È UN GIORNO BELLISSIMO, AMABILE GIUSTI. Recensione.


Titolo: È un giorno bellissimo
Autore: Amabile Giusti
Editore: Amazon Publishing
Pubblicazione: 9 maggio 2017
Genere: New adult
Prezzo: € 3,99 ebook; € 9,99 cartaceo

Grace Gilmore, bionda diciottenne di buona famiglia, vive in un mosaico di cristallo in cui ogni tessera ha il suo posto preciso: i suoi genitori sono belli, ricchi e affettuosi, le porte dell’università di Yale si apriranno subito dopo l’estate, e un principe azzurro di nome Cedric è il fidanzato pronto a sposarla. Eppure bastano una sola notte e tre colpi bassi del destino a farle mettere in discussione tutto quel mondo.
Con i cocci delle sue illusioni in uno zainetto e i frantumi della sua vecchia vita nel cuore, Grace si ribella al suo futuro perfetto, scelto da chiunque tranne che da lei. Si lancia così in un inatteso e spontaneo road trip in giro per gli States, decisa per una volta a seguire il suo istinto e i suoi sogni.
A New York conosce il bellissimo Channing: metà latino e metà asiatico, capelli di seta e fisico mozzafiato, irriverente ma gentile. È lui il fulmine dagli occhi blu che squarcia il cielo grigio nel cuore di Grace. Dalla Pennsylvania all’Ohio, dal Kentucky all’Illinois, fino al tour sulla mitica Route 66, il destino sembra deciso a far intrecciare le strade dei due giovani. E mentre Grace imparerà a conoscere sentimenti nuovi ed emozioni autentiche – così lontane dalla sua vecchia vita –, Channing dovrà fare i conti con un tragico segreto che potrebbe spezzare il sogno di un giorno bellissimo.

Una diciottenne appena diplomata, tradita dai suoi genitori che le hanno nascosto a lungo un segreto, tradita dal suo fidanzato, e promesso sposo, rifiutata dall’università dei suoi sogni. Un ragazzo ventiduenne libero come un animale selvatico, che vive la vita senza regole, senza leggi, senza freni, viaggiatore del mondo. Un incontro casuale che cambierà inevitabilmente le loro vite e che porterà speranza, amore, luce.

Grace ha sempre creduto nelle favole, nell’amore, nel lieto fine. Oltre alla sua famiglia e al suo Cedric conosce poco o niente della vita. A soli quindici anni Cedric e i suoi genitori hanno scelto per lei: si sarebbero sposati, non poteva esistere un principe azzurro più azzurro di lui per una principessina come Grace. E se questo significava dover rinunciare alla sua passione per la macchina fotografica, che Cedric non approvava, allora andava bene. Qualche sacrificio si doveva pur fare per essere felici, non si poteva avere tutto.
Il suo castello di carta però ha impiegato poco a crollare e andare distrutto. Grace ha visto con i suoi occhi Cedric toccare, baciare, desiderare un’altra ragazza. Proprio lui che con Grace non ha mai provato ad allungare le mani e la loro relazione si è sempre fermata al bacio. E poi il rifiuto di Yale, un altro sogno andato in frantumi. E così, su due piedi, Grace decide di prendere poche cose e partire per un viaggio senza meta. Una decisione folle, presa all’alba, che l’ha portata dritta fra le braccia di Channing. Grace non può credere ai suoi occhi, le loro strade sembrano incontrarsi sempre, come se si stessero inseguendo l’uno con l’altra. Il caso gioca la sua partita, Channing è il salvatore di cui Grace, ormai smarrita e sola, ha bisogno. E, ancora, Channing è la salvezza, la libertà, la frenesia di cui Grace non sapeva di aver bisogno; esattamente come Grace è la vita, la speranza e il sorriso che Channing credeva di aver perso per sempre e di non meritare.
Sembra tutto così bello, una storia che ricalca il cliché più abusato del panorama romance: la principessina di buona famiglia, tradita, che si imbatte nel bad boy di turno e si innamora perdutamente. Non potrebbero essere più diversi, quasi agli antipodi. E l’amore vince, perché l’amore vince sempre e non potrebbe andare in altra maniera. In realtà la storia di Grace e Channing è più complicata: la vita gli ha fatto un regalo, quello di incontrarsi, ma gli toglierà anche tanto. I due protagonisti dovranno fare i conti con qualcosa più grande di loro, difficile da tenere sotto controllo e altrettanto difficile da accettare.
La cover e il titolo di questo romanzo hanno fatto la magia, non vedevo l’ora di avere tra le mani È un giorno bellissimo. In più, dopo aver letto i primi due romanzi di Amabile Giusti pubblicati dalla casa editrice Amazon Publishing, non aspettavo altro che una nuova storia che potesse farmi innamorare come è successo con Marcus, Penelope e Francisca, protagonisti di Tentare di non amarti e C’è qualcosa nei tuoi occhi. La storia di Grace e Channing impiega un po’ per decollare, l’autrice ha dato spazio principalmente alla protagonista, ci ha dato modo di conoscerla a fondo e di provare per lei affetto e solidarietà. Ogni scelta irrazionale, anche forse un po’ immatura, e sconclusionata di Grace, ha radici nel suo passato. Nonostante non sia più una ragazzina, della vita non ha mai conosciuto niente. La sua esistenza è sempre stata fatta di regole rigide e aspettative da soddisfare. Non c’è mai stato spazio per il divertimento, per la follia, per le decisioni prese di pancia. La sua vita è stata sempre una strada dritta, senza curve, senza imprevisti, senza salite. Quando, d’improvviso, si ritrova da sola a gestire le sue giornate, è facile immaginare come si sia sentita. Persa, smarrita, confusa. Poi piena di voglia di fare, frenetica, desiderosa di fare, vedere, sentire, vivere. Grace è un personaggio coerente, ben caratterizzato, che vi verrà naturale prendere sotto la vostra ala protettiva. Per lei vorrete solo il meglio. Perché lo merita, perché anche a lei è concesso sbagliare, cadere e rialzarsi. Per la prima volta nella sua vita.
La narrazione in terza persona, che di solito non amo in maniera particolare perché mi impedisce di entrare in sintonia con i personaggi, stavolta si è rivelata più azzeccata che mai. Presenta un quadro d’insieme completo ed esaustivo, oltre a farci conoscere Grace a trecentosessanta gradi. Ma, più di tutto, ho amato i capitoli dal pov di Channing, narrati in prima persona. Ne avrei voluto ancora, i pochi capitoli in cui a parlarci è lui non mi sono bastati. Ho amato il suo disincanto nei confronti della vita, il suo voler vivere ogni giorno a trecento chilometri all’ora, ogni giorno come se fosse l’ultimo senza mai frenare o rallentare. Channing non vive semplicemente la vita. L’aggredisce, l’affronta, la sfida. Si mette in gioco e rischia, senza paura e senza ripensamenti. Due personaggi d’eccezione, che l’autrice mette a nudo di fronte al lettore. Amabile Giusti ci regala un pezzo di loro, anzi, ci regala pezzi fondamentali di loro. Li fa entrare nella nostra vita a piccoli passi, ci fa incuriosire, affezionare a loro, e infine ci fa innamorare.
Il coraggio e la speranza sono i due elementi chiave dell’intero romanzo. Il coraggio di andare avanti, di ricominciare partendo da zero, di buttarsi a capofitto in una nuova vita, di credere in se stessi e di godersi gioie e dolori ogni giorno come se fosse l’ultimo. La speranza che la vita possa regalarci ancora qualcosa di bello, qualcosa capace di lasciarci a bocca aperta, come un nuovo amore che entra nella nostra vita e sconvolge tutto ciò che abbiamo vissuto fino a questo momento, come un tramonto o un’alba che si fa ammirare in tutto il suo splendore, come una montagna da scalare con grinta ed emozione, come un traguardo che sembrava irraggiungibile e che poi riusciamo a toccare con mano. Il coraggio e la speranza di Channing e Grace, che si ritrovano a combattere con la vita, o il destino, uno sfidante aggressivo, a volte malvagio, a volte generoso.
Lo stile di Amabile Giusti, nonostante io non sia riuscita in passato ad amarlo sempre, è poesia. Che l’autrice possieda questo dono e sappia maneggiarlo è indubbio. È un giorno bellissimo è una storia scritta a meraviglia, ricca di magia e pronta a stupire con effetti speciali. Una storia profonda, che tocca temi importanti, oserei dire sacri e lo fa alternando spensieratezza e maturità. Quello che poteva essere un romanzo impegnativo, non facile, è diventato una meravigliosa e miracolosa storia d’amore nata tra due anime in apparenza diverse, in sostanza fatte l’una per l’altra.
Questo non può che essere uno di quei romanzi che definisco “positivi”. Perché insegna tanto senza avere la pretesa di farlo, perché mette in equilibrio le cose belle e quelle brutte, senza che nessuna delle due prenda drasticamente il sopravvento, perché il messaggio di speranza arriva pregno di sentimenti, carica, potenza. C’è sempre un’alternativa, c’è sempre un’altra strada, c’è e ci sarà sempre un altro giorno che merita di essere vissuto.





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