QUANDO FIORIRANNO LE ROSE, GIULIA DAL MAS. Recensione in anteprima.


Titolo: Quando fioriranno le rose
Autore: Giulia Dal Mas
Serie: Villa Matilde, la casa degli amori ritrovati #1
Editore: Amazon Publishing
Pubblicazione: 20 febbraio 2018
Genere: Contemporary romance
Prezzo: € 4,99 ebook; € 9,99 cartaceo


Una storia intensa come cioccolato fondente e pungente come spine di una rosa.
Quando Sophie arriva a Perugia nasconde nell’anima un grande dolore. Decide perciò di buttarsi nel lavoro e godere degli incantevoli scorci cittadini e dell’amicizia con Nicola, il maestro cioccolatiere appena conosciuto.
Incaricata dalla casa d’aste francese Saint-Lazare, Sophie ha il compito di stimare l’eredità di Caterina Donati che, morta pochi mesi prima, ha lasciato all’avido erede villa Matilde, magione di famiglia, e la Bottega, la liuteria a cui ha dedicato tutta la sua vita.
Un giorno Sophie troverà il diario della defunta e la sua vita verrà così proiettata nel 1944, in un passato ricco di storie pungenti come rose e intense come le melodie suonate dal violino del capitano Mitchell, il soldato inglese che sconvolse il cuore della giovane Caterina.
Immergendosi in quelle pagine, Sophie scoprirà profonde e dolorose affinità tra la vita di quella ragazza d’altri tempi e la sua realtà di donna moderna.

Un segreto in particolare angoscerà Sophie, spronandola a indagare più a fondo tra le pieghe di quel passato ancora capace di dare speranza al suo presente e, forse, anche al suo cuore ferito...


Sophie Fourier lascia Parigi per tornare lì dove sono le sue origini, in Italia. La sua professione è tutto ciò che le rimane, tutto ciò a cui si dedica a tempo pieno e con passione. Redigere una stima dei beni lasciati dalla famiglia Donati a Perugia sarà il suo prossimo impiego, la porterà a toccare con mano tutto ciò che è appartenuto a Caterina Donati ai tempi della seconda guerra mondiale. Si ritroverà, per uno strano caso del destino, a tornare indietro e vivere un pezzo della vita di Caterina, fino a esserne coinvolta più di quanto le sia mai successo.
Sono anni che lavora per una casa d’aste di Parigi, eppure nessun incarico l’ha mai coinvolta e sconvolta come questo. In un periodo così particolare e difficile della sua vita, Sophie si ritrova a vivere la vita di un’altra donna attraverso un diario trovato per caso e gli oggetti che ha lasciato.
Ci immergiamo così, in maniera quasi inaspettata, nella vita di Caterina, nell’anno 1944, nel pieno della guerra. Conosciamo la sua famiglia, le sue ambizioni, così moderne e intraprendenti per una donna di quel tempo, le sue passioni. Ma, soprattutto, conosciamo il suo altruismo e la sua generosità. Appartenente a una famiglia perbene, Caterina sogna di diventare un medico e passa le giornate aiutando i medici a rimettere in piedi gli uomini feriti dalla più grande piaga di quel tempo.
Non ha paura di niente: né del pregiudizio della gente, né di suo padre che non accetta il suo sogno, né delle malattie che potrebbe contrarre. Caterina vuole rendersi utile, non ama stare al centro dell’attenzione e alle sale da ballo gremite preferisce la solitudine di una passeggiata in campagna. Al contrario di sua mamma e di sua sorella Lavinia.
Le sue giornate sono interminabili, faticose, e lei non viene mai meno al lavoro.
Quando nella sua vita compare il capitano James Mitchell, Caterina scoprirà l’amore. Scoprirà cosa significa imparare a fidarsi di un uomo, amare e lottare per i propri ideali e per le persone a cui si tiene mentre fuori la gente muore per mano di soldati come il suo James. Capirà quanto la guerra tolga alle persone senza chiedere, senza averne il permesso o motivazioni valide.
La vita di Sophie e quella di Caterina si intrecceranno indissolubilmente portando la prima a rivedere il suo passato, le sue ferite, le sue speranze per il futuro. Come un viaggio che sa di catarsi, una rinascita personale che ha dell’incredibile.
Quando fioriranno le rose è un viaggio nel tempo, tra presente e passato, che racconta di sentimenti importanti, capaci di resistere alle brutture della vita. È un racconto intimo, significativo e sensoriale di una vasta gamma di sentimenti e sensazione umane. Un racconto che ha saputo toccare la mia parte più fragile in maniera del tutto inaspettata.
Per quanto di fronte a un libro che torna indietro nel tempo sia inizialmente sempre riluttante, una volta iniziata la lettura riesco a immergermi perfettamente nelle pagine, a lasciarmi coinvolgere ed emozionare. Ed è quello che è successo anche stavolta con la storia di Caterina che è riuscita a colpirmi molto più di quella di Sophie.
«La realtà è più complicata di ciò che immaginiamo, Caterina, e questa guerra è come un covo di serpi. Ci sono interessi, ci sono ragioni che vanno al di là della nostra comprensione, dei nostri ideali. E parlano di accordi segreti, complotti e storie in cui nessuno è vinto, ma tutti vogliono essere vincitori.»
Caterina e Sophie sono, a modo loro, due eroine, due donne coraggiose che credono in valori che sembrano quasi dimenticati (o che al tempo di Caterina non avevano alcuna importanza). Hanno un vissuto pieno di dolore, perché la vita ha insegnato loro quanto sappia essere brutale. Eppure trovano il coraggio di credere sempre nell’amore come unica forza capace di far girare il mondo.
Caterina è una donna moderna nei pensieri e nelle azioni, così lontana dal suo tempo da lasciare il lettore a bocca aperta. Il suo coraggio e la sua caparbietà sono elementi vincenti che la contraddistinguono dalle prime pagine sino alla fine.
Sophie è, allo stesso modo eppure in maniera diversa, una donna con una storia simile a quella di Caterina. Hanno perso allo stesso modo, sono state private dell’amore a cui una donna ha bisogno di aggrapparsi con tutte le sue forze, è stata strappata loro la cosa più bella che potessero generare. Ma entrambe continuano, con perseveranza, a crederci.
Da allora, nella sua vita non c’era stato più spazio per la magia e nemmeno per l’amore, per quel desiderio sincero di sfiorarsi e confortarsi, per la necessità di starsi accanto, qualunque cosa accada. Non c’era stato più posto per nulla, nemmeno per la tenera emozione suscitata dal vagito di un neonato.
Giulia Dal Mas ha fatto di Quando fioriranno le rose un romanzo di qualità, curato nei dettagli. Un romanzo che evoca sapori, odori, colori e suoni di un altro tempo, che ci fa entrare in un’altra dimensione e ci abbandona lì per molto tempo.
Dunque era tutto lì ciò che quella guerra maledetta le aveva concesso? Una notte, una sola. «Ma tornerò» aggiunse, sfiorandole il dorso della mano con le dita. «Quando fioriranno le rose saremo di nuovo insieme.»
La musica è parte integrante del romanzo: il suono di un violino spezza la guerra, mette a tacere i boati e la confusione, fa tornare la speranza anche quando intorno c’è solo morte e distruzione. Un suono, più melodioso e struggente degli altri, fa innamorare Caterina e cambia la sua vita. Dei violini ritrovati, costruiti con più cura e dedizione degli altri, faranno entrare Sophie nella vita di un’altra donna e le insegneranno a credere nuovamente nell’amore, nella speranza, nella vita.
Un romanzo ricco, evocativo, profondo. Unico.




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