VERITY, COLLEEN HOOVER. Recensione.


Titolo: Verity
Autore: Colleen Hoover
Editore: Speerling & Kupfer
Pubblicazione: 17 ottobre 2023
Genere: Thriller psicologico
Prezzo: € 9,99 ebook; € 17,90 cartaceo

Lowen Ashleigh è una scrittrice sull'orlo della bancarotta quando riceve l'offerta di lavoro della vita: Jeremy, il marito dell'autrice bestseller Verity Crawford, la vuole assumere perché completi la serie crime di successo della moglie, costretta a letto, in coma, dopo un terribile incidente d'auto.
Lowen accetta e si trasferisce nella casa dei Crawford, pronta a fare ordine tra gli appunti e le bozze di Verity, nella speranza di trovare materiale sufficiente per cominciare a scrivere. Quello che però non si aspetta di scovare, in quell'ufficio disordinato, è un'autobiografia non conclusa che l'autrice ha nascosto, da cui, pagina dopo pagina, emergono agghiaccianti rivelazioni, come il racconto della notte che ha cambiato per sempre le sorti di quella famiglia.
Lowen decide di mantenere Jeremy all'oscuro del manoscritto, sapendo che quello che contiene potrebbe ferirlo. Ma quando i sentimenti per lui cominciano a farsi più forti, si rende conto che le cose potrebbero essere diverse se lui leggesse quelle parole. Dopotutto, non importa quanto Jeremy sia devoto alla moglie, una verità così terribile può solo rendergli impossibile continuare ad amarla...

Benvenuti nel mondo delle illusioni. Benvenuti nel mondo della famiglia Crawford, una villa con il tetto color grigio ardesia che ricorda una nuvolosa tempesta carica di rabbia, una villa enorme, appartata, dal valore di tre milioni. Una villa in cui si nascondono segreti e tragedie di una famiglia che un tempo aspirava alla felicità, e che oggi raccoglie i cocci rotti delle perdite subite. 
Jeremy e Verity si sono sposati, hanno avuto tre bambini, prima le gemelle, Harper e Chastin, poi il piccolo Crew. Verity ha raggiunto la vetta del successo come scrittrice in concomitanza alla nascita delle sue bambine: un carico pesante da gestire, una sola donna e così tante responsabilità. Diventare mamma per la prima volta, di due bambine poi, continuare a rispettare le scadenze della casa editrice, scrivere storie accattivanti, sempre capaci di soddisfare i suoi lettori più affezionati, un marito da soddisfare e una casa. Il loro mondo, però, apparentemente perfetto, ha cominciato a vacillare dopo la morte prima di una delle bambine e poi, dopo soli pochi anni, anche dell'altra. Due morti premature, tragiche, inaspettate. Due morti che hanno scosso nel profondo Jeremy, che amava i suoi figli più di ogni altra cosa al mondo. Anche più della sua adorata moglie. 
L'arrivo di Lowen apre nuovi spiragli. Dopo un incidente stradale che ha ridotto Verity a un vegetale, Jeremy capisce che qualcuno deve continuare le storie iniziate da sua moglie. Ha bisogno di qualcuno di altrettanto bravo che metta per iscritto, nero su bianco, la parola fine alle storie che portano la firma di sua moglie. 
Quando Jeremy incontra Lowen per la ragazza arriva la proposta della vita. Non può rifiutare. Innanzitutto perché ci sono tanti soldi in ballo, tutto ciò di cui ha bisogno per risalire dopo essere stata sfrattata da casa. E poi perché il sogno nel cassetto di Low, in fondo, è sempre stato quello di diventare una scrittrice famosa e acclamata. Il suo nome, accanto a quello di Verity, è l'occasione migliore che potesse capitarle, è il riscatto che bramava da una vita. 
Quello che Low non sa, però, è che tra le mura di quella immensa e buia villa si nascondono segreti e ricordi che finiranno per coinvolgerla in un gioco pericoloso, in una manipolazione fatta ad arte. Quando lo capirà sarà troppo tardi per tirarsene fuori. 
È evidente che quello sia il suo modo di scrivere. Dopotutto, non si scrive di ciò che si conosce? Inizio a pensare che Verity scriva dal punto di vista del cattivo perché è cattiva. E la cattiveria è l'unica cosa che conosce. 
Ho aspettato l'uscita di Verity con trepidazione e senza rifletterci troppo su, senza pensare al genere che non sono solita leggere, mi ci sono tuffata. Credo di aver letto la trama settimane fa, e non ho avuto bisogno di rileggerla prima di prendere il libro tra le mani e iniziare la lettura. Il nome della Hoover faceva da garante. 
Pochi capitoli ed ero già nella storia, immersa, catturata. Una scrittura fluida, accattivante, che consente al lettore di sentirsi parte di un qualcosa di grande, pericoloso e di sospettare di ogni personaggio. Padrona della situazione, dei mille risvolti, dei colpi di scena, la Hoover si muove a meraviglia in un caos fatto di morti, passione, bugie, verità taciute. Scandaglia ogni dettaglio, scava a fondo nella psiche dei suoi personaggi, riempie la testa del lettore di punti interrogativi facendolo dubitare di tutto e del contrario di tutto. 
Sento qualcosa crescere dentro di me, come se le sue parole mi penetrassero nel profondo e si espandessero nel mio petto. 
Forse è proprio questa la cosa che mi è piaciuta di più di questo romanzo: ho dubitato. L'ho fatto in ogni istante, in ogni capitolo - o quasi, di ogni personaggio, di ogni parola, di ogni ipotesi. Pensavo "no, non è possibile", ma poi "forse sì", "e se invece fosse tutto falso?", "e se avesse detto quella frase per un motivo ben preciso?". Cercavo di scrutare tra le righe, di creare una tesi e capire poi se fosse plausibile o meno. Quando mancavano ormai circa 70 pagine alla fine ho capito che nessuna tesi poteva essere più accreditata di un'altra. Tutto poteva essere vero nella stessa misura in cui tutto poteva risultare falso. 
Un thriller psicologico, un genere a cui sono poco avvezza, ma che ha saputo comunque affascinarmi in modo singolare. La Hoover di queste pagine è una Hoover che ho avuto modo di apprezzare più di quella che scrive romance. Incredibilmente maestra del genere, padrona della scena, della sua protagonista e di tutto ciò che le gira intorno: parole, personaggi, situazioni, flashback. Probabilmente era un vincere facile con me, perché appunto novella del genere; compito più difficile invece sarà convincere i lettori affezionati al genere. In ogni caso, fossi in voi, un'occasione gliela darei. Una scrittrice come la Hoover vale sempre la pena. Le ho dato una seconda occasione diverse volte, anche dopo che i suoi primi romance arrivati in Italia non mi hanno rubato il cuore, e sì, alla fine, ne sono rimasta più che contenta. Sono arrivata a innamorarmi delle sue storie, ad apprezzare la profondità e la maturità con cui scrive, a perdermi tra le righe senza sapere come e quando sia successo. 
«L'ho amata. Era mia moglie. Ma a volte avevo la sensazione di non conoscerla per davvero. Vivevamo insieme, ma era come se i nostri mondi non fossero collegati.»
Verity è un libro a cui dedicherete la giusta attenzione, sapete perché? Perché farà di tutto per prendersela in ogni caso. Vi rapirà, vi sedurrà, vi affascinerà sin dalla prima parola. Sarete sempre più dentro la storia, vorrete saperne di più. Vorrete trovare delle risposte ai vostri dubbi. Vorrete sapere qual è la verità. 
Certi capitoli del manoscritto (di cui vi parlerò poco per evitare spoiler di qualsiasi tipo) mi hanno fatta inorridire. Ho avuto bisogno di prendermi del tempo, delle piccole e brevi pause per staccare. Un linguaggio diretto, una narrazione spietata e senza peli sulla lingua, una prima persona che squarcia il cuore del lettore, quello delle mamme forse un po' di più. La cosa più bella è che dopo queste pause mi rituffavo tra le pagine, bisognosa di andare avanti. Una storia che crea assuefazione e dipendenza, una storia al cardiopalma. Quella di una donna, Low, che si ritrova a far parte di una famiglia di cui non conosce i segreti e il passato, quella di un'altra donna, la cui vita sembra essere ormai stroncata, all'apice del successo, che ha visto crollare ogni cosa bella che aveva, quella di un uomo, un marito fedele che non smette di occuparsi di sua moglie e di suo figlio, nonostante tutto. Ma dietro la storia di ogni personaggio c'è l'oscurità, quella che scoprirete e toccherete con mano solo man mano che vi addentrerete nelle pagine. Dove c'è luce inevitabilmente c'è anche buio. Dove c'è tanta luce inevitabilmente c'è anche tanto, tantissimo buio. 
Un romanzo che mi ha lasciato a bocca aperta (e asciutta) per il suo finale. Riconoscere le emozioni provate e raccogliere le parole per scrivere questa recensione non è stato semplicissimo. E posso dirvi davvero poco, perché trovo che approcciarsi a questo romanzo avendo meno informazioni possibili sia la cosa migliore per godere appieno di ogni dettaglio e colpo di scena.
Il pubblico è diviso, a giusta ragione, in due fazioni. Manoscritto & lettera. Non posso dirvi di più. Io sono nel mezzo, in quella fase in cui sento di aver bisogno ancora di tempo per metabolizzare e mettere a suo posto ogni cosa. Ho ancora le idee confuse; troppa, troppa carne a cuocere. Che meraviglia questa Hoover che ti incasina la testa! Quanto è brava un'autrice che riesce a mettere in piedi una storia così complessa dal punto di vista psicologico e lo fa in maniera credibile! Forse, però, confesso che sono più propensa a credere al manoscritto. Continuerò a pensarci su...
Intanto, concludendo, vi dico: leggetelo. Prima di subito! Verity vi lascerà sulla pelle angoscia, ansia, malessere. Vi porterà nel turbine, vi accompagnerà in un tunnel oscuro tenendovi stretti per mano, per non farvi scappare. Più dubiterete, più vi innamorerete. 

Nessun commento