IL DIAVOLO IN PRIMAVERA, LISA KLEYPAS. Recensione.


Titolo: Il diavolo in primavera
Autore: Lisa Kleypas
Serie: The Ravenels #3
Editore: Mondadori
Pubblicazione: 28 novembre 2017
Genere: Romance storico
Prezzo: € 7,99 ebook; € 13,00 cartaceo

Londra, 1876. A differenza di tutte le debuttanti londinesi, la bellissima Lady Pandora Ravenel non sogna di frequentare balli e trovarsi un marito. Preferisce di gran lunga dedicarsi ai suoi affari. Ma la sua strada si incrocia con quella di Gabriel, Lord St. Vincent, impenitente libertino, altrettanto determinato a non essere ingabbiato in un matrimonio. E per entrambi sarà la scoperta di un brivido fino allora sconosciuto...


Prima di parlarvi di questo libro desidero dirvi due cose. La prima è che era tanto, tantissimo tempo che non leggevo uno storico. È stato bellissimo immergermi nuovamente in quegli usi e costumi, mi sono resa conto di quanto mi mancasse leggere di gentiluomini, etichetta, gonne vaporose, balli. Dopo poche pagine ho sospirato di gioia con tanto di occhi a cuoricino. La seconda è che Lisa Kleypas non mi hai mai delusa; ho letto gran parte dei romance storici pubblicati e ne sono rimasta sempre entusiasta. La serie delle Zitelle, ad esempio, è nel mio cuore da sempre e per sempre (se non l’avete letta rimediate subito!).
Doppio sospiro: è tornata la Kleypas, o meglio io sono tornata da lei, e con uno storico.
La protagonista de Il diavolo in primavera è una ragazza singolare quanto caparbia. Pandora è così diversa dalle sue coetanee da destare stupore e meraviglia in chi la circonda. Non è in cerca di marito, l’amore non le interessa, passa le stagioni a fare da ornamento alla sala.
E sì che anche sua sorella la spinge a trovare un marito che la renda rispettabile, ma niente, Pandora ama essere libera, ha dei progetti ambiziosi, forse troppo ambiziosi per una donna del tempo. Il suo più grande sogno è mettere in vendita il gioco da tavolo a cui ha lavorato da sola. Vuole essere autonoma, non vuole dipendere da nessuno, tanto meno da un uomo. La sola idea che un futuro marito possa appropriarsi di tutto ciò che è suo le basta a farla inorridire.
La sua è una personalità sopra le righe: è chiacchierona, istintiva e non ha nessun filtro cervello/bocca. Pensa tanto, chiacchiera ancora di più. Anche quando sarebbe meglio tacere. Finisce sempre con il mettersi – suo malgrado – al centro dell’attenzione.
Avete idea di quanto l’abbia amata? Ogni volta che ne faceva una delle sue mi veniva voglia di gridare: “portate i pop corn, grazie!”.
Originale, spigliata, ingenua. Al punto da sentirsi spesso fuori posto. Negata per le chiacchiere da salotto, incapace di fingere interesse. Finché una sera come tante, in cui si è ficcata in uno dei suoi soliti guai, si è ritrovata in una situazione incresciosa che le ha stravolto i piani.
Rimanere incastrata con l’abito in un sofà è un bel pasticcio, specie se nei paraggi non c’è nessuno che possa darti una mano e sei nel bel mezzo della stagione londinese.
A salvare l’indomabile Lady Pandora accorrerà Gabriel, Lord St Vincent, erede di un ducato. Il gesto eroico, però, metterà entrambi ancora di più nei pasticci.
Li beccheranno in una posizione “fraintendibile” e penseranno al peggio. Pandora è compromessa, Vincent dovrà sposarla e renderla una donna onesta assumendosi ogni responsabilità.
Per Pandora l’inizio di un incubo, o forse no…
«Sta complicando tutto. E io sono come un cardellino che, vedendo la gabbia, pensa: “Oh, quanto è bella quella gabbietta con le sue sbarre dorate, il trespolo di velluto e il piattino di semi di miglio… Magari vale la pena farsi tarpare le ali”. E quando lo sportello si chiude, ormai è troppo tardi.»
Ammetto che se dovessi pensare solo a Gabriel non riuscirei ad amare così tanto questo romanzo. Pandora è l’anima de Il diavolo in primavera. È fuoco, vita, azione. Mi ha fatto sorridere, ridere, provare tenerezza. È, a mio parere, uno dei personaggi femminili più riusciti della Kleypas. È una donna che tiene testa a ogni uomo le capiti di incontrare, cosa non semplice al tempo. Sa farsi rispettare, tiene ai suoi sogni più che all’etichetta e alle chiacchiere della gente. È stramba, in ogni cosa che dice e che fa. Inventa parole, è pasticciona e per niente misurata. Se il pericolo è nei paraggi lei lo fiuta e lo attira su di sé.
Il rapporto con Lord St Vincent sarà difficile per i primi tempi, poi si trasformerà in qualcosa di bello. Una gioia per il lettore. Mi è piaciuto davvero tanto leggere delle loro interazioni, a tratti così timide e insicure, a tratti così spontanee.
Di Gabriel ho amato la curiosità, quasi ostinata, nel voler conoscere Pandora e ogni sua sfaccettatura, l’istinto di protezione, la gentilezza con cui interagisce con lei. Sa comprenderla, sa capirla fino in fondo e comportarsi di conseguenza. Legge dentro di lei come se fosse un libro aperto.
«Sarebbe tutto più facile se Lord St Vincent fosse un vecchio trombone bitorzoluto. Invece è tremendamente bello e affascinante. È come se facesse di tutto per rendermi le cose difficili. Chissà perché la gente pensa che il diavolo sia una bestia orrenda con corna, artigli e coda biforcuta: nessuno sarebbe mai tentato da una creatura simile.»

«Stai dicendo che Lord St Vincent è il diavolo sotto mentite spoglie?» le domandò Kathleen con una punta di divertimento.  «Può anche darsi» rispose Pandora imbronciata.
Ancora una volta Lisa Kleypas dimostra di essere maestra del genere. Amore, tenerezza, protezione e ironia si mescolano perfettamente in un romanzo che riporta indietro nel tempo e addolcisce il cuore.



THE RAVENELS SERIES
#1, Un libertino dal cuore di ghiaccio
#2, Una moglie per Winterborne 
#3, Il diavolo in primavera



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