Editore: Self publishing
Pubblicazione: 23 febbraio 2018
Genere: Contemporary romance
Prezzo: € 1,99 ebook
Mi chiamo Dimitri Petrov e sono nato a Mosca trentacinque anni fa.
Mi piace fumare, l’alcol e le donne. E non necessariamente in quest’ordine.
Non faccio parte né dei buoni né dei cattivi, sono un contractor e vado dove mi pagano meglio. Programmo ogni minimo aspetto della vita dei miei clienti, perché ne va della loro sicurezza e anche della mia.
Ma non avevo programmato che avrei voluto proprio lei.
La prima volta che l’ho vista era vestita di nero ed elargiva strette di mano a tutti.
L’ho desiderata da subito.
So tutto di lei.
Lei non sa nulla di me. Né il mio nome, né della mia esistenza.
Ero destinato a non rivederla mai più, invece le nostre strade si sono incrociate più volte negli ultimi mesi.
L’ho voluta sempre di più, finché non ho scelto di allontanarmi da lei, perché è l’unica donna che non posso avere. Ed è anche l’unica che mi vede per quello che realmente sono, per questo non ha mai smesso di cercarmi.
Rinuncerei a tutto pur di rivivere quell’unico bacio che ci siamo dati, ma non posso, perché lei non sarà mai mia.
“A tutti noi,
che ci siamo sentiti invisibili e inadeguati
almeno una volta nella vita.
Non è per sempre…”
LIBRO AUTOCONCLUSIVO.
The contractor è
arrivato online con la forza di un uragano, sorprendendo tutti e lasciando
senza parole, oltre che con il desiderio di tuffarsi immediatamente su questa
nuova storia. Sapevo già qualcosa di questo libro, eppure l’ho accolto con l’entusiasmo
che riservo solo alle novità bellissime, quelle che quasi non mi sembra vero
stiano succedendo. Non vedevo l’ora di terminare tutte le altre letture perché il
mio pensiero era sempre lì, a quel libro che nel mio Kindle ha aspettato
veramente troppo e ogni volta sembrava richiamare la mia attenzione.
Sono riuscita a resistere un solo giorno prima di decidere che era una priorità assoluta divorare ogni capitolo e ogni pagina, Dimitri e Angelica hanno saputo fare il resto.
Sono riuscita a resistere un solo giorno prima di decidere che era una priorità assoluta divorare ogni capitolo e ogni pagina, Dimitri e Angelica hanno saputo fare il resto.
La vita di Angelica, da ragazza semplice alle prese con la
sua unica storia importante finita male, viene messa sottosopra dalla morte di
suo padre. Per lei, Carlo, il suo gemello, e Marta, sua sorella, sarà una
notizia quasi liberatoria. In Antonio Galli non hanno mai visto una figura
genitoriale; fin da piccoli ha dato dimostrazione dell’uomo violento e penoso
che è. I tre ragazzi, dopo la morte improvvisa della mamma quando erano ancora
troppo piccoli, sono cresciuti con gli zii, che si sono occupati di loro come
se fossero dei figli. Non gli è mai mancato nulla, soprattutto l’affetto di cui
avevano bisogno. Oggi sono orfani, anche quel padre che non c’è mai stato se
non con violenze fisiche e psicologiche, è andato via.
Quando il notaio si farà vivo per discutere dell’eredità
lasciata da Antonio, i ragazzi scopriranno di non essere solo in tre, ma che c’è
un altro figlio legittimo a cui spetta una parte del loro patrimonio. Il suo
nome è Dimitri: è russo, alto quasi due metri, ha un viso affilato e incute
timore. Oltre a essere molto incazzato.
La vita di Dimitri è stata molto diversa da quella di
Angelica, Carlo e Marta. Lui una madre ce l’ha avuta e ce l’ha tuttora,
semplicemente è una donna a cui fanno gola solo i soldi e nient’altro. Dimitri,
nato da una relazione clandestina tra Antonio e sua mamma, è cresciuto senza un
padre e l’unica donna che avrebbe dovuto occuparsi di lui se n’è liberata le
mani lasciando il compito ai nonni. L’hanno cresciuto bene, amandolo come solo
dei nonni sanno fare. Oggi Dimitri è un uomo bello e grosso, con le spalle
forti, abituato a essere invisibile, a non essere amato. I sentimenti non sono
contemplati nella sua vita. Dopo dodici anni passati nella polizia, di cui sei
al servizio antiterrorismo, è entrato nella Black Hawk, agenzia privata che
fornisce protezione. Da un paio d’anni è il bodyguard di Rebecca, ragazza ricca
su cui i riflettori sono sempre puntati.
Sarà proprio Rebecca a far incrociare le strade di Angelica
e Dimitri. Ad Angelica saranno commissionate le bomboniere per il matrimonio
dell’anno: quello di Rebecca e il suo innamoratissimo e protettivo fidanzato. I
due ragazzi saranno costretti a vedersi più spesso di quello che desiderano e
dopo tanto odio sputato addosso arriverà il momento in cui non potranno più
ignorare la chimica che li porta l’uno nelle braccia dell’altra.
Mi sono dilungata tanto sulla trama, stavolta. Ci tenevo a
spiegarvi la situazione familiare di entrambi i protagonisti, perché sarà
proprio questa a portarli a odiarsi fin dal primo sguardo, a provare rancore e
poi a unirsi. Passi avanti e passi indietro, azioni dettate dall’irrazionalità,
altre dalla ragione e dalla coscienza. La conoscenza di Angelica e Dimitri sarà
a dir poco movimentata. Sono fratellastri e Dimitri prova odio nei confronti di
un padre che l’ha riconosciuto troppo tardi. Nei suoi tre fratellastri vede la
famiglia che a lui è stata negata, vede ciò che lui avrebbe tanto voluto ma non
ha potuto avere. Non vuole l’eredità di quel padre indifferente, non vuole i
soldi dei Galli, non vuole avere a che fare con loro. Ma quando si tratta di
Angelica qualcosa nel suo cuore prende a fare i capricci. E Dimitri è spietato,
è abituato ad avere tutto ciò che desidera. Angelica è una tentazione
fortissima; tutto di lei grida desiderio, attrazione, bramosia. Saranno spinti
da una forza invisibile, da qualcosa di più grande e forte di loro.
«La questione è complicata», mi limito ad aggiungere. «È sposata?» «No». «Fidanzata?», insiste. «Nemmeno». «Allora è lesbica?», sbotta. «Non mi risulta», dichiaro. «Accidenti, vuoi deciderti a parlare», esclama frustrata. «È mia sorella!».Silenzio.
Il primo bacio sarà un concentrato di desideri inespressi,
voglie celate e poi manifestate, un ricordo indelebile nella mia mente. Perché vi
sto dicendo questo? Perché dopo tanti romance letti è difficile che un primo
bacio mi resti così impresso nella mente e riesca a scatenare in me emozioni
così forti. Più volte durante la lettura mi sono detta: “Valentina, la smetti? È solo un libro come tanti altri. Di quanti baci
come questi hai letto negli ultimi anni?”. Ed è così. Ho letto di tanti
baci, tante storie, tanti amori, contrastati, impossibili e non. Ho letto di
tutto, tanto che certe cose non dovrebbero più avere la forza e la meraviglia
di stupirmi e di disarmarmi. Ma ci sono delle autrici, poche a dire il vero,
che hanno una bacchetta magica tra le mani e di tanto in tanto, evidentemente,
si divertono a operare con la loro magia su di me. Daniela Volontè è certamente
una di queste, forse proprio la prima. Quella che metterei sul podio, al
primissimo e indiscusso posto.
Il mio amore smodato e folle per ogni storia nata dalla
penna di questa autrice è ormai cosa nota e vi giuro che mi piacerebbe non
ripetermi, dirvi cose nuove, scrivervi qualcosa di originale. Le parole, però,
non ce le ho. Posso ancora una volta dirvi che Daniela ha fatto la magia
facendomi innamorare perdutamente, riducendomi come una bambina con le farfalle
allo stomaco e il cuore in gola. Posso dirvi che le emozioni provate insieme a
Dimitri e Angelica mi hanno fatto sognare in un momento personale emotivo di
buio. Mi hanno dato speranza, mi hanno rimesso in piedi, hanno coccolato il mio
cuore e rimesso a posto qualche pezzetto infranto che vagava nello spazio senza
trovare più la sua collocazione.
Mi sono lasciata travolgere dall’uragano delle loro vite,
dal disordine dei loro sentimenti, dalle loro paure e dalla loro incredulità di
fronte a ciò che scoprono di provare. Dimitri mi è entrato nel cuore perché lui
non ha bisogno di mostrare al mondo una corazza; è un duro vero. Non si veste
di panni non suoi, la maschera che porta e mostra ogni giorno è il risultato di
ciò che è stato, di come è cresciuto, di ciò in cui crede. Vederlo sciogliersi,
assumendo sembianze umane, nel senso
più sentimentale e ancestrale del termine, è stato spiazzante. Ho visto le sue difese
crollare non una alla volta, ma tutte insieme, di colpo. Hanno fatto rumore, un
caos infernale, e mi hanno ridestata.
Ho sperato per il suo futuro, che fosse roseo, finalmente. Ho
sperato potesse avere il lieto fine che sognava perché la vita gli ha già tolto
tanto, tutto.
E per oggi va bene così. Va bene non sentirmi me stesso, ma una versione migliore del mio essere. Perché è così che mi percepisco, quando sono accanto a lei. Migliore dell’uomo che in realtà sono.
Quel lieto fine tanto sperato, sofferto, agognato, che per
Angelica e Dimitri sarà un miraggio. Difficile da afferrare, impossibile da
raggiungere. Quando gli sembrerà di esserci vicino, gli sfuggirà ancora una
volta dalle mani. Per un soffio. A tanto così dal farcela.
Angelica è in molti aspetti la donna che vorrei essere. È
ostinata, crede fermamente nella famiglia, nell’amore e nel rispetto. Non riuscirà
a fermare ciò che prova per il suo fratellastro neanche per un attimo, e vi
dirò: non ci prova neanche poi tanto. Vive le sue emozioni così come le sente,
senza filtri, senza scudi. È un personaggio immediato, diretto, che crea un
ponte con il lettore. Affettivo, emotivo, empatico. Ponte a cui sono rimasta
aggrappata per l’intera lettura.
Dimitri e Angelica sono due personaggi veri, alle prese con
problemi veri. Sono due personaggi che vivono una gamma di stati d’animo
variegata, manifestata con una chiarezza disarmante. I personaggi di Daniela
non hanno mai filtri, si mettono a nudo e arrivano al lettore così come sono.
The contractor è
un romanzo pieno di passione, amore, fiducia. Un romanzo da dieci a lode a cui
non manca assolutamente nulla. Più perfetto di così non si poteva creare
niente. Un romance a tutto tondo, che ingloba ogni aspetto del genere, senza
lesinare.
The contractor è
amore, puro, essenziale, totalizzante. È un balsamo che lenisce le ferite, una
frase che lascia un sorriso sul volto, un ricordo che rende felici, una storia,
l’ennesima di Daniela, che mi porterò a lungo nel cuore.
«Ti penti di quello che siamo?», riesco ad articolare con difficoltà. Lei sgrana gli occhi stupita, si libera della mia stretta e mi prende il viso tra le mani. «Mai» sussurra. «Non mi pentirò mai dell’amore che provo per te».«Nemmeno se corri il rischio di perdere la tua famiglia?».
Lo so. A ogni romanzo grido: “è il più bello”. Non mi
smentirò stavolta: questo mi è
sembrato veramente il più bello, o comunque ci è andato vicino. È dura
scegliere, ragazze. E forse il mio cuore è grande abbastanza per tenerli tutti
in un posto speciale, quello riservato solo alle emozioni più belle.
Potrei scrivere ancora e ancora, perché le emozioni sono
ancora fresche dopo una notte in bianco passata a leggere, ma tutte le parole
del mondo non potrebbero rendervi l’idea di quanto sia stata unica questa
lettura. Non sporcherò ciò che ho letto raccontandovi altro o continuando a
girarvi intorno. Se vi fidate di me, leggetelo subito. E scrivetemi. Sogneremo insieme
per un po’.
Grazie, Daniela. Non smettere mai.
Ok, mi hai convinta! ;)
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