IL SOLDATO DEL BOSS, SARAH GOLD. Recensione.


Titolo: Il soldato del boss
Autore: Sarah Gold
Editore: Hot Edizioni
Pubblicazione: 6 febbraio 2018 ebook; 26 febbraio cartaceo
Genere: Dark romance
Prezzo: € 3,99 ebook; € 15,00 cartaceo (dal 6 al 9 febbraio € 0,99)



Ha trascorso una vita intera sempre all'erta, guardandosi le spalle a ogni respiro. Da quando ha perso tutto, Leonardo non prova più niente: nessuna pietà, nessun sentimento. Ora tutti temono lui, soldato di un boss della mafia palermitana, che con un solo sguardo sa incutere terrore. Pericoloso, arrogante, indomito, bastardo ma decisamente sexy e abituato a ottenere tutto ciò che vuole, è deciso a portarsi a letto Lucrezia, vedova del clan nemico, all'apparenza una preda facile per chi vorrebbe impossessarsi degli affari della famiglia. Lei diventa la sua ossessione e la sua condanna, perché non può permettersi debolezze se vuole sopravvivere in quell'ambiente. Ma il desiderio di possederla diventa ogni giorno qualcosa di più, in grado di sciogliere la freddezza del suo cuore. Lucrezia non è solo una tentazione al peccato, è un amore impossibile ma incapace di essere combattuto.
Una passione selvaggia, un desiderio incontenibile...



Lucrezia e Leonardo, una donna e un uomo, una giovane vedova e un soldato addestrato. Due vite, due storie, un filo sottile e pericoloso ad avvicinarli sempre più.
Lucrezia vede per la prima volta Leonardo al funerale di suo marito Antonio, più vecchio di lei di trent’anni. Antonio ha sempre rispettato sua moglie, l’ha sposata nonostante non ci fosse amore tra i due: era la soluzione più giusta per proteggere entrambi. Adesso, però, Lucrezia è rimasta sola e senza protezione. In mezzo a una guerra tra clan, nel cuore di Palermo, Lucrezia deve decidere da che parte stare e deve farlo in fretta, prima che sia troppo tardi.
Leonardo è un gigante dagli occhi blu che non passa inosservato. Sfida Lucrezia dal primo momento in cui i loro occhi si incontrano e le loro labbra sono vicine per parlarsi. La provoca, rende più vivo e tagliente che mai quel pericolo che pende sulla testa della donna. Le dice, senza troppi giri di parole, che la prossima a finire in una bara sarà lei.
Si chinò, posò le labbra sul cadavere freddo di Antonio, poi si volse verso di me. Notai subito come i suoi occhi corsero al corpetto del mio abito nero, privi di alcun pudore. Era gelido nella sua sfrontatezza. Aveva lo sguardo di un predatore feroce, indomito, un enorme lupo pronto ad avventarsi sulla preda.
E toccherà a lei, così, prendere in mano le redini della situazione, occuparsi della sua famiglia – o almeno di ciò che resta di essa – e scegliere con chi schierarsi, a chi affidare la propria vita senza mai fidarsi completamente di qualcuno.
Il soldato del boss è questo: un romanzo che mostra in maniera nuda e cruda i risvolti più brutti e pericolosi di uomini e donne invischiati nella mafia. E lo fa facendo ruotare l’intera faccenda intorno al sentimento più bello e antico che esista: l’amore.
Se da una parte ci sono le lotte, i tradimenti, le sparatorie, le fughe di notizie, poliziotti corrotti o infiltrati, e quant’altro, dall’altra ci sono un uomo e una donna che si ritrovano vicini per costrizione e cominciano a desiderarsi più di quanto sia lecito, mettendo così in pericolo le loro vite e quelle di chi gli sta accanto.
Leonardo è un servo, un soldato, fedele al boss della famiglia che vuole distruggere Lucrezia. Sconosciuti, nemici, poi amanti. Perché nessuno dei due riuscirà a mettere freno alla passione. Si concederanno una notte di passione, poi un’altra ancora. Leonardo dominerà Lucrezia e i suoi sensi, la assoggetterà completamente, rendendola schiava.
Ma c’è un ma… Conoscerete Lucrezia come una donna divorata dal dolore e dalla confusione, nei primi capitoli. D’improvviso la ritroverete forte, spietata, coraggiosa, ambiziosa. Una donna leale, con un obiettivo da portare a termine a qualunque costo. Vi lascerà a bocca aperta e vi sorprenderà come poche protagoniste hanno saputo fare.
Non sempre sono riuscita a comprendere le sue scelte e le sue motivazioni, spesso mi hanno lasciata perplessa. Tuttavia il suo cambiamento, per quanto repentino e inaspettato, risulta piuttosto credibile nel contesto della storia.
Anche Leonardo, a suo modo, subirà una bella trasformazione. Se ho odiato il soldato irriverente e provocatorio della prima metà del romanzo, ha saputo intrigarmi e affascinarmi l’uomo della seconda metà. Sono riuscita a vedere oltre il suo scudo, quello scudo che ha costruito a fatica, con sacrifici e dolore, per proteggersi da un mondo spietato. Eccessivo, crudo, complicato. Ma anche generoso, un amante passionale e violento. In lui tutto esprime forza e vigore: il suo aspetto fisico, il suo modo di vivere, pensare, proteggere le persone a cui è fedele, il suo modo di fare l’amore.
In quel momento crebbe in me la consapevolezza di essere suo prigioniero, almeno quanto lei era la mia vittima. Perché entrambi provavamo un piacere perverso nel farci del male.E quella sensazione era spaventosamente deliziosa.
Dopo un periodo di assenza Sarah Gold ha saputo riconquistarmi. Ho avuto modo di apprezzare Il soldato del boss già alla prima pubblicazione in self. La notizia dell'acquisizione dei diritti da parte della Hot Edizioni mi ha resa ancora più felice.
Questo romanzo è stato capace di farmi immergere nella storia fin dalle prime pagine, a fare il tifo prima per Lucrezia, poi per Leonardo (si vede che tifo sempre per i buoni?). Un paio d’ore più tardi ero arrivata alla parola fine, risucchiata dal vortice di pericolo, passione e sentimenti che rendono Il soldato del boss un romanzo da consigliare.
Lui era l’onda capace di travolgerti e trascinarti con sé in un guizzo improvviso, per portarti sul fondo in un abbraccio mortale.
Mi è piaciuta la storia di base, mi sono piaciuti i protagonisti (in maniera altalenante e discontinua), sono riuscita a lasciarmi coinvolgere. Devo ammettere, però, che ci sono state alcune cose che mi hanno lasciato l’amaro in bocca. Per importanza, primo fra tutti: il finale! Ebbene sì, ho chiuso il Kindle con un po’ di delusione, non perché la storia non mi fosse piaciuta o perché non ci fosse un epilogo soddisfacente, quanto perché dagli ultimi capitoli mi aspettavo di più. Avrei voluto che l’autrice ci regalasse qualche momento in più per metabolizzare la “nuova situazione” (evito di entrare nello specifico per non spoilerare). E avrei voluto un finale non così avanti nel tempo, proprio per riuscire a mantenere un filo di continuità con l’ultimo capitolo.
Altra cosa che non sono riuscita ad apprezzare è stata la scelta di usare spesso, per il linguaggio diretto, regionalismi ed espressioni dialettali. Forse qualche parola qua e là avrebbe potuto aiutare il lettore a calarsi meglio nel contesto, ma così mi è sembrato troppo.
I colpi di scena non mancano, sapranno tenere l’attenzione sempre viva e vi spingeranno a continuare la lettura. Vi sfido a iniziare e poi mettere giù il Kindle per dedicarvi ad altro. Non illudetevi: non ci riuscirete. E non dite che non vi avevo avvisate.
Se siete amanti dei mafia romance, se vi piacciono le storie d’amore tormentate, impossibili, pericolose, se amate il rischio a ogni costo e volete restare appese a un filo per un bel po’, allora questo romanzo fa proprio al caso vostro.






1 commento

  1. Grazie, Valentina!
    Grazie davvero. Leggere le tue analisi così accurate per me è sempre un piacere.
    Sono felicissima di vedere la mia storia qui, sul tuo bellissimo blog. <3

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