Autore: Kim Holden
Editore: Leggereditore
Pubblicazione: 1 dicembre 2016
Genere: New adult
Prezzo: € 1,99 ebook; € 14,90 cartaceo
Lei non era solo la sua migliore amica, lei era la sua metà... L’altra metà del suo cervello e della sua coscienza, l’altra metà del suo senso dell’umorismo e della sua creatività, l’altra metà del suo cuore. Come si può tornare a essere ciò che si è stati, quando la parte più importante di noi se n’è andata per sempre? Gus è una rockstar, ma è anche un ragazzo fragile, arrabbiato con il mondo e con il destino che gli ha sottratto la persona più cara, colei che arricchiva la sua vita e dava linfa alla sua musica. A riempire le sue giornate ora ci sono l’alcol, le ore passate con la band e le avventure di una sera con qualcuna delle numerose fan, ma Gus sa che non risolverà così i suoi problemi e che niente di tutto questo potrà mai sostituire ciò che ha perduto. Svuotato e senza ispirazione, messo sotto pressione dalla sua casa discografica, Gus sente di aver toccato il fondo. Ed è in quel momento che il destino gli restituisce ciò che gli ha tolto facendogli incontrare Scout...
Ma chi è davvero quella ragazza, e cosa nasconde nel profondo del cuore? Una storia di caduta e rinascita, l’emozionante percorso di un protagonista eccezionale.
«Ti sei mai innamorato?» «Una volta.» «E quanto è durata?» «Ventun anni... e tre giorni.»
È in punta di piedi che mi approccio a scrivere questa
recensione. Lo faccio con l'emozione ancora nel cuore, con delle sensazioni
positive, felici, gioiose: il risultato delle ore passate a leggere Gus. L'altra metà del cuore.
Quando si ha tra le mani un libro come questo non si può
non volerlo stringere forte al petto e allo stesso tempo accarezzarlo in punta
di dita per paura di rovinarlo, sciuparlo, danneggiarlo.
Dopo aver letto Bright
side. Il segreto sta nel cuore non aspettavo altro che leggere la storia di
Gus, perchè questo ragazzo così semplice e singolare ha saputo prendersi un
pezzetto del mio cuore e mi ha lasciato qualcosa di lui. Volevo a tutti i costi
sapere come la sua vita sarebbe continuata, come si sarebbe rimesso in piedi
dopo il dolore e la mancanza della sua Kate.
Non è stato semplice, affatto. La prima parte del libro
affronta il dolore di Gus, il vuoto, la malinconia, la sofferenza che seguono
la scomparsa di Kate.
Lei era tutto per lui, non solo la sua migliore amica, ma
anche la donna che ha amato per vent'anni. Senza di lei nulla sembra avere più
senso. Ma Kate gli ha dato tanto, gli ha insegnato tanto, perchè lei era fatta
così, sapeva trovare il lato positivo di ogni cosa, anche della morte che ti
spezza inaspettatamente a soli vent'anni. E Gus ha imparato da lei a guardare
alla vita con occhi diversi, sa che deve farsi forza e andare avanti, è quello
che Bright side avrebbe desiderato per lui.
Lei se n'è andata, non è più fisicamente al suo fianco,
ma continua a seguirlo, proteggerlo e guidarlo dall'alto. Gus ne è certo.
Ma prima di ritrovarsi, di mettersi sulla strada giusta,
ha bisogno di cadere mille e più volte, di sbagliare e poi pentirsi. L'alcol e
le droghe lo aiutano a dimenticare, a spegnere il dolore e i pensieri quando
diventano assordanti e non gli danno pace.
Poi, pian piano, tornerà il Gus che abbiamo imparato a conoscere
e lo rivedremo splendere.
L'incontro con Scout MacKenzie è casuale. A lei il
compito di fargli da assistente personale - baby
sitter, secondo Gus - per tutte le questioni legate al tour ufficialmente,
di tenere a bada la sua voglia di sbronzarsi fino all'oblio ufficiosamente.
Miss Impazienza, questo il soprannome che Gus le affibbia, è così perfetta,
compita, silenziosa che a Gus non sembra vera.
Lui dedito alla vita della rock star ormai dannata, lei
la donna che deve stargli dietro e occuparsi di lui. Sembrano così diversi, ma
spezzati allo stesso modo. Entrambi hanno dentro delle ferite così profonde che
non vogliono rimarginarsi. Entrambi devono fare ogni giorno i conti con ciò che
la vita gli ha riservato: bocconi troppo amari da mandare giù.
Si dice che il dolore, a volte, possa unire le persone
più di ogni altra cosa. E questo è certamente il caso di Gus e Scout.
Gus aiuterà Scout a credere in se stessa e a credere in
qualcosa che possa andare oltre, molto oltre, l'aspetto fisico, l'apparenza,
ciò che è visibile. Le insegnerà che la vera perfezione è dentro il suo cuore,
nella sua anima, nelle parti più nascoste di lei. Scout insegnerà a Gus a
ritrovare la strada della serenità ma, soprattutto, a ritrovare il ragazzo
speciale e con la testa sulle spalle che è sempre stato.
Si faranno del bene a vicenda, tanto bene. Scout è la
benedizione di cui Gus aveva bisogno per riemergere dalle tenebre.
Quando sei vicino a me, mi sento diverso. Mi sento migliore, come se potessi sconfiggere tutta la merda del mondo. Non so come mai, ma tu mi fai desiderare di essere quello di prima. Tutto intero.
Kim Holden ancora una volta mi ha steso al suolo,
confermando che i suoi non sono semplici libri ma poesie. Le mie parole e i
miei pensieri non potranno mai rendere giustizia a questa storia, a ciò che la
mente di quest'autrice ha creato e alle belle emozioni che ha saputo mettere su
carta.
La storia di Gus è una storia d'amore, amicizia, forza,
coraggio, vita. È tutte queste cose, all'ennesima potenza, e molte altre
ancora. Gus. L'altra metà del cuore è
consapevolezza, fiducia, empatia, vicinanza. È un messaggio positivo che arriva
dritto al cuore e infonde serenità, un messaggio che nessuno di noi può non
cogliere e fare proprio.
Gus ci insegna a superare la morte di una persona cara, a
superare ciò che tutti credono di non poter superare. Ci insegna ad andare
avanti senza quella persona, coscienti ogni giorno della sua assenza, ma
percependo la sua presenza. Ci insegna ad amare le persone che incrociano la
nostra strada, perchè se ciò è avvenuto, c'è un motivo. Ogni persona che
incontriamo, ogni evento della nostra vita ha un fine, uno scopo, che dobbiamo
onorare e rispettare. La vita è un dono prezioso che può esserci tolto in
qualsiasi momento, e sta a noi prendercene cura, dare il massimo in ogni
istante per onorarla e per dire grazie per ciò che ci è stato dato.
È tutto così breve... La nostra esistenza lo è. E non
possiamo permetterci, nessuno di noi può, di sprecare attimi, persone,
incontri, momenti.
Mi prende la mano e la tiene stretta. Ha le dita storte dall’artrite, ma è comunque energica. «Ascoltami, ragazzo. Hai solo una possibilità in questo circo chiamato vita. Non stare seduto tra il pubblico, a osservarla accadere. Buttati nell’arena e prendi in mano la situazione. Troverai l’energia che ti manca.» «E se l’energia se ne fosse andata assieme a qualcuno?» Scuote la testa. «No. Adesso ti racconto qualcosa sulla vita, ragazzo. Incontriamo tante persone durante il nostro viaggio. Alcune sono sciocche, altre speciali. Quando incontri quelle speciali non dare nemmeno un istante per scontato, perché non potrai mai sapere finché durerà. Io ho avuto in dono più di cinquanta anni con il mio Fritz. Cinquanta meravigliosi anni. Quando è morto, per alcuni mesi mi sono sentita persa. Avevo perso la mia energia, ma poi ho capito che la vita è breve e dovevo scegliere. Potevo continuare a sentirmi triste, o potevo provare a trovare la gioia e continuare a vivere.» Adesso mi stringe ancora più forte. «Spero che tu voglia ascoltare l’unica cosa che questa vecchia signora ti dice: nessuno riaccenderà il tuo fuoco, tranne te stesso. Solo tu puoi farcela, ragazzo.» Mi guarda fisso con gli occhi grigi e velati. «Vai, e vivi la vita.»
Gus è un personaggio meraviglioso, unico, eccezionale,
quasi quanto lo è Kate. È un modello, un esempio di vita. È così vero nella sua
vita imperfetta quanto romanzato per la perfezione che incarna. La vita gli ha
tolto, ma gli ha anche dato. Se pensa a ciò che ha perso per sempre, è convinto
di essere ormai smarrito, di non avere più nulla. Se pensa a quello che ancora
possiede, allora sa che vale la pena andare avanti e battersi. Il suo è un
percorso di guarigione incredibile, potente, capace di riempire il cuore di chi
legge. Un percorso così positivo, ricco di belle emozioni e begli insegnamenti,
che mi ha lasciato tante sensazioni che fatico a descrivere.
«Mi piaci, Scout. Davvero.» Intreccia le dita alle mie. «Non so cosa significhi, ma sento che non posso partire domani mattina senza dirtelo. E non voglio addormentarmi da solo. Rimani con me?» La sua voce, ogni sua sfumatura, si fa strada dentro di me, e una volta arrivata, ci rimane. «Non c’è nessun altro posto in cui vorrei stare.» Sono sincera. Dio, quanto sono sincera. «Grazie.» Lui preme le labbra sulla mia nuca. È un bacio amorevole e dolce, ma con un’intensità che lo rende quasi riverente. Lui vive la sua vita con il cuore in mano. La sua vita non è quella che noi vediamo all’esterno. Perché Gus non vive la vita, la sente, e io l’ho capito. L’ho visto soffocato dal dolore. E ho visto la felicità illuminarlo con una tale forza, quasi accecante. Ecco perché lui è speciale. Non si tratta del suo talento o della bellezza, ma dell’intensità dei suoi sentimenti.
La prima parte del romanzo è stata la più dura da mandare
giù. Io per prima non avevo ancora metabolizzato la morte di Kate; ci ho messo
un po' a venire a patti con il fatto che quella splendida ragazza non facesse
più parte delle vite di Gus, Keller e Stella. È stato difficile vedere Gus così
distrutto, con i ricordi intorno che urlavano a gran voce. Tutto riportava a
Kate, all'amore immenso che ha dimostrato di provare per le persone che aveva
accanto e all'altruismo che è stata la cosa più bella che potesse insegnare.
Ogni lacrima di Gus, ogni suo ricordo, ogni canzone di Kate, era un colpo al
cuore anche per me. Mi sono commossa innumerevoli volte e l'ho fatto ascoltando
la playlist di Gus che l'autrice ha inserito a fine libro. Se posso darvi un
consiglio, ragazze, ascoltatela! Queste canzoni, da sole, sono sufficienti per
emozionarsi. La storia, da sola, è sufficiente per farvi innamorare
perdutamente. Ma leggere questo libro e contemporaneamente ascoltare la
playlist vi farà capitolare in maniera definitiva. Sarà tutto così intenso da
risultare troppo.
Troppo emozionante.
Troppo forte.
Troppo positivo.
Troppo vero.
La parte finale è stata ciò che ho preferito, quella che
credo conservi l'insegnamento più bello. Ogni frase, ogni capitolo di questo
libro sarà capace di lasciarvi qualcosa, ma la fine è speciale. Vi guarderete
indietro, esattamente come farà Gus, e non potrete che stupirvi di quanta
strada fatta insieme e di quanti cambiamenti siano avvenuti tra una svolta e l'altra.
Non ho reso l'idea, non ho saputo farlo neanche
lontanamente. Ne sono consapevole. Ciò che posso fare, ciò che mi rimane da
fare è obbligarvi, sì, obbligarvi a leggerlo! Ne varrà la pena.
Grazie, ancora una volta, Kim.
Alle prossime emozioni!
#1, Bright Side. Il segreto sta nel cuore (recensione)
#2, Gus. L'altra metà del cuore
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