero le è crollato addosso. 
Una notte le è stata rubata l'innocenza e con essa anche la famiglia, gli amici, le certezze. Ha perso tutto, non le resta più nulla. Così scappa, più lontano che può nella speranza di riuscire in qualche modo a ricominciare. 
Sono passate settimane, mesi, anni. E a volte sembra non essere cambiato nulla perché se non fai i conti con il dolore, quello non smetterà mai di bussare alla tua porta. Continuerà a svegliarti ogni notte, a infestare i tuoi sogni, a toglierti l'aria quando ne hai più bisogno, a riportarti ogni volta all'esatto punto di partenza, dandoti l'impressione di non aver fatto nemmeno un passo. 
Così decide di tornare nella sua terra, lì dove è nata, cresciuta e poi morta. Lì dove è rimasto il suo cuore, insieme a un mucchio di ricordi sparsi negli occhi delle persone che ha amato e che ha dovuto relegare a un angolino nascosto della memoria. 
Palermo sembra la stessa ma cambiata. Ogni cosa sembra la stessa ma cambiata, agli occhi di Sofia. Nessuno le chiede scusa, nessuno le chiede perdono per ciò che le è stato tolto e per come è andata dopo. Ma Sofia non è più quella di un tempo, anche se a volte nemmeno se ne rende conto. 
Marco è il ragazzo con cui è cresciuta, il suo primo, unico grande amore. Nemmeno lui al tempo ha saputo capirla. È scappata anche da lui, ma tornare le aprirà gli occhi su una grande verità: non ha mai smesso di essere innamorata di lui. 
Nel frattempo la vita di Marco è andata avanti a Palermo. Adesso c'è una donna che vive con lui e un bambino di cui ha promesso di prendersi cura. La sua vita è più complicata di quando era un ragazzo, ma non ha smesso di guardare le spalle ad Andrea, il fratello di Sofia. 
Torneranno a essere il trio che erano: Andrea, Marco e Sofia. 
Saranno pronti a lasciarsi il passato alle spalle? Saranno pronti a chiudere i conti con l'uomo che ha spezzato forse per sempre le vite di tutti loro? 
Ladro di origami è una storia amara che chiede al lettore di fare un viaggio. Che lui sia pronto o meno, questo romanzo gli afferra la mano e lo conduce in una periferia piena di degrado, pregiudizio e omertà. Lo fa calare tra i vicoli bui, mostrando lacrime e minacce, vendette e tornaconti. Lo trasporta nel dolore di Sofia, facendogli provare sulla sua pelle quel dolore vivo, capace di spezzare il fiato e segnare la carne. Un dolore lancinante che mi ha portata a versare lacrime durante la lettura, a invocare chissà chi perché le cose andassero in maniera diversa. 
E poi è arrivata la rabbia, mista alla tristezza, a un senso di smarrimento che non mi dava tregua. È ciò che succede ogni volta che mi ritrovo tra le mani un libro di Sara Purpura; non dovrebbe sconvolgermi, ormai, una reazione simile. E invece lo ha fatto. 
A inizio lettura la mia mente era da tutt'altra parte, ero convinta che non sarei riuscita al 100% a entrare nella storia e a godermi ogni emozione, poi è successo. Sono stata letteralmente risucchiata in un buco nero: quello della storia di Sofia e del suo dolore, che poi a un tratto è diventata la storia d'amore di Sofia e Marco. Una storia di riscatto personale, ma anche una storia di seconde possibilità. La storia di una donna che trova la forza di rinascere come una fenice, proprio dalle sue ceneri, lasciate in quelle vie di Palermo dove è nata e cresciuta; la storia di un grande amore che non può sbocciare ma che trova comunque la forza per farlo, contro tutte le avversità. 
La verità è che indossiamo certe armature non solo per necessità ma anche per orgoglio, e per quanto siamo convinti che ci proteggano dal dolore sono pesi che ci portiamo addosso e ci cambiano i passi, lo sguardo e il cuore.
E come se la storia dei protagonisti non fosse abbastanza ricca, a intrecciarsi al loro cammino c'è quello dei personaggi secondari che fanno non solo da sfondo ma hanno una storia personale altrettanto complicata e dolorosa. Più andrete a fondo, più raccoglierete dettagli e più capirete quanto il loro vissuto sociale sia pieno di crepe e debolezze. Sembra tutto perso intorno a loro, il destino sembra aver già giocato tutte le sue carte. La speranza è una fiammella così debole che in pochi, veramente pochi, riescono ancora a scorgerla. 
Fa male pensare a questi ragazzi, fa male pensare al loro presente ma soprattutto al loro futuro. Sembra non esserci nulla di buono all'orizzonte, sembra essere già tutto finito prima ancora di iniziare. Marco e Sofia, però, ce la fanno. Ripartono, ricominciano, si danno un'occasione e si lasciano alle spalle tutto ciò che di brutto ha provato a segnargli la vita. Non è facile, a volte anche sognare costa troppo quando sei cresciuto in un sistema simile. 
Cara Sara, stavolta hai puntato dritto al cuore, senza nessuno sconto. Mi hai ferita, mi hai fatto del male. Hai lasciato segni, hai rigato il viso di lacrime, mi hai lasciato sulla pelle dolore e delusione. Tenerezza e rabbia. Per queste vite spezzate, per i genitori che avrebbero dovuto proteggere i figli, per i familiari che avrebbero dovuto essere sempre rifugio e mai prigione, per i giovani sogni che nessuno di loro si è potuto concedere il lusso di avere. 
Un viaggio meraviglioso, che consiglio a tutte voi di fare. Armatevi di corazza perché c'è da soffrire e da rimetterci il cuore. Vi servirà? No, credo proprio di no. A me non è servito, sono finita trappola delle emozioni, non avevo via di scampo. 
La felicità è in balia di un soffio di vento: labile e incostante, sfuggente come nulla prima d'ora. 
Nell'ultimo periodo ho letto pochissimo, e di libri come questo non se ne trovano. Ladro di origami è una perla, un progetto unico e che merita di volare in alto. Un progetto a cui mi sento di augurare il successo che merita: arrivare al cuore delle persone che leggono romance da tanti anni non è semplice, un'autrice come Sara Purpura riesce a farlo ogni volta con una semplicità disarmante. Se non è talento questo ditemi voi cosa è. 
Un doppio POV che vi cala nelle vite dei protagonisti sin dall'inizio. Una Sofia che splende, nonostante le cicatrici, una forza della natura che si rimette in piedi. Da sola, sì, ma anche grazie all'amore. Perché è questo che fa il vero amore: lenisce ogni ferita e ti insegna a ripartire. Un Marco che vi farà innamorare: protettivo, altruista, bello. Bello fuori quanto dentro. Un protagonista che emana vibrazioni positive, un ragazzo cresciuto troppo in fretta, determinato e coraggioso. Un ragazzo che tra le tante strade ha scelto sempre quella più giusta. Un ragazzo che ha scelto di farsi carico anche delle responsabilità altrui, con due spalle grandi e un cuore ancor più grande. 
Non aspettatevi il classico lieto fine. Per arrivare alla parola epilogo dovrete attraversare l'inferno ed essere disposte a dire addio più volte di quanto vi aspettiate. Ma com'è che si dice? "Per quanta strada ancora c'è da fare, amerai il finale". 
Cinque stelle e tanta palpitazione!


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