NON È DETTO CHE MI MANCHI, BIANCA MARCONERO. Recensione.


Titolo: Non è detto che mi manchi
Autore: Bianca Marconero
Editore: Newton Compton Editori
Pubblicazione: 19 luglio 2018
Genere: Contemporary romance
Prezzo: € 1,99 ebook; € 9,90 cartaceo


Fosco è il classico nerd: appassionato di videogiochi, brillante informatico; per sbarcare il lunario collabora con una rivista specializzata. La sua fidanzata Gaia, dopo anni di convivenza, esige da lui un gesto maturo. Per non deluderla, Fosco sta considerando di candidarsi per una promozione, sebbene questo significhi aumentare le ore di lavoro e abbandonare definitivamente il videogioco che sta progettando da anni. Mentre Fosco è alla presa con i suoi dubbi, tutta la redazione è in fermento per l'arrivo di Emilia, una modella star dei social, che collaborerà con la rivista per qualche tempo. Per Fosco la comparsa della popolarissima influencer non è altro che l'ennesima scocciatura, ma una serie di coincidenze inattese porterà i due ad avvicinarsi e a scoprire un'affinità sorprendente... Chi avrebbe mai potuto immaginare che mondi tanto diversi potessero comunicare e capirsi? Perché più passa il tempo e più Emilia si dimostra essere l'unica persona che sappia vedere Fosco per quello che è davvero, mentre Fosco, superando i propri pregiudizi, riesce a cogliere la vera natura di Emilia. E, per la prima volta nella loro vita, i sogni non sembrano più tanto stupidi, ma straordinariamente realizzabili.


Questa è la storia di un ragazzo e una ragazza che non potrebbero essere più diversi. Fosco è un programmatore di videogiochi, un nerd incallito che convive con la sua fidanzata Gaia. Ricci castani disordinati, occhi blu e una famiglia ricca alle spalle. Figlio minore di Priamo Arturo Foscarini, noto nel mondo del giornalismo, o “figlio con la condizionale” come ama definirsi lui. Perché a differenza di suo fratello e di sua sorella, Fosco non ha mai fatto niente nella vita per essere stimato dai suoi genitori. Il suo è un lavoro modestissimo, neanche riconosciuto tale da loro. Ogni due settimane, durante la famosissima cena di famiglia, non perdono occasione per ricordargli quanto la sua vita sia inutile, priva di obiettivi e senza speranze per il futuro. E Fosco è cresciuto così, con la convinzione di non poter mai spiccare il volo, di non averne le capacità, di non meritarlo. I suoi sogni sono rimasti ingabbiati, come il videogioco che sogna di produrre. 
Emilia Levoskova ha ventuno anni ed è la modella italiana più cliccata della rete, la star dei social network, all’apice della sua carriera per la bellezza e la notorietà. Inarrivabile, il sogno di ogni ragazzo/uomo italiano, soprattutto da quando le è stato hackerato il cellulare e le sue foto sono finite ovunque. Sa che l’immagine è importante sin da quando era una bambina e sua madre le inculcava regole ferree per scalare la vetta. 
Fosco ed Emilia sono due ragazzi che hanno in comune una sola cosa: hanno perso il coraggio di sognare e di realizzare i propri sogni. Perché se Fosco sa che per la sua famiglia non sarà mai motivo di orgoglio, Emilia sa che la gente non vede altro che il suo bellissimo corpo. Sua madre non perde occasione per ricordarle che è stupida, che fa fatica a leggere e che nessuno deve venire a conoscenza dei suoi “problemini”. 
La loro autostima è a pezzi, i loro sogni sono destinati a restare per sempre chiusi a doppia mandata nell’ultimo cassetto, lì dove possono solo essere dimenticati. 
Il primo incontro tra i due è pieno di pregiudizi e accuse, oltre che di un fraintendimento che non farà che acuire le loro differenze. Ci metteranno tanto a uscire dal guscio in cui sono stati rinchiusi, ma quando lo faranno sarà bellissimo vederli rinascere. 
Bianca Marconero crea personaggi che sono dei microcosmi. Prendono per mano il lettore con dolcezza, lo accompagnano passo dopo passo nella loro vita mostrando il bello e il cattivo tempo. Mostrando ogni lato, quelli belli quanto quelli brutti con onestà, semplicità, spontaneità. Ogni malinteso, ogni bugia, ogni pregiudizio di cui sono vittima – in maniera più o meno inconsapevole – dona ritmo alla storia che si legge con passione, sorrisi e batticuore. 
E poi quest’autrice ha un potere: non c’è dolore che non possa curare. Ho letto tutti i libri pubblicati dalla Newton Compton e ogni volta mi stupisco di cosa sia in grado di creare. Ogni storia, ogni personaggio, ogni amore sa come prendersi cura di piccole ferite che mi bruciano e fanno male. I libri di Bianca sono la cura, l’antidoto e la salvezza. 
Afferro Emilia per la vita e la stringo contro di me. Stridore di freni, esclamazioni, qualche gridolino, risate. Un cuore che si è perso per strada, e ora precipita. 
Non è detto che mi manchi non è il suo libro più bello perché sono tutti belli a modo loro. Emilia e Fosco mi hanno fatto innamorare della loro semplicità e delle loro fragilità. Perché dietro l’apparenza, dietro ciò che sembrano essere si nascondono tutte le loro paure e la loro inadeguatezza. Sono un ragazzo e una ragazza con tante ferite, esattamente come noi. Due ragazzi che devono ritrovare la voglia e il coraggio di osare e di credere nelle loro capacità. Devono imparare ad amarsi, e non necessariamente prima di imparare ad amare l’altro. Esatto, perché nel loro caso succederà il contrario: impareranno prima ad amare l’altro e poi se stessi. In un percorso accidentato, che sembra portare da tutt’altra parte, pieno di buche e passi falsi, ma con il punto di arrivo sempre lì fisso ad attendere. 
Un punto di arrivo che non viene mai perso di vista. 
Potrei dirvi che la magia sta nella penna di Bianca, ma non sarebbe del tutto vero. Potrei dirvi che la magia sta nei personaggi, dinamici, veri, da consolare, ma non sarebbe del tutto vero. Ancora, potrei dirvi che la magia sta nelle storie d’amore improntate sulle differenze, ma non sarebbe del tutto vero. Potrei dirvi che il personaggio maschile un po’ tenero e impacciato sa come trovare la strada per arrivare dritto al cuore delle lettrici, ma neanche in questo caso sarebbe del tutto vero. La vera magia è tuttoquesto, tutto ciò che Bianca sa orchestrare e mettere assieme. Non c’è mai una nota stonata, un’incongruenza, una similitudine. 
Tra battutine sarcastiche e divertenti, uno stile sagace e scorrevole, c’è tanto, tantissimo cuore. In questo libro forse più che negli altri. Ci sono frasi importanti, con un significato ancora più importante che spiazzano, conquistano, annientano. 
Non dice niente, ma si infila tra le mie braccia. Non mi interessa se la sto stringendo troppo, se durerà più di quanto deve. Potrebbe non finire mai, e mi starebbe bene. Non c’è una misura giusta per una cosa come questa. Non esiste imbarazzo, non ci sono domande. Ho la sensazione stupenda e terribile di non poter essere felice in nessun altro modo, da nessun’altra parte. Il mio posto preferito è al sicuro tra le mie braccia.
Attraverso Emilia e Fosco viene fuori l’amore, in ogni suo lato. L’amore sofferto, l’amore altruista, l’amore folle, l’amore inconsapevole. L’amore vero. 
Dovrò farle capire quanto ero perso, prima che lei mi trovasse, confessarle che non avevo neppure un centro di gravità, prima che il mio cuore sentisse la forza d’attrazione del suo e gli precipitasse addosso. 
E allora grazie, ancora una volta, a Bianca. Perché se sappiamo ancora sognare in parte è merito di autrici come lei.   




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