Autore: Anna Day
Editore: DeA
Pubblicazione: 6 febbraio 2018
Genere: Young adult
Prezzo: € 6,99 ebook; € 15,90 cartaceo
Finalmente il gran giorno è arrivato, Violet è pronta. Pronta per incontrare gli attori che hanno portato sul grande schermo il suo romanzo preferito, La Danza delle forche. Violet lo sa recitare a memoria, ne conosce ogni battuta. Se potesse esprimere un desiderio, chiederebbe di poterci vivere dentro ed essere Rose, la protagonista perfetta. Dovendo fare i conti con la realtĂ , Violet si accontenta di presentarsi all’evento come cosplayer di Rose e mettersi in fila per l’autografo dei suoi idoli. Soprattutto per quello dell’attore che interpreta Willow, l’eroe piĂ¹ bello di sempre – darebbe ogni cosa per far colpo su di lui. Proprio nel momento in cui il ragazzo si complimenta con lei per il suo costume accade qualcosa di inaspettato. Un terremoto. Urla. Il buio. Violet riapre gli occhi e qualcosa è cambiato. Le guardie corrono ovunque impazzite. Ma è solo quando un proiettile colpisce Rose e la ragazza cade a terra esanime che Violet capisce. Capisce che adesso non è piĂ¹ solo a un evento in costume per appassionati di fantasy. Adesso quella è la realtĂ . Adesso lei è dentro la storia e la protagonista del suo romanzo preferito è appena morta. Violet ora puĂ² fare solo una cosa: prendere il suo posto, ripassare le battute e vivere la storia fino alla fine… E sperare che tutto vada come è stato scritto.
Immaginate di ritrovarvi, di colpo, trasportate nel vostro
romanzo preferito, quello che avete letto e riletto, quello di cui anticipate
le battute dei protagonisti, quello che vi capita di sognare, quello che ha
rubato un pezzo del vostro cuore, quello che nessun libro potrĂ mai eguagliare.
Ăˆ quello che capita a Violet, giovane ragazza che si ritrova
dall’essere a un ComiCon, vestita come la sua eroina di “La danza delle forche”, a finire dentro la storia e i panni dell’eroina.
Violet diventa Rose, indossa i suoi vestiti e non solo. Si
ritrova nel suo tempo, nella lotta spietata tra Gen, umani potenziati, e Imp,
“semplici” essere umani. I Gen lottano per la supremazia, per schiacciare gli
Imp che reputano schiavi ed è in questo contesto che si inserisce la storia di
Rose. Una storia personale e d’amore, quella con il suo Willow. Violet
ripercorrerĂ le scelte e le azioni di Rose, a volte attenendosi a ciĂ² che è
realmente accaduto nel romanzo, altre volte uscendo dai canoni e finendo per
ribaltare pericolosamente la situazione.
Già , perché quella che poteva sembrare una situazione
eccitante, un’esperienza unica senza precedenti, si rivelerĂ essere quanto di
piĂ¹ pericoloso Violet possa vivere. Si ritroverĂ a combattere per salvare se
stessa e i suoi amici, a riflettere sui legami, sull’amicizia, sull’amore
fraterno.
Quando il gioco si farĂ duro, solo i duri resteranno in
gioco.
Violet, con le sue migliori amiche, Katie e Alice, e il suo
fratellino Nate si ritroveranno a vivere una sorta di realtĂ onirica/gioco di
ruolo. Impiegheranno un po’ di tempo per capire dove si trovano e cosa sta
succedendo. Ăˆ tutto troppo realistico per non essere vero; è tutto troppo
strano per essere vero. E non avranno altra scelta che assecondare gli eventi,
prendere parte al gioco, recitare il proprio ruolo.
L’universo descritto da Anna Day e in cui i ragazzi vengono lanciati
ha qualcosa di magico e senza tempo. Le descrizioni sono vivide, danno modo al
lettore di immergersi perfettamente nella lettura, di vedere ciĂ² che Violet
vede e di sentire ciĂ² che sente. Ogni percezione sensoriale passa attraverso
un’unica protagonista, Violet appunto, eppure Fandom ha le sembianze di un romanzo corale. Tante le storie che si
intrecciano, tanti i personaggi che prendono parte al gioco. Un dedalo
intricato di persone, fatti, previsioni, pericoli.
Devo solo rimanere fedele al copione, giocare sul sicuro. E tra l’altro, in quale razza di favola del cazzo la principessa si innamora del valletto? Ma Cenerentola è sempre stata la mia favola preferita e io ho sempre avuto un debole per gli svantaggiati.
Per la prima parte del romanzo mi sono sentita frastornata e
ho fatto fatica a riuscire a memorizzare i nomi dei protagonisti. Non c’è nessuna
introduzione dolce che consente al lettore di prendere confidenza con i
protagonisti e i personaggi secondari. Come Violet e i suoi amici vengono
lanciati in un mondo parallelo, anche al lettore viene riservata la stessa
sorte.
Dopo questo primo momento non piacevole è arrivata la
curiositĂ . La storia sembrava farsi interessante, sempre di piĂ¹. Quando la
storia d’amore, poi, è entrata in scena mi sono sentita rinascere. Finalmente
qualcosa d’interessante!
L’amore non puĂ² essere prescritto o imposto. L’amore non segue un copione. Innamorarsi significa abbandonarsi all’imprevisto, significa correre dei rischi.
Violet si ritroverĂ divisa tra se stessa e Rose, tra cuore e
mente. PerchĂ© l’idea iniziale di ripercorrere le gesta di Rose si rivelerĂ
spesso un fallimento, così come l’idea di innamorarsi di Willow perchĂ© la
Violet lettrice lo ha amato e perché Rose, nel libro, lo ama. Willow è
bellissimo, alto, prestante, eppure Violet non sente alcuna scintilla nei suoi
confronti. La scintilla scoccherĂ invece per Ash, un personaggio che Rose non
ha mai minimamente considerato e che in La
danza delle forche ha un ruolo marginale.
Sono un disastro: bacio il personaggio sbagliato, perdo la testa per il ragazzo sbagliato. Forse Sally King aveva ragione, forse basta una manciata di giorni per innamorarsi, se la persona è quella giusta, se è quella con cui ti incastri alla perfezione.
Ash ha due occhi azzurri che conquistano Violet al primo
incrocio di sguardi, è dolce, protettivo, geloso. I loro incontri, così come i
sentimenti che reciprocamente sembrano provare, non hanno niente a che vedere
con ciĂ² che è scritto nel libro. Rappresentano per Violet l’imprevedibile,
qualcosa di fronte a cui non sa mai come reagire. Non ci saranno piĂ¹ le battute
di Rose da recitare, ci sarĂ solo da improvvisare e vivere.
L’ultima parte mi è sembrata decisamente piĂ¹ movimentata. Mi
ha tenuto appesa a un filo, con il desiderio di sapere quale finale Anna Day
avrebbe regalato a questi ragazzi per cui tante volte ho provato tenerezza. Dopo
una serie di capitoli lenti, che non portavano da nessuna parte, c’è stata un po’
di sana azione che mi ha dato la botta di vita di cui avevo bisogno.
Violet è un personaggio che vi stupirà ; il coraggio e lo
spirito di sacrificio che saprà tirare fuori vi lasceranno a bocca aperta perché
cosa rara per una ragazza così giovane. Il suo percorso è tutto di crescita,
tutto positivo. Un altro personaggio che ho adorato è Nate, il fratellino. La sua
intelligenza acuta è ciĂ² di cui i ragazzi hanno bisogno in questo nuovo mondo
pronto a schiacciarli senza pietĂ . Sono riuscita ad affezionarmi a lui e a
provare lo stesso istinto di protezione che prova Violet.
Anche gli altri personaggi hanno percorso una strada
interessante, soprattutto Alice. L’odiata, temuta Alice. Durante la lettura
capirete il perché.
Amore. Le persone ne parlano come se fosse una malattia mentale. Pazzo d’amore, febbre d’amore, perdere la testa, amare alla follia… forse hanno ragione.
Idea di base, quindi, geniale, una buona scrittura,
descrittiva quanto basta per far entrare il lettore nell’universo creato ad
hoc, riflessiva e introspettiva il necessario per entrare in sintonia con
Violet e le sue emozioni, ma il tutto è stato troppo lento e privo di vita. Non
sono riuscita a trovare in questa lettura ciĂ² che cercavo nonostante in potenza
non mancasse nulla.
Fandom è una
storia eccezionale e avventurosa, frutto di una mente geniale. PerĂ², perĂ²… è
mancato qualcosa: la giusta adrenalina, il climax che mi tenesse incollata alle
pagine tipico di queste storie. A tratti troppo lento, a tratti un labirinto di
nomi, persone, personaggi.
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