PROTEGGI IL MIO CUORE, NICOLE JACQUELYN. Recensione.


Titolo: Proteggi il mio cuore
Autore: Nicole Jacquelyn
Serie: Fostering love #1
Editore: Mondadori
Pubblicazione: 7 aprile 2018
Genere: Contemporary romance
Prezzo: € 3,99 ebook; € 6,50 cartaceo (edicola)

Kate è stata a lungo innamorata di Shane, un ragazzo affidato ai suoi zii insieme al quale è cresciuta, ma la passione si è interrotta quando Shane ha sposato Rachel, una sua compagna di college. Dal matrimonio sono nati tre figli e Rachel ora ne aspetta un quarto, confortata dall'aiuto dell'amica che passa molto tempo in casa loro, trascurando la sua stessa vita, mentre Shane, militare di professione, è via per lunghi mesi. Tutto viene però turbato dall'improvvisa morte di Rachel, che rimane vittima di un incidente: rimasti soli col loro passato e con un presente non meno difficile, Kate e Shane si trovano così a dover fare i conti con le regole dell'amore.


Il rapporto tra Kate e Shane è sempre stato strano. Sono cresciuti per diversi anni nella stessa famiglia affidataria, come due fratellastri senza però mai sentirsi tali. Shane ha sempre provato qualcosa di particolare per Kate, ma non si è mai concesso di ammetterlo, a se stesso come agli altri. Kate, invece, non ha fatto altro che pendere dalle sue labbra fin dal primo giorno. 
Quando tra loro è arrivata Rachel, poi, le cose sono peggiorate. Shane ci ha provato subito con lei, che era una bellezza appariscente e mozzafiato, lasciando Kate nell’angolo a morire di gelosia. 
Gli anni sono passati, Rachel e Shane si sono sposati e hanno dato alla luce dei figli, Kate se ne è fatta una ragione ed è andata avanti con la sua vita. 
Le cose cambiano ancora una volta quando Rachel perde la vita in un incidente poco dopo aver messo al mondo un altro figlio. Kate è ancora una volta lì per loro, come c’è stata ogni volta che Shane partiva per le missioni e lasciava Rachel e i bambini da soli. Kate è stata per loro una seconda mamma, una tata, un’amica. Si è occupata di loro, gli ha preparato da mangiare, li ha accompagnati a scuola. Shane ha bisogno più che mai di lei adesso che Rachel non c’è più, eppure continua a non volerlo ammettere. Si avvicineranno, perché non può andare diversamente. Quei bambini conoscono Kate più del loro padre e non c’è altra persona al mondo che vorrebbero accanto. Poi una notte, entrambi ubriachi, finiranno nel guaio peggiore che potessero combinare. Un guaio che renderà tutto irreversibile, da cui non sarà possibile tornare indietro. 
Dopo aver sentito parlare benissimo di questo romanzo mi sono incuriosita. Penso che il passaparola sia l’arma più potente e letale che possediamo e quando si parla tanto di un romanzo, come di un protagonista, nella maggior parte dei casi sono una che cede. 
Durante la lettura della prima parte del romanzo ho storto il naso diverse volte perché Kate mi è sembrata un personaggio senza spina dorsale, troppo incline alla sopportazione e all’umiliazione. Ho visto Shane dirle le peggiori frasi che si possano dire a una donna e lei non battere ciglio. Probabilmente, nel migliore dei casi, avrei girato le spalle e sarei andata via senza volerlo più vedere. Nel peggiore, avrei fatto uso delle mie mani per colpirlo. Kate invece incassa ogni colpo con una certa indifferenza, come se quelle parole le scorressero addosso come acqua, senza toccarla mai veramente. Shane infierisce, eccome se lo fa. In maniera crudele, spietata e sfacciata. Kate continua a essere lì, a porgere l’altra guancia, a occuparsi dei suoi figli come se tutto fosse dovuto e come se spettasse a lei. Gli para il sedere in diverse occasioni, e lui continua a non capire che ha bisogno di lei e a mandarla via. 
Nella seconda parte ho continuato a storcere il naso ma per motivi diversi. Ogni loro litigio si risolve tra le lenzuola. Capisco l’attrazione, capisco quanto possa essere potente e che possa portare a spegnere la ragione. Capisco tutto, davvero, ma mi è sembrato tutto troppo. Shane è un personaggio ambiguo, ha un modo originale e incomprensibile di mascherare ciò che prova. Che dietro il suo atteggiamento ci sia un sentimento il lettore lo sa, lo capisce, è quasi scontato, ma non è certo a lui a farlo capire. Anzi. Lui sembra proprio uno che Kate la odia e quando le dice le peggiori frasi del mondo sembra farlo con convinzione. Però finiscono a letto, perché si vogliono. E una volta raggiunto il piacere e rimessi i vestiti, Shane riprende ad odiarla. Come se non fosse successo nulla. La cosa più stramba sapete qual è? Che la volta dopo lei ci ricasca. Dopo le parole brutte, dopo le offese, dopo l’indifferenza… lei ci va di nuovo a letto. Senza pretendere delle scuse, senza dire basta, senza esigere rispetto. 
Il loro rapporto si evolverà più per forza di cose che per volontà loro. Saranno le circostanze che li porteranno a cambiare, ad assumere un atteggiamento per certi aspetti più maturo (anche se nel caso di Shane ci sarà da aspettare veramente tanto). A un certo punto mi sono arresa, ho pensato che il nostro protagonista bastardo non sarebbe mai cambiato. La luce in fondo al tunnel, stavolta, mi sembrava di non vederla proprio. 
Kate era la luce in una stanza. Era sempre allegra e terribilmente divertente. Non sapevo come mi fosse stato possibile ignorarla per così tanto tempo. 
Tra una perplessità e l’altra però devo dire che sono stata incollata alle pagine fino alle fine. Ci sono stati tanti aspetti positivi che mi hanno fatto apprezzare Proteggi il mio cuore. Innanzitutto i bambini. Fatemelo dire: sono adorabili! Sono particolarmente sensibile quando ho tra le mani un libro in cui ci sono i bambini, e qui ce ne sono veramente tanti. Le loro paroline e la loro emotività finisce sempre per farmi capitolare. Quella di Kate e Shane è una grande famiglia allargata di pazzi, con abitudini strane, una famiglia che vi farà divertire, soffrire, sorridere. Stargli dietro sarà difficile perché ciò che dicono non è mai ciò che pensano e ne combineranno delle belle. 
«Voglio solo una possibilità.» «Una possibilità per fare cosa, Shane? Per venire a letto con me? Per un po’ di sesso orale? Cosa vuoi ancora esattamente?» «Voglio stare con te.» Mi sorpresi delle mie parole, perché i pensieri si facevano sempre più confusi nel tentativo di verbalizzarli. Volevo solo lei. Anche senza i bambini, l’avrei voluta. I bambini rendevano soltanto quel legame un milione di volte più forte. Volevo che mi guardasse nel modo in cui mi guardava quando eravamo due stupidi adolescenti, come se fossi onnipotente.
Proteggi il mio cuore è anche un romanzo imprevedibile, perché ogni strada che percorreranno insieme Shane e Kate finirà per essere cambiata per un’altra. C’è movimento, tanto tanto movimento. Impossibile annoiarsi. 
Quindi, messa da parte l’insana ossessione dell’autrice di farli finire sempre e comunque a letto, messi da parte il caratteraccio e l’orgoglio di Shane, messa da parte la mia insofferenza per Kate, devo dire che è stata una lettura piacevolissima. 
Una famiglia numerosa e caotica, un amore che trova finalmente la sua strada dopo anni di sofferenza e incomprensione, dinamismo che rende la lettura godibile e piacevole. 




Nessun commento