Autore: Daniela Volontè
Editore: Newton Compton Editori
Pubblicazione: 23 marzo 2017
Genere: Contemporary romance
Prezzo: € 4,99 ebook; € 9,90 cartaceo
Per dimenticare un passato doloroso, Elisabeth decide di allontanarsi da New York. Si trasferisce così nella cittadina nella quale viveva la sua migliore amica e inizia a lavorare come insegnante. Ma al liceo di Watertown la sua vita è destinata a cambiare. A sconvolgerla sarà Alexander, un ragazzo di diciassette anni. Come Elisabeth, anche Alex ha un passato che lo ha segnato, e il presente non va granché meglio: la madre è alcolizzata e lui deve prendersi cura della sorella più piccola, Julia, di soli sei anni. Elisabeth lo incontra in aula il primo giorno di scuola, e da quel momento non riuscirà più a dimenticarlo. C’è un dolore comune che li unisce, eppure quando sono insieme la sensazione che provano è quella di pace. Ma Alex è minorenne e oltretutto è un suo allievo. Elisabeth sa bene che non può permettersi alcun tipo di coinvolgimento sentimentale. All’inizio entrambi cercano di tenere a bada i propri sentimenti, fin quando non riescono più a trattenerli…
Solo a lui riesce ad aprire il suo cuore. Eppure ha solo diciassette anni…
Una storia d’amore scandalosa.
«Come riusciamo a continuare ad amare persone che ci hanno fatto tanto male?»
«Non imponiamo niente al nostro cuore, ci troviamo a farlo in modo naturale. Anche se non vorremmo.»
Il desiderio di cambiare vita, città, lavoro portano
Elisabeth Roberts a Watertown a confrontarsi ogni giorno con ragazzi giovani e
temibili del liceo come insegnante di economia. Cosa potrebbero farle dei
ragazzini i cui problemi più grandi sono la prima cotta o un corpo che cambia e
in cui non si riconoscono più? Nulla, proprio nulla, eppure Liz è terrorizzata.
Questa è di certo la sfida più grande che la vita le abbia mai chiesto di
affrontare.
Alexander Morrison, invece, ama il liceo, ama passare ore
delle sue giornate in aula. È un modo per non sentire le urla, per staccare
dalla rabbia, dai litigi e dalla situazione che pende sulla sua testa come una
condanna. Alex è un uomo, le esperienze di vita l’hanno portato a crescere in
fretta, senza tenere conto dei suoi tempi. Sua madre, dedita all’alcol e agli
uomini, non è mai stata il genitore modello che ogni figlio sogna; occuparsi di
Julia, sua sorella minore, tocca ad Alex. Tocca sempre ad Alex prendersi cura
della casa, della spesa e di tutte le incombenze. La sua vita è uno schifo e il
senso di colpa per ciò che è costretta a vivere la sua sorellina di soli sei
anni non lo abbandona mai. Per lei e per se stesso vorrebbe una vita migliore,
una vita degna di essere chiamata tale.
L’avvicinamento tra Elisabeth e Alex è come un miracolo, un
raggio di sole che entra nelle loro vite illuminando ciò che c’è intorno e che
non ha mai visto la luce. È un dono di Dio che riporta entrambi in vita quando
avevano perso le forze necessarie per combattere. È il salvagente che gli viene
offerto all’ultimo secondo, un attimo prima che sia troppo tardi. È qualcosa di
straordinario, che nessuno dei due si sarebbe mai aspettato, la prima cosa
veramente bella che il destino gli regala.
Ho letto questo libro anni fa, quando era solo un titolo
come tanti nel mare dei self, una
scommessa per Daniela, una sorpresa senza precedenti per me. L’ho visto
cambiare aspetto, passare da un abito dai colori poco più colorati del bianco e
nero a colori vivaci, luminosi; l’ho visto crescere, evolversi, maturare senza
mai smettere di emozionarmi, senza mai smettere di amarlo. Quando mi sono
innamorata per la prima volta di Elisabeth e Alex il titolo era Insegnami a vivere e racchiudeva il
senso del loro amore, della loro storia, del loro incontro. Lo lessi in poche
ore, attaccata alle pagine e al Kindle, incapace anche di fare una pausa per
prendere aria. Stringevo tra le mani quell’amore così delicato, impacciato, necessario come se fosse una questione
di vita o di morte, come se non potessi farne a meno, come se la mia vita dopo
Elisabeth e Alex sarebbe potuta cambiare per sempre. Ed in parte è stato così.
Questo, qualsiasi titolo o cover abbia, è il mio “libro del cuore”. Sono certa
che ognuno di noi ne abbia uno. Un libro come una coperta di Linus, come un
oggetto che rinfranca dai momenti più cupi, un salvagente sempre lì pronto a
regalarmi quell’attimo di respiro di cui ho bisogno. Un libro che ho fatto in
modo di avere sempre a portata di mano e che, non posso nasconderlo, più volte
negli anni ho ripreso e letto per tornare a stare bene. Certi giorni no passavano
soltanto aprendo gli occhi e iniziando a leggere La meraviglia di essere simili dalla prima all’ultima pagina senza
mai fermarmi. Mi bastava immergermi nel loro amore per tornare a sorridere, per
trovare, chissà dove, la forza e il buonumore per rimettermi in sesto.
Storie come queste, coraggiose e brillanti, sono rare,
uniche. Come un gioiello prezioso, qualcosa che ha un valore inestimabile, di
cui ci si prende cura, che non si abbandona mai e da cui, inevitabilmente,
anche cento libri letti dopo, si torna sempre.
Ho letto diverse centinaia di storie dopo questa, ma sono
tornata sempre da Elisabeth e Alex. E, probabilmente, tornerò sempre da loro,
come fossero il mio porto sicuro.
Elisabeth è una donna brillante, sveglia, ingabbiata nel suo
senso del dovere e in regole troppo rigide che le impediscono di vivere la
meraviglia della vita a trecentosessanta gradi. Innamorarsi di un suo studente
è quanto di peggio potesse capitarle, o almeno questo è ciò che pensa
inizialmente. L’attrazione che prova per lui, e che Alex ricambia, è amorale,
qualcosa di cui vergognarsi e a cui non può dare in nessun modo ascolto. Deve
reprimere ciò che sente, zittire il battito furioso del suo cuore, ignorare il
rimestio che sente allo stomaco ogni volta che incrocia gli occhi del ragazzo.
Già, perché gli occhi di Alex non sono mai stati un enigma per lei. In quegli
occhi ha visto la sofferenza, la richiesta d’aiuto, il bisogno di essere
salvato ma anche di salvare. In quegli occhi ha scorto un mondo a cui non
riesce a voltare la faccia. Sembra un mondo meraviglioso, qualcosa che chiunque
vorrebbe conoscere, vedere, vivere. Non può chiudergli la porta in faccia,
nonostante ci provi, se lo imponga, si obblighi a farlo.
Alex salverà Elisabeth dalla sua vita, dalla sua rigidità e
dalle sue regole; le insegnerà a vivere con uno scopo, con il cuore sempre
felice. In una parola le insegnerà ad amare. Nello stesso modo in cui Liz
salverà Alex da se stesso e dalla piega infelice che la sua giovane vita
sembrava aver preso. Lo salverà dai suoi mostri, dalle ingiustizie, da una vita
cupa fatta di responsabilità troppo grandi e pesi troppo pesanti da portare
sulle spalle.
Dopo avermi aperto il suo cuore, questa volta sono io a cercare le sue labbra e le stesse sensazioni di prima tornano, ma amplificate. Se non ci fosse mia sorella, l’avrei già attirata a me. La voglia di fare l’amore con lei cresce ogni giorno di più e il desiderio di perdermi nel suo corpo sta diventando sempre più doloroso.
Più tardi si addormenta anche lei. Do una carezza a entrambe le donne della mia vita. O per lo meno, le sole alle quali tenga in questo momento. È in quell’istante che mi rendo conto della verità e ciò mi fa deglutire a fatica, perché sono spaventato da questa rivelazione. Capisco che Elisabeth mi è entrata nel cuore.
Lui insegnerà lei ad amarlo; lei insegnerà a lui a vivere.
Uno scambio equo, prezioso, che non ha precedenti. Come due anime perse, che
fino all’attimo prima di incontrarsi hanno vagato senza meta e senza scopo, si
incroceranno, toccheranno, uniranno. E sarà per sempre, perché a una magia
simile non è possibile sfuggire. Quando l’amore, quello vero, piomba nella
nostra vita non possiamo più scappare. Dobbiamo accoglierlo, far sì che faccia
il suo dovere, che ci entri dentro, nel profondo, e ci scorra nelle vene come
sangue. Dobbiamo far sì che diventi parte di noi, la parte più importante,
fondamentale.
La vita di Alex e il suo bagaglio intralceranno il desiderio
che hanno di stare insieme, metteranno a Elisabeth i bastoni tra le ruote, ma
loro, insieme, riusciranno a rialzarsi dopo ogni caduta.
Momenti di una dolcezza infinita, di un romanticismo senza
eguali caratterizzano La meraviglia di
essere simili. Ho visto Alex prendersi cura della sua donna, essere geloso
di lei; ho visto Elisabeth lenire ogni ferita e accarezzare ogni cicatrice di
Alex, come se fosse un cucciolo indifeso. Li ho immaginati, visti, sentiti. Scene d’amore vivide,
fotogrammi che scorrono e si susseguono con velocità durante la lettura.
Ogni suo movimento mi fa sentire sempre più viva. È un’onda che aumenta d’intensità. La testa galleggia leggera e il respiro resta sospeso, finché il mare non s’infrange con violenza contro una scogliera creando uno sciabordio che si protrae per molto tempo.
Ho amato tutti i libri di Daniela Volontè, il suo stile
sempre semplice e raffinato, il suo modo di arrivarmi al cuore con
un’ordinarietà che non finirà mai di lasciarmi a bocca aperta. Questo, però, è
un sogno su carta, una indimenticabile storia d’amore e di vita che ha tanto da
insegnare. I protagonisti insegnano qualcosa l’uno all’altra. L’autrice,
attraverso la loro voce e la loro storia, insegna a noi qualcosa.
Aprite le porte del vostro cuore, tendete le orecchie: il
messaggio vi arriverà tra le righe in maniera forte e chiara. Emozionatevi,
lasciate che le lacrime vi bagnino il viso. Accogliete la storia di Alex e Liz
a braccia aperte, saprà ripagarvi.
Consigliato perché almeno
una volta nella vita ognuno di noi dovrebbe avere la fortuna di incappare in un
libro del genere.
La meraviglia di
essere simili: non solo cinque stelle, anche un pezzo del mio cuore.
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