STAND BY ME, BIANCA MARCONERO. Recensione.


Titolo: Stand by me
Autore: Bianca Marconero
Editore: Self publishing
Pubblicazione: 15 luglio 2020
Genere: Sport romance
Prezzo: € 2,99 ebook; € 11,80 cartaceo

Gregorio ha tutto quello che gli altri vorrebbero: amici, denaro e talento nel basket. Trascorre le estati collezionando ragazze, ma finisce per rimettersi sempre con Carolina, la sua fidanzata storica, non appena si avvicina il Natale. 

Non ha desideri a parte uno: vendicarsi di Arianna, la figlia del custode.

Arianna non ha niente di ciò che gli altri vorrebbero. È quasi invisibile, ha un’unica amica e un padre spesso oggetto di commenti feroci. Arianna vuole diplomarsi e trasferirsi negli Stati Uniti per frequentare il college dei suoi sogni. 

Ha molti desideri e una speranza: sopravvivere alla vendetta di Gregorio. 

E magari scoprire perché è tanto arrabbiato con lei.
Eppure, tra una partita di basket e una corsa in moto, tra compiti in classe e feste in piscina, qualcosa nei loro sguardi comincia a cambiare. E se è vero che fuggire da quelle occhiate può sembrare doloroso, fermarsi e ricambiare rischia di essere straziante. 

Perché Arianna ha un ragazzo in California.

Perché Gregorio ha già deciso di tornare con Carolina, entro Natale.

Perché, quando entrano in gioco i sentimenti, si può solo sperare di non soffrire troppo.
Una storia di amicizie che sfidano tutto, di abbracci rubati, di baci impressi sul cuore e di un odio dichiarato che però assomiglia tantissimo all’amore.


Arianna e Gregorio vivono dentro lo stesso muro di cinta, frequentano lo stesso liceo, il Carducci, ma in comune non hanno mai avuto niente se non l'odio che provano vicendevolmente. È un odio che se li mangia vivi, che li ha portati a non salutarsi nemmeno e a scontrarsi alla prima occasione inutile. 
Più precisamente è Gregorio che ce l'ha con lei, per chissà quale motivo. Lei è la figlia del custode della sua villa, colei che apostrofa semplicemente con "la Vallesi", vive a due passi da lui e si merita tutta l'ostilità di cui è capace. 
Arianna non capirà mai, e non vuole nemmeno porsi troppe domande. È così e basta. Sono di due mondi diversi, lui fa parte della cerchia in, quella dei ricchi figli di papà abituati ad avere tutto dalla vita. Hanno amici che gli cascano ai piedi, con uno schiocco di dita ottengono tutto ciò che desiderano, e della vita di Arianna - e dei suoi "simili" - non sanno proprio niente. 
La ragazza è cresciuta senza mamma, con un padre con la sindrome di Asperger, e senza nessun amico. Vittima di bullismo e violenze psicologiche da tempo immemore a opera di Gregorio e della sua cerchia, ha imparato a sopravvivere, a mantenersi a galla, senza fare troppo rumore, senza farsi notare troppo. Ha l'arte di mimetizzarsi, Arianna. Ha l'arte di resistere, di fare muro, di non crollare mai di fronte agli altri. 
Quello che poi succede nella sua testa, e nel suo povero cuore in frantumi, è un'altra storia. Una storia che sa di delusioni amare, ricordi dolorosi, esclusione forzata. È più forte di quanto crede, perché un'altra al suo posto sarebbe crollata, lei, invece, è ancora in piedi.
Gregorio è il ragazzo che tutte vorrebbero sfoggiare al proprio fianco e che tutti vorrebbero avere nella propria comitiva. È un vincente nato, un baciato dalla fortuna sin dalla nascita. Ha un padre ricco, vive in una villa con piscina, è conosciuto e acclamato, ha due spalle che da sole bastano, è il sogno di ogni ragazza del Carducci. Come se tutto ciò non bastasse, è anche un dio del basket. 
Quello che però non vi ho ancora detto è che è pure uno stronzo con la S maiuscola. Quando lo capirete solo leggendo. Perché lui è così, non si risparmia mai. Tutto ciò che fa, deve farlo in grande. 
Dall'odio possono nascere le più grandi passioni, quelle irrefrenabili, inarrestabili, funeste. Quelle a cui un ragazzo proprio non può sottrarsi. Succederà anche a Greg, di rimanere vittima del suo stesso odio e di cadere ai piedi della più insospettabile: Arianna. 
Come cambierà il loro rapporto? Dopo lo sdegno, il disprezzo, l'indifferenza cosa ci sarà? Riusciranno a tenere la loro nuova amicizia su un piano neutrale o finiranno di nuovo naso a naso, muro contro muro? 
Stand by me è il nuovo capolavoro di Bianca Marconero. Anche stavolta l'autrice la tocca piano. Entra nelle nostre vite - e nei nostri cuori - a gamba tesa con due personaggi che hanno un perché e un per come bello forte. Ci scuote dalle fondamenta, ci fa provare una gamma di emozioni variegata per poi farci innamorare senza scampo. 
Il primo sentimento che ho provato, quello che mi ha accompagnato per gran parte del romanzo, che ho sentito vivo e ardente, è stato l'odio. Ho odiato Gregorio con tutta me stessa, l'ho odiato a ogni parola rivolta contro Arianna, a ogni scherzo cattivo che le ha fatto, a ogni silenzio di fronte alle cattiverie dei suoi amici. Oltre ad averle fatto del male in prima persona, ha anche lasciato fare i suoi amici. L'ha trattata come una schiava, senza rispetto e senza un minimo di educazione, l'ha usata come una pezza da piedi, si è preso pubblicamente gioco di lei. 
Un mostro. Un abominio. Mi sono chiesta più volte come si possa diventare così cattivi quando la vita ti fa il regalo di darti tutto. Dovresti essere più buono, più clemente, più sereno. E invece no. Greg è tormentato, incattivito, soffre di mancanze non visibili. C'è qualcosa che non va in lui, nonostante tutto. E vi dirò: non avevo nemmeno voglia di capire cosa fosse. Immaginavo che dietro la sua cattiveria potesse esserci qualcosa, ma non volevo scoprirlo. Quello che aveva fatto era sufficiente per farmelo cancellare dalla faccia della terra. Gregorio, tu, per me, non esisti. 
Preparatevi a provare lo stesso odio nei suoi confronti. Non pensate nemmeno per un attimo che io stia esagerando. Questo ragazzo è il diavolo in persona. E adesso, che ho terminato la lettura da un giorno, mi sento pure in colpa a dire una cosa del genere, ma proprio non posso dimenticare quello che ho letto per gran parte del romanzo. Mi dispiace, Greg, ma devi assumerti le tue responsabilità e prenderti le parole negative che meriti. Fammi sfogare ché ne ho bisogno!
Solo verso la fine inizierete a capire cosa c'è dietro l'aspetto da demonio. C'è una spiegazione, sì, ma non sarà per quello che lo perdonerete. Riuscirete a perdonarlo perché Gregorio cambierà. Diventerà un altro ragazzo, forse più uomo, più maturo, più ragionevole. Soprattutto più umano. Sarà per quello che riuscirete a guardarlo con nuovi occhi. E, come Arianna, arriverete al punto di amarlo, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, con le lune storte e i suoi momenti teneri, con i suoi momenti di off e i suoi scleri, con la sua convinzione di non essere abbastanza e la paura di spiccare il volo. 
Attenzione, però, il suo è un cambiamento che sa di rivelazione più che di redenzione. È il vero Greg che emerge, che viene fuori in tutta la sua magnificenza. 
Un personaggio controverso, che vi darà filo da torcere e catalizzerà la vostra attenzione dalla prima all'ultima pagina. Un personaggio vincente, uno show man, un protagonista indiscusso. 
Dopo Roma, mi sono scontrato con la realtà. Ho capito che, se decidi di baciare una, quella forse ti piace, ma se arrivi a strapparti il cuore pur di non baciarla, allora sei fottuto. Perso. Forse perfino innamorato. Lei mi piace in un modo che non ha precedenti. È qualcosa che non parte, come al solito, dalla pancia ma che inizia nella testa e, quando arriva alla pancia, fa molto più male. 
Tutto ciò potrebbe far pensare a una protagonista femminile in ombra. Niente di più sbagliato. Arianna è una protagonista fragile e silenziosa quanto forte e caparbia. Il suo atteggiamento remissivo nei confronti di Gregorio e dei suoi folli amici mi ha fatto innervosire più volte. Aspettavo con ansia il momento in cui finalmente avrebbe urlato a gran voce basta. Speravo che riuscisse a mandarli tutti al diavolo come meritavano, smettendo così di fargli da schiava. Ma Arianna ogni volta mi stupiva. Abbassava la testa e ubbidiva. Una vittima consapevole. Se quello che provavo per Greg era odio funesto, quello che provavo per lei era odio misto a un pizzico di dolore. Avrei voluto infonderle la forza giusta per ribellarsi, avrei voluto urlare, entrare nelle pagine e fare qualcosa. Qualsiasi cosa pur di non vederla più così. 
Mi si è stretto il cuore. Ho pregato vendetta. Ho pregato tempesta. Contro Greg, contro Thomas, contro Michele. Avrei voluto piangere per lei, avrei voluto difenderla dall'odio immotivato che le riversavano addosso ogni giorno umiliandola. 
Alla fine, però, il corso delle cose è cambiato. Arianna ha avuto ciò che le spettava. È successo tutto in maniera naturale, senza che lei avesse il coraggio di ribellarsi, senza che Greg fosse punito come meritava. Perché con Bianca Marconero funziona sempre così: a volte è troppo malvagia con i suoi personaggi, altre volte fin troppo indulgente. Come una mamma, che sa sempre quando è giusto tirare e quando invece mollare. Possiamo giudicare quanto vogliamo dall'esterno, possiamo puntare il dito, pensare che stia sbagliando, ma alla fine sarà sempre lei a decidere cosa è giusto. 
La storia di Gregorio e Arianna è una storia di amore e odio giovanile, ricca di sentimento e pathos. Una storia che colpisce e fa affondare. L'ennesima storia di Bianca che mi ha messo letteralmente al tappeto. Sono stata conquistata dai protagonisti e dai personaggi secondari, dalle dinamiche folli dei loro rapporti, dall'incostanza e l'incoerenza tipiche di quell'età, dalla girandola delle loro idee, paure, affetti. E tra le righe ho visto la maturità. Di un'autrice che sa toccare ogni tema con delicatezza e fervore, che sa raccontare storie che arrivano dritte al cuore e fanno innamorare, di due personaggi in crescita, di etichette e pregiudizi che lentamente cadono, di muri e corazze che si lasciano abbattere. 
È la prima volta che bacio qualcuno per salvare me stesso, per riportarmi a riva. La prima volta che mi imbatto in qualcosa che non sapevo di aver perso. Baciarla è come stare in quei sogni in cui galleggi, quelli bellissimi che al risveglio cerchi di afferrare prima che scappino. 
Bianca ha dato a Gregorio e Arianna strati e strati di apparenza, per poi spogliarli con calma. A ogni capitolo uno strato andava via. A ogni capitolo Gregorio diventava più umano e Arianna più donna. A ogni capitolo si arrivava sempre più vicino ai loro cuori, all'essenza. A ogni capitolo ci si allontanava sempre più da quell'apparenza che spesso fuorvia. 
Il punto è che se entri in contatto con una luce colorata, il colore ti si riflette addosso, sui vestiti e sulla pelle. Io sono sempre lo stesso, ma a volte mi sento colorato dal fatto che lei c'è. 
Greg e Arianna, nudi, alla fine del percorso, sono valsi tutta la sofferenza affrontata. Bianca saprà rimettere al proprio posto ogni più piccolo pezzo di cuore che vi ha spezzato. Ci aggiungerà del balsamo, si prenderà cura di ogni vostra ferita. E spegnerete il Kindle con un sorriso che va da parte a parte, felici come delle bambine dopo una passeggiata al luna park, euforiche come chi ha provato l'emozione di salire su ogni singola giostra, montagne russe comprese. 
Fatevi spiegare l'amore da questi due pazzi, fatevelo spiegare da Bianca che sa sempre come fare. Innamoratevi perdutamente, della sua scrittura, delle sue storie, dei suoi personaggi. Di lei. Perché non posso che fare una statua a questa donna: come ci siamo arrivati dall'odio folle all'amore più puro e vero che potesse esistere? Come ci sono arrivati Gregorio e Arianna? Come ci sono arrivata io? Non lo so, non so proprio dirvelo. È stata una magia di cui sono stata volentieri vittima. Una magia di quelle che non hanno spiegazioni razionali. 
Cara Bianca, continua a scrivere. Promettimi che mi regalerai altre mille storie così e io sarò una donna felice. Grazie. 


2 commenti

  1. io scriverei anche solo per il piacere di leggere le tue recensioni, Valentina. Grazie per avermi capita, e per avermi riconosciuto il diritto di condurre la storia, te ne sono infinitamente grata.

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