Editore: Sperling & Kupfer
Pubblicazione: 3 giugno 2025
Genere: Contemporary romance/Fake relationship
Prezzo: € 10,99 ebook
Scottie Price ha da poco ottenuto il lavoro dei suoi sogni. C'è solo un piccolo dettaglio: è l'unica donna single in un team di molti uomini, tutti felicemente sposati. È per questo che, in un momento di panico durante una riunione, si inventa di avere un marito per fare colpo sulla sua amministratrice delegata, Ellison. Ma le cose sfuggono rapidamente di mano, perché, quando Ellison scopre che Scottie non porta la fede al dito, prende la questione molto sul serio: vuole aiutarla a salvare il suo matrimonio in crisi con il supporto di uno dei migliori consulenti matrimoniali del Paese. Per la ragazza, intrappolata in una bugia sempre più intricata, l'unica soluzione è trovarsi un marito anche solo per finta. Ed è così che entra in scena Wilder, un eccentrico milionario ossessionato dall'improvvisazione teatrale. In teoria doveva essere solo una messinscena, ma quando i due accettano di partecipare a un ritiro matrimoniale estivo, la recita inizia a sfumare pericolosamente nella realtà. Costretti a fingere giorno e notte, tra prove di affinità di coppia, giochi di ruolo e silenzi pieni di significato, Scottie e Wilder scopriranno che i sentimenti non sempre seguono il copione. E quando la recita diventa la parte più reale della loro vita, dire la verità potrebbe essere l'improvvisazione più difficile di tutte.
Quando Scottie capisce di aver trovato il lavoro dei suoi sogni ma di essere totalmente fuori dal target dei colleghi che la circondano è ormai troppo tardi per fare un passo indietro. Ci è dentro fino al collo.
È divorziata, non rincorre l'amore, ed è l'unica single del suo ufficio. Intorno a lei una specie di setta del matrimonio, come ama definirla. Tutti colleghi fan della vita di coppia: ogni occasione o momento libero è buono per confrontarsi sulla vita a due, sulle abitudini e sulle gioie, ogni chiacchierata è un buon modo per fissare incontri/appuntamenti a cui sembrano essere ben accetti solo uomini e donne che indossano una fede al dito. Va da sé che Scottie è automaticamente esclusa. Diventare amica del capo, poi, la metterà in una posizione ancora più scomoda. Si ritroverà dall'oggi al domani a dover trovare un finto marito in seguito a una bugia detta per eccesso di fantasia.
Come può una donna trovare in meno di ventiquattro ore un uomo disposto a fingersi un marito?
Attenzione: tenersi alla larga da Scottie Price, la single reclusa nel suo ufficio: rischio contagio da divorzite, una rara patologia che potrebbe diffondersi in caso di contatto ravvicinato.
Wilder ha una vita piatta nonostante le soddisfazioni derivanti dal suo lavoro. Ha più soldi di quanti ne possa contare, eppure dall'aspetto sembra essere uno squattrinato "in cerca di". La proposta di fingersi il marito di una donna che nemmeno ha mai incontrato arriva a squarciare la calma piatta di cui si circonda da ormai troppo tempo. Una di quelle proposte singolari, che capitano una sola volta nella vita. Così decide di salire sulla barca e iniziare questo viaggio.
Premesse scoppiettanti, un finto matrimonio che fa naturalmente acqua da tutte le parti e due personaggi singolari che vi lasceranno a bocca aperta.
Non voglio che si comporti come se quel bacio non abbia avuto alcun significato. Non voglio che si comporti come se fosse tutto normale. Perché non lo è. Non c'è nulla di normale nel legame che sento con lei. Nell'energia che avverto tra noi. Nella scintilla che le nostre labbra hanno creato poco fa. È tutto meno che normale.
Inizia così il viaggio nella menzogna di Scottie e suo marito Wilder. Partiranno in campeggio insieme alle altre coppie... tre, due, uno, ciak si gira.
Meghan Quinn torna con una commedia tra il serio e il faceto, dove il termine assurdo assume una connotazione tutta nuova e originale. Ne vedrete delle belle, vi chiederete più volte se i due protagonisti - e i personaggi intorno a loro - ci sono o ci fanno, perché sì, a tutto c'è un limite, e qui sembra essere stato superato da un pezzo!
Avevo voglia di ridere, di cambiare un po' genere. Ero nel pieno della mia estate, al mare, e volevo un libro a tema. Purtroppo, però, a parte qualche timido sorriso, non è riuscito a strapparmi. L'idea di base mi è sembrata buona, le premesse non erano male, ma poi l'autrice continuava a mettere carichi da novanta su carichi da novanta, spingendosi con la fantasia e l'esagerazione un po' troppo in là.
Certe situazioni sono sembrate assurde, paradossali, scritte forse con il solo intento di far ridere il lettore. I personaggi sono tutti strambi, ognuno a modo suo, certo, ma l'aggettivo che meglio li descrive è proprio strambo. Scottie forse è quella che mi è parsa più centrata, con pensieri, preoccupazioni e timori veri, reali, coerenti. Non posso dire lo stesso del suo partner in crime, Wilder. Quest'uomo è una caricatura, un misto tra uomo e fumetto. Strampalato. Non ho mai incontrato un personaggio maschile come lui in nessun libro. Le sue idee sono malsane, campate per aria, folli. Chi gli va dietro ha problemi forse anche più grandi.
Tutto molto simpatico e leggero. La storia d'amore tra i due protagonisti si fa leggere, diletta, fa passare le ore, ma a fatica. Arrivata al 70%, confesso, avrei voluto spegnere il Kindle e abbandonare la lettura. Era diventato tutto troppo per me. Sarà che non amo le letture particolarmente leggere senza implicazioni emotive e significative, sarà che era la prima volta che mi approccio a una storia di Meghan Quinn, ma proprio non riuscivo a farlo entrare nelle mie corde o ad appassionarmi. Ho continuato a stringere i denti, mettendo il turbo per arrivare alla parola fine e tuffarmi subito su un'altra lettura capace di soddisfare i miei bisogni di lettrice.
Purtroppo, per me, è stata un'esperienza insoddisfacente. Lo stile dell'autrice è scorrevole, ma la storia non è riuscita a conquistarmi. Tutto troppo fintamente esagerato. I teatrini messi in piedi all'interno del campeggio sono frutto di una fantasia eccelsa, ma, altra confessione, mi hanno annoiata e non divertita. Un mio limite, forse, quello di non riuscire a entrare in sintonia con il clima goliardico ideato dall'autrice, ma non riesco a dare a questo libro più di due stelle.
Cara Quinn, sarà per la prossima volta!
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