TUTTO IL TEMPO TRA NOI, SARA PURPURA. Recensione.


Titolo: Tutto il tempo tra noi
Autore: Sara Purpura
Serie: A time for love trilogy #3
Editore: Self publishing
Pubblicazione: 26 giugno 2017
Genere: New adult
Prezzo: € 1,99 ebook; € 10,00 cartaceo



Quando Jeremiah Spector piomba nella sua nuova vita, Desmond è costretto a rivivere i ricordi orribili della sua travagliata infanzia. Adesso che ha l’amore, gli amici, una famiglia e il football, privarsi di tutto è inconcepibile. 

La priorità è proteggere Anais, ma lei non sa come affrontare l’allontanamento a cui lui la obbliga e resta travolta dall’impatto emotivo che il suo passato ha provocato. 

Rimettere insieme i pezzi, distruggendo l’uomo che lo ha danneggiato, è l’obiettivo di Des, ma per farlo sarà costretto a sacrificare se stesso e forse anche il futuro che si è guadagnato.

L’amore non sempre vince su tutto e Des e Anais saranno vicini a scoprirlo, ma quando il passato reclama la felicità che la vita finalmente ti ha concesso, cosa resta da fare?
Arrendersi o lottare per non perdere l’amore?
Tutto il tempo tra noi è l’ultimo capitolo della trilogia A time for love.



La felicità non ci è dovuta. Possiamo lottare per conquistarla, ma se ci viene donata, dobbiamo averne cura e goderne come fosse il più prezioso dei regali.

Siamo arrivati all’ultimo capitolo di una trilogia che è iniziata con il botto nel vero senso della parola. Mi sono innamorata di Des e Anais, delle loro fragilità, delle loro cadute, dei loro sbagli. Più li conoscevo, più entravo nella loro vita e più li amavo, sperando nel lieto fine che meritavano. Il primo volume, Tutto il tempo del mondo, mi ha fatto amare l’Anais dei primi capitoli. Spezzata, incapace di rialzarsi, chiusa nel suo dolore. E poi mi ha fatto un po’ odiare l’Anais delle ultime pagine, quella troppo egoista per guardare oltre il suo naso, per concedere un pezzo del suo cuore e della sua anima a Des, per abbandonare il suo limbo fatto di dolore autoinflitto e aprirsi a qualcun altro. L’ho vista distruggersi pezzo dopo pezzo, ogni giorno, infierendo su di lei, sulla sua carne, sul suo cuore. Ho visto Des piombare nella sua vita come un tornado e spezzare qualcosa. Mi sono lasciata travolgere dalle emozioni che mi hanno investito come pioggia fitta, come grandine che scava nell’anima. In Tutto il tempo con te li ho visti riavvicinarsi, consolidare i sentimenti che provano l’uno per l’altra, scoprirsi indispensabili, desiderosi di viversi e di amarsi, nonostante il passato ingombrante che entrambi si portano dietro. Ho rivalutato Anais, l’ho vista, con occhi diversi, donna, non più ragazza. L’ho vista lasciarsi alle spalle quel limbo, dimenticare il dolore come unico scopo di vita. E questa crescita mi è piaciuta, mi ha fatto chiedere come l’autrice avrebbe potuto proseguire la loro storia, cosa il presente e il futuro potessero ancora riservare a due ragazzi come loro che nonostante la giovane età hanno già visto tutto.
Questo terzo e conclusivo capitolo mi ha fatto male. È, probabilmente, il più doloroso dell’intera trilogia, quello emotivamente più forte e devastante, per diversi motivi. Innanzitutto l’amore che entrambi provano sarà messo a dura prova dal passato che tornerà a bussare prepotentemente alla porta di Desmond. Tutto il dolore e gli abusi che credeva di essersi lasciato alle spalle, torneranno a fargli male. Jeremiah Spector, l’uomo che gli avrebbe dovuto fare da padre, che avrebbe dovuto occuparsi di lui e accompagnarlo nella crescita, l’uomo che si è rivelato essere un mostro, un carnefice della peggior specie, tornerà nella vita di Des, pretendendo di riavere indietro il suo bambino. Il ricordo di quei momenti terribili, più vivido che mai, infesterà i sogni e la mente di Des togliendogli la pace. Jeremiah è tornato per fargli di nuovo del male e stavolta non si fermerà finché non l’avrà distrutto definitivamente. Ma oggi Des ha un asso nella manica: non è più un bambino indifeso, non è più quel bambino che per proteggere il suo fratellino si faceva avanti e lasciava il mostro agire. Des ha un futuro, una squadra importante che punta su di lui e gli offre un contratto, una ragazza di cui è follemente innamorato e per cui darebbe la vita, degli amici che non lo lasceranno solo. Ha tanto da perdere, ma anche tanto per cui vale la pena combattere, lottare, battersi. Quell’uomo, però, ha ancora un forte ascendente su di lui, liberarsene non sarà facile come sembra. Oltre al disprezzo, al desiderio di rivalsa e di vendetta, c’è la paura che lo attanaglia. Paura di perdere tutto, paura di perdere Anais o, peggio, che a quest’ultima possa succedere qualcosa. Perché Jeremiah scoverà ogni suo punto debole, è disposto a tutto e non ha nulla da perdere. E le persone che non hanno nulla da perdere sono le più pericolose.
Essere capaci di nascondersi è una benedizione, ma a volte si vorrebbe trovare qualcuno in grado di trovarci lo stesso.
Ad Anais spetterà forse il compito più difficile. Quello di stare accanto a un Des assente, emotivamente provato, terrorizzato. Quello di proteggere il loro amore, di fargli capire che ciò che provano non può essere messo all’angolo. Se nel primo volume ho avuto qualcosa da recriminarle per via del suo egoismo, stavolta quello che mi ha fatto dannare è stato Des. Il lavoro che l’autrice ha fatto sui suoi personaggi è stato ottimo, risultano credibili, ben riusciti, problematici coerentemente con ciò che hanno vissuto. Ed è proprio per questo motivo che se in maniera del tutto irrazionale ho odiato Des per la freddezza e la furia con cui ha allontanato Anais da lui, allo stesso modo con lucidità ho riconosciuto le sue ragioni. In una situazione del genere, il suo non può che essere stato un modo diverso di amare e di proteggere la persona che ama più di ogni altra cosa al mondo.
Il dolore, se condiviso, si dimezza.
Quando vi dicevo che Tutto il tempo tra noi è il romanzo più difficile da leggere è anche per questo. Des vi spiazzerà con la sua freddezza. Siamo state abituate a un Desmond completamente diverso. L’abbiamo visto dolce, tenero, innamoratissimo della sua Honey. L’abbiamo visto fare l’impossibile per lei, e lo scudo che indosserà in questo romanzo farà male. Non lo riconoscerete, vi chiederete dov’è finito il Des che avete amato per due libri e che avreste difeso da tutto e tutti. Poi, però, capirete. E vorrete lenire ogni sua ferita, accarezzare ogni sua cicatrice.
Questo modo disperato che ho di amarla non può essere quello giusto, ma è l’unico che conosco per dimostrarle quanto è importante.
Il personaggio di Anais, che aveva già subito un significativo cambiamento nel secondo volume, rappresenterà la punta di diamante di Tutto il tempo tra noi. Sarà lei la forza, il sostegno, il calore di cui Des ha bisogno, allo stesso modo in cui il ragazzo lo è stato per lei. Quando Des non ce la farà, Anais lo amerà per entrambi, continuerà a tenere in piedi il loro amore anche da sola. Lo farà senza paure, senza fare passi indietro, senza incertezze. È finalmente cresciuta, la piccola Honey. È una combattente, si è rialzata sulle sue gambe, senza l’aiuto di nessuno, ed è pronta a combattere per il suo uomo e per il loro amore. Tanta stima per lei! La nuova luce di cui brilla è sorprendente, qualcosa che non mi aspettavo e non avrei mai potuto prevedere. Se Des era già perfetto nella sua imperfezione appena l’ho conosciuto, Anais ha subito un cambiamento meritevole di menzione. Passo dopo passo l’amore l’ha guarita, ha curato ogni sua ferita scacciando via il dolore, quella che era una componente essenziale della sua vita.
Questo romanzo ha avuto il potere di racchiudere e di ripercorrere un po’ tutta quella che è stata la storia di questi due ragazzi. La storia individuale di Des, legata al suo passato di bambino abusato, la storia individuale di Anais, quella di una ragazzina autolesionista con una famiglia anaffettiva, la storia d’amore tra Des e Anais. Ogni tappa, ogni momento più significativo ricompare in qualche modo in Tutto il tempo tra noi, riaprendo non solo le ferite dei protagonisti ma anche quelle del lettore che inevitabilmente si sentirà coinvolto. È stata una lettura impegnativa, che mi ha turbato così tanto da ottenebrarmi i sensi. A fine lettura mi sono sentita investita da un tornado a tutta velocità, mi è sembrato di essere appena uscita da un tunnel buio, di quelli dove ogni suono arriva ovattato, scorgere qualcosa è impossibile. La portata emotiva delle storie individuali dei protagonisti, e della loro storia d’amore, è devastante.
«Ti amo fortissimo, Anais Kerper.»

Di nuovo quella frase. Potente come allora. Una brezza tiepida ci avvolge come una coperta calda e respiro sulle sue labbra.

«Ti amo fortissimo anch’io.»

Desmond Ward ha il mio cuore, oggi come ieri, ed è sempre stato capace di amarlo alla follia. 
Sara Purpura è ancora una volta una conferma. La sua prosa elegante e misurata, conosciuta nei contemporary romance scritti in precedenza (e che ho amato!), qui ha preso un'altra direzione. Ho apprezzato particolarmente la sua capacità di indossare una veste nuova, di mettersi nei panni di due ragazzi molto più giovani rispetto a quelli di cui è abituata a raccontare. La sua scrittura ha conservato la profondità e la capacità di arrivare dritta al cuore acquistando però modernità. C'è stato un cambiamento, o meglio un adattamento, che solo chi ha una certa padronanza della scrittura può mettere in atto continuando a risultare credibile. 
A time for love trilogy è stato un colpo al cuore, un pugno allo stomaco che ancora fa male e mi emoziona. Non posso fare altro che consigliarvi questa trilogia e sperare di essere riuscita, almeno in parte, a tradurre in parole ciò che ho provato durante la lettura.
Forza, Des e Anais. Siete diventati reali per me. Faccio il tifo per voi dall'inizio, e continuerò a sperare che la vita vi riservi solo cose belle. 



A TIME FOR LOVE TRILOGY

#1, Tutto il tempo del mondo (recensione)
#2, Tutto il tempo con te (recensione)
#3, Tutto il tempo tra noi



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