Autore: Roberto Emanuelli
Editore: Rizzoli
Pubblicazione: 27 aprile 2017
Genere: Narrativa
Prezzo: € 8,99 ebook; € 17,50 cartaceo
L'amore, quello vero, quando arriva te ne accorgi. Ti prende dritto al cuore e alla testa, e a quel punto è già troppo tardi: il tempo, la distanza, le tempeste piccole e grandi, non c'è più niente che possa fermarlo. Ed è impossibile da dimenticare. Lo sa bene Leonardo, che l'ha sentito bruciare sulla pelle e ancora non riesce a liberarsi dai ricordi. Da quando Angela se n'è andata ha avuto tante donne, ma nessuna può sperare di prendere il suo posto. L'amore, adesso, Leonardo lo cerca nelle cose semplici: nei sorrisi soddisfatti dei clienti quando ripara le loro auto; nella musica che ascolta sulla sua Duetto d'epoca o nelle serate con gli amici di una vita. E poi c'è Laura, la figlia di diciassette anni, sempre più bella, ma anche terribilmente distante. Lei l'amore lo impara su internet, nelle parole di blogger che sanno sfiorarle il cuore come quel padre così silenzioso non potrebbe mai fare. Se sua mamma è fuggita, si dice, un motivo ci sarà pure. Già, ma quale? E come scoprirlo? La risposta gliela porterà il destino, al termine di un viaggio sorprendente, che per lei significherà trovare il coraggio di amare, per Leonardo la forza di ricominciare a farlo. Perché anche il più piccolo gesto d'amore è un miracolo, ma quel miracolo bisogna desiderarlo insieme.
I nostri errori sono quello che sono, e fanno parte di noi. Come la pelle, come i capelli, le occhiaie, lo sguardo, l’odore, le pose. Come i sorrisi più o meno amari, e le spalle più o meno larghe. Come tutte le imperfezioni che cerchiamo di nascondere, di camuffare dietro quel trucco fatto di cazzate e pregiudizi, pieno di stereotipi e luoghi comuni, di quella merda che ci buttiamo addosso ogni mattina prima di uscire per sembrare diversi da quello che siamo, per apparire come vorremmo, o come vorrebbero… per ingannare gli altri e per primi noi stessi.
Leonardo è un uomo che nasconde una ferita. Una ferita che
porta sul cuore da anni e che non si è mai rimarginata. A nulla sono serviti il
tempo, i mesi, poi gli anni che passavano lenti e inesorabili. A nulla è
servito l’affetto degli amici e di sua figlia Laura. Ci sono giorni in cui
quella ferita si apre e ricomincia a sanguinare come se fosse fresca. Altri
giorni, invece, quella ferita pulsa, si fa sentire, più viva e dolorosa che
mai.
Quella ferita ha un nome: Angela.
Andiamo a dormire da soli, sì. Ma poi il pensiero corre lì, dove ci porta il cuore, lì dove, in fondo, soli, non siamo mai…
Leonardo credeva potesse essere per sempre; Angela è stato
il suo primo vero amore, la donna che ha messo al mondo, quando era ancora una
giovane ragazza, la sua bambina, la donna che l’ha abbandonato senza neanche
voltarsi indietro. È rimasto da solo, ha dovuto rimboccarsi le maniche,
asciugarsi le lacrime e sorridere per il bene di sua figlia, per non farle
mancare niente, perché crescere senza una madre può essere terribile, ma
crescere senza una madre e con un padre con la testa altrove può essere anche
peggio.
Ed è andata così, Leonardo e Laura, da soli, se la sono
cavati per tutta la vita. Ora che la ragazza si avvicina alla maggiore età,
però, cominciano a viaggiare su binari diversi, paralleli forse, destinati a
non incontrarsi mai. La ragazza è ostile, si ritaglia i suoi spazi a forza, si
sente non compresa, non capita dal padre. E quando Leonardo apre la porta della
sua camera senza bussare e la trova a gambe larghe a masturbarsi, ecco che
qualcosa si spezza in maniera definitiva. Ecco che inizia una lunga fase di
guerra a colpi di parole acide, risposte monosillabiche e silenzi che pesano.
Sarà un momento difficile per Leonardo, che lo porterà a
riflettere sulla sua vita, sul passato e sul presente, ma soprattutto sul
futuro, quel futuro che gli fa tanta paura ora che è solo. La ferita
ricomincerà a sanguinare, più del solito forse, perché, si sa, quando è tempo
di bilanci non sempre ne usciamo indenni.
E allora baciami è
un romanzo atipico rispetto a quelli che sono abituata a leggere. Le prime
pagine hanno impiegato meno di un istante per attirare la mia attenzione. Ho
scoperto l’autore per caso sui social network e anch’io, come milioni di
persone prima di me, sono rimasta stregata dalle sue parole. La sua capacità di
parlare di amore, amicizia, dolore, di vita,
è magica, ha il potere di arrivare dritta al cuore delle persone con una
semplicità disarmante. È qualcosa di estremamente bello, un dono unico, che
solo in pochi hanno. Roberto Emanuelli ha dimostrato, con questo romanzo, di
avere il dono: ogni emozione, ogni stato d’animo, ogni sensazione dei
protagonisti e dei personaggi secondari passa attraverso le pagine e raggiunge
il lettore.
La facilità con cui si passa da un argomento all’altro, dal
parlare d’amore al parlare di un altro argomento qualsiasi, mi ha presa per un
braccio e mi ha lanciato in un vortice da cui non è stato semplice uscire.
Ripensandoci non era un bacio, era un miracolo, era volare, era la prova che l’amore arriva in un attimo, e che quando ti raggiunge, incasina le tue prospettive, le certezze, i progetti. L’amore arriva e capovolge il senso di ogni cosa. La direzione degli elementi. Trasforma il rumore in musica, rende colorato quello che sembrava grigio e senza vita. L’amore è questo: la tua corsa verso di lei, i polsi che tremano, la voce rotta, il fiato corto, il batticuore, il muro che crolla, il cielo che cade, la terra che trema. Il vuoto. Volare.
Pur essendo per età forse più vicina a Laura che a Leonardo,
è stato facile immedesimarmi in lui. Il suo stato d’animo è descritto in
maniera cristallina, la sua mente è un libro aperto, il suo cuore pure. È
certamente il personaggio che appare più vero, più semplice da comprendere,
quello con cui si entra subito in sintonia, e questo credo sia dovuto alla
vicinanza dell’autore con il suo personaggio. Più volte, durante la lettura, mi
sono chiesta: “È davvero Leonardo a parlare o c’è qualcosa di Roberto tra le
pagine?”. Proprio così. Perché Leonardo è un personaggio vero, in ogni sua
contraddizione, in ogni suo errore, in ogni sua caduta, in ogni suo
ripensamento. Un personaggio profondamente umano, con tutte le fattezze e i
limiti che ogni uomo ha. La sua vita non ha nulla di romanzato, la sua personalità
non ha nulla di romanzato e neanche i suoi problemi. Leonardo è un uomo che è
arrivato quasi a metà della sua vita e si ritrova a dover fare i conti con il
suo passato e con il futuro, sta a lui decidere se chiudere la porta dei
ricordi o continuare a vivere in essi precludendosi nuove strade, nuovi
percorsi.
Il rapporto con Laura è dolorosamente reale: una pillola
difficile da mandare giù, uno specchio della nostra realtà. La distanza che
divide genitori e figli, oggi più che mai, è immensa, impercorribile,
ineluttabile. Non si sa mai quale possa essere la chiave giusta per comunicare
con un adolescente; sembrano vivere in un mondo tutto loro, fatto di regole e
limiti così diversi dai nostri. Un mondo chiuso, dalle mura alte e
invalicabili; un mondo inaccessibile per i più. E Leonardo ci prova, vi farà
tanta tenerezza, desidererete abbracciarlo e confortarlo, perché farà di tutto
per avvicinarsi a sua figlia, per capirla, ma ogni sforzo sarà vano. Si
ritroverà, forse, a pagare anche per gli errori di quella madre assente,
proprio lui che invece è sempre rimasto e a modo suo c’è sempre stato.
Anche Laura è un personaggio riuscitissimo e credibile. Ci
sono stati momenti in cui avrei voluto darle due sberle per farle aprire gli
occhi e cambiare rotta. L’ho detestata per le sue risposte acide, per
quell’egoismo ed egocentrismo tipici dell’età adolescenziale. Ma, in fondo, la
verità è che l’ho anche capita in maniera sincera, profonda ed empatica. È un’adolescente
e questo, da solo, dovrebbe bastare a giustificare ogni suo errore. Anche lei,
in un modo tutto suo, soffre per l’abbandono della madre e vivere con un padre
che da sempre è additato come il tombeur
de femmes, quello che perfino le sue amiche definiscono “figo da paura”, è
tutt’altro che semplice. Laura sa che suo padre ha un’intensa attività
sessuale, che ogni sera – o quasi – c’è una donna diversa a rotolarsi tra le
lenzuola con lui e per questo lo odia. Anche lei è innamorata di un ragazzo, un
bastardo che non fa altro che farla soffrire, che ha tradito la sua ragazza con
lei e che tradisce lei con altre. In lui Laura rivede suo padre e per questo
non può far altro che disprezzare l’unico genitore che ha.
Quello di Laura e quello di Leonardo sono due mondi
generazionali a confronto, l’autore è riuscito a rendere al meglio entrambi
mettendo in luce più le falle che i punti di forza. Ha scavato a fondo, ha
portato in superficie le difficoltà e le peculiarità più nascoste di un uomo
che non ha superato la più grande delusione d’amore che potesse capitargli e di
un’adolescente alle prese con i primi problemi d’amore. Il risultato è stato un
romanzo che ha tanto da raccontare, ricco di insegnamenti e di messaggi
positivi che ognuno di noi dovrebbe leggere almeno una volta nella vita, anche
solo per ricordarsi di certe cose. Ma, soprattutto, la mia speranza è che gli
uomini possano leggerlo. Questa è una delle pochissime volte in cui leggo di un
libro scritto da un uomo in cui la donna viene rispettata nel senso più
profondo del termine, quasi venerata. Da donna ammetto di essermi sentita
lusingata! Se ogni uomo, come Leonardo, pensasse alle donne come creature
speciali forse ci sarebbero meno cuori spezzati. E sì, Leonardo è anche l’uomo
che usa le donne per il proprio piacere e poi cancella il numero e sparisce, ma
capitolo dopo capitolo sono riuscita ad andare oltre e a cogliere la sua vera
essenza e cosa si nasconde dietro questa sua “brutta abitudine”.
Se avete letto – e amato – i romanzi di Massimo Bisotti, in E allora baciami troverete tanto di lui.
Mi è sembrato di leggere frasi che avevano lo stesso messaggio, lo stesso
obiettivo e, di tanto in tanto, avrei voluto che l’autore si concentrasse
maggiormente sull’evoluzione della storia di Leonardo e Laura piuttosto che
deviare l’attenzione su altro. Le frasi sull’amore, sulla vita, sulle emozioni
si avvicinano alla poesia: bellissime, da ricopiare, da tenere sempre a mente
(meglio che non vi scriva quanti segnalibri ho messo!), dei vademecum da far leggere agli amici, al
proprio compagno, ai propri figli. Eppure, in alcuni momenti, mi sono sembrate troppo. Bellissime sì, ma una cornice
troppo invadente che toglieva attenzione alla storia principale e rallentava il
ritmo di lettura. Ho avuto come l’impressione di perdermi tra le parole e
uscirne frastornata.
Sono passati un po’ di giorni da quando ho terminato questa
lettura e solo adesso, che ve ne sto parlando, mi rendo conto che ripercorrendo
ogni tappa della storia sto finendo per apprezzarlo ancora di più.
Consigliato, assolutamente! Che voi siate un genitore in un
momento difficile, alle prese con un adolescente che non riuscirete più a
capire, o un adolescente che odia i genitori perché proprio non capiscono e non
ne fanno una giusta, o che siate, come me, un po’ nel mezzo (ancora un po’
adolescente e quindi “Laura, hai ragione! È dura farsi capire da questi qui”,
ma anche un po’ adulto “Caro Leonardo, non so dove tu trovi tutta questa
pazienza, ma fatti forza, ci passeremo tutti prima o poi, e finirà anche questo
momento”), E allora baciami vi
lascerà qualcosa di positivo: una sensazione, una frase, un consiglio,
un’illuminazione.
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