LASCERÒ LA LUCE ACCESA, SILVIA ROSSI. Recensione in anteprima di Eleonora.


Titolo: Lascerò la luce accesa
Autore: Silvia Rossi
Editore: Self publishing
Pubblicazione: 19 novembre 2023
Genere: Contemporary romance
Prezzo: € 2,99 ebook

Quando Valeria incontra Matteo, l’uomo che le ruba il cuore, capisce che il sogno più grande della sua vita ha la possibilità di realizzarsi: stringere il corpicino caldo di un bambino tutto loro.
Niente è più importante, perché lei sembra nata per questo. Per accudire, proteggere, amare la sua creatura.
Mentre l’obiettivo tarda ad essere raggiunto e il mondo della coppia si lacera nella ricerca estenuante di un figlio, l’incontro con Elena, la donna del passato di Matteo, scombussolerà maggiormente l’equilibrio già precario della coppia.
È il crollo di tutti i progetti.
Sarà la fine o l’inizio? 
Tre vite costrette a incrociarsi, tre pezzi imperfetti di un unico incastro perfetto: la “Luce”.

Dopo tanti anni torna Silvia Rossi con la pubblicazione del suo nuovo romanzo, una storia che porta con sé il sapore della vita, il profumo dell’amore e un desiderio che non sarà facile da calmare. Capirlo sarà difficile, accettarlo quasi impossibile, ma si sa che l’amore non conosce limiti o colori, non tutto è bianco o nero, ma la cosa certa è che la sua potenza potrà conquistarti o distruggerti. Cosa avrà scelto Silvia per i suoi protagonisti? 
Matteo, Valeria ed Elena. 
Tre personaggi, tre protagonisti, tre vite.
Matteo, un uomo che per non ferire l’amore della ragazza che ha sempre amato ha deciso di lasciarla per rifarsi una nuova vita lontano da quei luoghi che gli ricordavano il loro amore. Un uomo che ha trovato una donna a cui aggrapparsi per un nuovo inizio e con la quale costruire la famiglia che ha sempre desiderato.
Valeria, una donna che darebbe la sua vita per poter dare la vita. Si strugge per un uomo al quale non riesce a dare ciò che lei desidera di più al mondo. Ma amare vuol dire anche soffrire in silenzio, accettare e perdonare senza motivo, senza guardare oltre i propri desideri.
Elena, una donna che ha l’argento vivo dentro la sua anima, che non ha mai smesso di amare il ragazzo che ora è un uomo e che brama di poter avere ancora tra le sue braccia nonostante la vita ha deciso di punirla per un male che non ha commesso.
Tre figure che intrecceranno i fili delle loro vite, che ritroveranno quei tempi passati e mai assopiti dove cercheranno di ritrovare anche loro stessi. Tre persone che metteranno in gioco tutto ciò che hanno di più caro al mondo, anche se ciò dovesse significare di perdere tutto. Cadranno, si feriranno, si abbandoneranno ma si rialzeranno sempre, ad ogni costo, contando sempre su quell’amore che ha dimostrato di avere un’infinità di sfumature, dolci e amare, felici e tristi, dolorose e reali.
Non c’è un amore razionale in grado di giudicare due sposi.
Non c’è un amore razionale in grado di giudicare due amanti. 
Non c’è un amore razionale in grado di giudicare tre vite.
Come si può smettere di rincorrere ciò che non si otterrà mai? Accontentarsi di vivere come ci è concesso di fare, senza scontare ogni giorno il fatto di esistere? 
Perché leggere questo romanzo: perché lo stile narrativo di Silvia è intenso, profondo e ben strutturato. Porta con sé il bisogno di emancipare i suoi personaggi e di farli arrivare dritti al cuore del lettore. Non fa sconti, non regala scorciatoie ma emozioni che frantumano l’anima, senza precauzioni e protezioni, dove i suoi personaggi diventano attori senza conoscerne il copione, in una vita che non conosce trama, ma solo un sogno bisognoso di essere vissuto. L’amore è una costante e la voglia di vivere fa da contorno a tre vite che si ritrovano simili tanto quanto diverse. Da una parte c’è un desiderio che smette di esistere, un bisogno di appartenersi che è scandito da un calendario dove il tempo non è più abbastanza e dove l’amore diventa ragionato. Dall’altra c’è una passione mai assopita dove il tempo ritrova quel passato lasciato in sospeso e che ancora arde per poter tornare a respirare. Un incosciente beatitudine, una felicità strappata, l’ignoranza di un futuro incerto e nebuloso. Ma una costante: la luce che non smette mai di illuminare il cammino della vita. Silvia porta il lettore in un luogo magico, dove il dolore e l’amore sono protagonisti di una storia intima, esasperata e dove si impara ad amare le persone imperfette e sbagliate, ma anche dove si è sicuri di sentirsi amati e accettati. I luoghi descritti sono magici, simboli, tutti, di una passione che non conosce barriere o confini, dove amare è l’espressione di un’unica anima che abita in due corpi.
Dal mio punto di vista: ho capito fin dall’inizio che questa storia si collocava benissimo nella narrativa contemporanea perché le descrizioni, le similitudini ed i giochi grammaticali, hanno esaltato questo testo. La mia avversità della terza persona si è rivelata tale anche in questa lettura perché avrei avuto più empatia con i protagonisti se fossero stati loro, in prima persona, a raccontarsi. È un testo ricco e impegnativo, mi ha regalato molti spunti di discussione e di confronto, che, a mio parere, hanno dimostrato la bravura della scrittrice indipendentemente dal piacere della storia. Non può essere che un vulnerato sentimentale quel Giudice che, spogliato di ogni giudizio, possa giudicare l’amore. Non giudichiamolo mai, viviamolo e basta. Lasciamo sempre una luce accesa dentro di noi perché il bisogno di amare non può essere alimentato dal buio ma solo dal fuoco della vita che scorre dentro ogni essere umano, piccolo o grande che sia.
Buona lettura, 
Eleonora 



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