KING OF PRIDE, ANA HUANG. Recensione.


Titolo: King of pride
Autore: Ana Huang
Serie: King of sin #2
Editore: Mondadori
Pubblicazione: 12 novembre 2024
Genere: Contemporary romance/Billionaire romance
Prezzo: € 8,99 ebook

Lei è il suo opposto in ogni senso... ed è la tentazione più grande che abbia mai conosciuto.

Isabella lavora da un anno come barista al club Valhalla, esclusivo club frequentato dalle persone più ricche e influenti del mondo. È sul posto di lavoro che ogni giovedì incontra Kai Young, erede di un impero mediatico multimiliardario, nonché stimato membro del comitato direttivo del club. 
Kai è tutto ciò che una come Isabella può solo sognare. Raffinato, aristocratico, irraggiungibile. 
In più sembra indossare una maschera stoica che lo rende ancora più inaccessibile e lontano dal suo mondo. 
Ma quello che Isabella non sa è che proprio lei, con la sua umiltà e stravaganza, con i suoi capelli viola, con il drink sbagliato che gli ha preparato la prima volta, è riuscita in qualche modo a scalfire la corazza, ad abbassare le difese dell'uomo impenetrabile. 
Kai non smette di pensare a lei da quel giorno del primo incontro.
Così diversi, socialmente oltre che caratterialmente. Isabella piena di vita, sregolata e appassionata. Kai inflessibile, ligio alle regole e al dovere, impegnato a passare il tempo libero traducendo i testi dei suoi libri preferiti in latino. 
Il caos che incontra la calma piatta. Il frastuono che squarcia un cielo sereno. 
Riuscirà un uragano come Isa a smuovere dalle fondamenta il mondo di uno Young famoso per la sua condotta irreprensibile? Riuscirà Kai a superare, per la primissima volta nella sua vita, lo scoglio delle regole che gli vietano di "fraternizzare" con un dipendente del club di cui è membro del comitato direttivo? 
“La sua risata, il suo profumo, il suo sorriso. Il suo talento per il pianoforte e il modo in cui le si illuminano gli occhi quando prova entusiasmo." Erano il genere più pericoloso di droga, e temevo di star già scivolando lungo la brutta china che portava alla dipendenza.
Finalmente, dopo un po' di mesi di attesa, sono arrivata a recuperare la lettura di King of pride, secondo volume della serie Kings of sin. Dopo aver letto il primo romanzo e averlo adorato, dopo essermi appassionata al terzo volume, toccava alla storia di Kai e Isabella che avevo lasciato nel Kindle a riposare. La trama non mi ispirava particolarmente e i personaggi non destavano la mia curiosità. Per completezza, però, ho deciso di dargli una chance e devo ammettere che tutto sommato ho fatto bene. Innanzitutto è stato un piacere ritrovare tutti i personaggi, quelli a cui ho avuto modo di legarmi leggendo gli altri volumi. Alessandra e Vivian sono amiche di Isabella, organizzano uscite e serate insieme. Kai incontra Dante per lavoro e perché tirano di box insieme. I momenti corali sono tra le cose che ho potuto apprezzare di più.
La storia d'amore tra i protagonisti ci mette un po' per decollare. Entrambi hanno reticenze, a partire dalle diversità che li contraddistinguono, finendo poi per la questione del club. Se decidessero di dar seguito all'interesse che provano, Isabella finirebbe per lasciare il lavoro, cosa che le pesa non poco. Kai, invece, è stato da sempre abituato a essere affiancato da una tipologia di donna ben lontana da quella che incarna Isabella. Sua madre, soprattutto, lo vorrebbe con una donna di pari livello sociale e prova in tutti i modi a "proporgli" donne che ritiene alla sua altezza e all'altezza della famiglia Young. 
Una coppia che su carta non potrebbe mai funzionare e che invece riesce a trovare la strada per dar sfogo prima all'attrazione fisica, poi a quella mentale. 
... Sarebbe stata la mia rovina in un modo o nell'altro. 
Pochi ma decisivi incontri, di nascosto dal mondo. Poche parole, sussurrate, scambiate con il timore di essere scoperti e delle conseguenze inevitabili che rischieranno di incrinare l'equilibrio già precario che stanno provando a costruire. 
Non avrei scambiato nessuno dei miei momenti con lei per tutta la calma e la pace del mondo. Credevo di detestare il caos, ma a un certo punto avevo scoperto di amarlo.
Quella di Kai e Isa è la classica storia di mezzo delle serie, quella "tranquilla", che non emoziona, che non scuote l'animo del lettore. Una lettura piacevole, intrigante, ma al tempo stesso senza scossoni. Un passaggio obbligato per chi vuole leggere l'intera serie e conoscere le storie di tutti i personaggi che la compongono. Le loro personalità sono il punto forte della storia. Lo stile della Huang resta immutato: elegante, aristocratico e all'altezza dei personaggi che mette su carta. Personaggi e stile sono, dunque, le punte di diamante di King of pride. Avendo già letto gli altri due volumi, primo e terzo, posso dirvi che questo non regge il confronto. È di sicuro quello che appare più lento e noioso, pur senza esserlo veramente. Kai e Isa hanno una storia che necessita del suo tempo, che deve passare attraverso diversi steps prima di nascere e fiorire. 
Se sapete amare le storie che si prendono il giusto tempo, che non hanno necessità e impellenza di correre e affannarsi, questa fa per voi. Se spasimate per le storie osteggiate e sbagliate sin dai primissimi presupposti, Kai e Isa sono qui ad aspettare solo voi. 



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