TIMELESS, JENNY ANASTAN. Recensione.


Titolo: Timeless
Autore: Jenny Anastan
Editore: Self publishing
Pubblicazione: 11 ottobre 2018
Genere: Contemporary romance
Prezzo: € 2,99 ebook


Ci sono traumi che col tempo sfioriscono e perdono il proprio potere. Poi ce ne sono alcuni che penetrano e germogliano, creando barriere, armature e finti sorrisi. Per Gwen vivere a Salem ha rappresentato un piccolo inferno fin da quando ha memoria: capelli rossi, carnagione chiara, una madre fuori dal comune. E un cognome, Parrish, che suona come una condanna. Negli anni ha imparato a mostrarsi forte, ma c'è una persona che puntualmente è riuscita a scalfire quella corazza e a tenere il suo cuore tra le mani in modo del tutto inconsapevole. Thomas Harrison è un rogo che brucia, una pira da cui scappare lontano, ma da cui Gwen è attratta come una falena. 

E le falene, si sa, corrono sempre il rischio di cadere, se troppo vicine al fuoco.

Nota dell'autrice: Timeless è lo spin off di King ma si può leggere separatamente.
AUTOCONCLUSIVO.


Nella vita ci sono amori semplici, poi ci sono quelli complessi destinati a essere senza tempo. 

Il passato di Gwen è costellato di brutti ricordi, momenti che vorrebbe provare a dimenticare anche solo per un giorno della sua vita ma che l’accompagnano sempre. L’umiliazione, la vergogna e il senso di impotenza non le danno tregua, sono come una croce da portare sulle spalle. Una croce pesante, che le impedisce di proseguire per la sua strada e che ha cambiato ogni cosa. 
Mallory è il nome della ragazza, ormai donna, che le ha inflitto ogni cicatrice. E sempre Mallory è il nome della donna che continua tuttora a metterle i bastoni tra le ruote. 
Da sempre innamorata di Thomas Harrison, il fratello della sua migliore amica, Gwen ha imparato a farsi da parte, ad amare in silenzio. Lo ha visto crescere, lo ha visto ignorarla e si è innamorata ogni giorno un po’ di più, nonostante tutto. 
Quando Thomas cerca Gwen per lavoro, a Boston, certe ferite si riaprono e tornano a sanguinare come un tempo. 
Thomas gestisce un pub, il Timeless, e ha bisogno di un prestito di cinquantamila dollari per dei lavori interni al locale. Basterà vederli una sola volta insieme per capire che tipo di rapporto hanno e quanto siano ingestibili e incompatibili insieme. Non perdono occasione per punzecchiarsi, per rimandare al passato, per farsi del male. 
Thomas è un uomo arrogante, fin troppo pieno e convinto di sé. Un uomo, precisamente, che mi ha fatto sbarellare per la maggior parte del libro. Testardo, cieco, irritante. Sempre pronto a tendere la mano per la sua Lory, la Mallory che ha creduto di amare e con cui ha fatto coppia in passato. Lei non è mai uscita dalla sua vita nonostante la storia sia finita. Mallory lo cerca ancora, ha bisogno di lui, e lui non sa dirle di no. La sua è una porta sempre aperta.
Tra Thomas e Gwen, come se non bastasse l’incompatibilità caratteriale e il passato che si portano dietro, c’è sempre e solo lei e in amore, si sa, tre non è il numero perfetto.
Jenny Anastan torna con Timeless, un romanzo da cui non sapevo cosa aspettarmi. Ho letto tutto ciò che l’autrice ha pubblicato negli ultimi anni appassionandomi sempre più, imparando a conoscere il suo stile, la sua impronta, i suoi personaggi. Mi sembrava che avesse toccato già una moltitudine di temi: la gelosia, il matrimonio, il tradimento, la separazione, l’amicizia. Il tutto condito da bambini dolcissimi, proposte di matrimonio indimenticabili, lacrime di commozione e di dispiacere, emozioni che sono rimaste a lungo nella mia memoria. 
Timeless è la prova che la Anastan non ha esaurito le sue cartucce: ha ancora tanto da regalare ai suoi lettori e lo fa senza mai risparmiarsi. Lo fa con semplicità e naturalezza, portandomi ogni volta a chiedermi come abbia fatto a toccarmi con la delicatezza di una piuma e al contempo la forza devastante di un uragano. 
Thomas e Gwen sono due personaggi dalla personalità dominante. Si sfideranno fino all’ultimo, senza esclusione di colpi. Si sputeranno addosso odio, risentimento, ricordi, dolore. Lo faranno senza mai parlare d’amore ma pieni d’amore. Un controsenso, di quelli che solo Jenny sa mettere su carta.
Thomas, come vi dicevo, è un arrogante: il prototipo dell’uomo moderno. Sa cosa vuole, o almeno cosa crede di volere. Tante donne sono passate nella sua vita come meteore. Il tempo di una notte e poi sparivano. Non ha mai concesso al suo cuore di provare qualcosa di più perché nessuna era quella giusta. Gwen tocca delle corde che nessuna ha mai saputo toccare, neanche sfiorare. È unica, sa stimolarlo, sa farlo incazzare e fargli salire il sangue al cervello come nessuna mai. 
Se Thomas attacca, Gwen para il colpo e contrattacca. È come assistere a una partita di tennis. Colpo dopo colpo, palla dopo palla si avvicinano, si allontano, si odiano, si desiderano. Un punto lo segna lui, un punto lo segna lei. 
«Io non fuggirò e tu non scapperai, e se lo farai, ti stanerò».
Con Gwen è stata affinità dalle prime parole. Mi sono rivista nella Gwen fragile, la ragazzina delusa e ferita, quella che ancora oggi, nonostante siano passati tanti anni e nonostante abbia una carriera e degli amici fidati, soffre per il passato e per i pregiudizi di cui è stata vittima. Ma mi sono rivista anche nella Gwen forte, quella che non finisce in ginocchio per i colpi ma resta in piedi, ogni volta con più tenacia e sempre a testa alta. 
Mi fidavo di poche persone, ero forte e dura, ma anche la regina della festa. Ero tutto queste cose, eppure, in fondo, nessuna di loro. 
La protagonista è una donna fiera, che sa come nascondere al mondo il suo dolore. È una donna che nella sua vita ha amato un solo uomo e che per lui è disposta a mettere da parte ogni cosa tranne la felicità. È il cuore di questo romanzo perché, ne sono certa, ognuno di noi è stato nella vita un po’ Gwen. La sosterrete, l’abbraccerete virtualmente più e più volte nel corso della storia e vi porterà a pensare a voi. A quando avete sofferto e pianto per le stesse cose per cui soffre e piange lei. 
A volte cerchiamo la felicità in cose complicate quando le migliori, quelle che hanno la capacità di scaldarti il cuore, sono le più semplici.
Due personaggi fortissimi e riuscitissimi, uno stile scorrevole e una storia d’amore tormentata. Un passato che continua a metterci lo zampino nella figura dell’antagonista Mallory. 
Mallory, maledetta Mallory. Quanto ti ho odiato! Ti ho odiato per aver fatto del male alla mia Gwen, ti ho odiato perché lei non è stata sufficientemente forte da combatterti al momento giusto e infine ti ho odiato perché hai manipolato Thomas come solo gli uomini sanno farsi manipolare. Ti ho odiato, soprattutto, perché mi hai fatto odiare lui. L’ho perdonato, alla fine. Certo che l’ho perdonato. Ha saputo farlo Gwen, in nome dell’amore che prova per lui, e ho saputo farlo anch’io. Ma l’ho odiato e voglio sottolinearlo con forza. 
Brava Jenny, perché non sai cosa significhi restare in superficie. Perché non hai usato effetti speciali per farci innamorare: non ne hai avuto bisogno. Brava perché hai saputo far splendere Timeless solo grazie alla forza dei suoi protagonisti. Brava perché le tue sono storie di vita semplici, complesse, intricate, assurde, folli, forti. Storie di vita che trovano sempre la via per arrivare al cuore del lettore. 





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