FINO ALL'ULTIMA PAROLA, TAMARA IRELAND STONE. Recensione.


Titolo: Fino all'ultima parola
Autore: Tamara Ireland Stone
Editore: Leggereditore
Pubblicazione: 12 ottobre 2017
Genere: Young adult
Prezzo: € 4,99 ebook; € 14,90 cartaceo



A prima vista Samantha McAllister sembra essere come tutte le ragazze della sua età, ma dietro il suo aspetto curato nasconde un segreto che non ha mai confidato a nessuno. Tormentata da un flusso continuo di pensieri negativi, paranoie e fissazioni, come quella per il numero tre, Sam soffre di un disturbo ossessivo-compulsivo che rende difficile non solo il suo rapporto con gli altri ma anche e soprattutto con sé stessa. C’è solo un luogo in cui riesce a sentirsi veramente libera: la piscina, per lei fonte di ispirazione, riconciliazione con il mondo e, soprattutto, con la propria mente. Ma una volta fuori dall’acqua, è tutta un’altra storia... Forse ciò di cui avrebbe bisogno è circondarsi di amici migliori, veri e profondi, proprio come lei. Decide così di entrare in un gruppo segreto, l’Angolo dei Poeti, per aprirsi a nuove esperienze. E qui, in modo del tutto inaspettato, incontra Aj da cui si sente subito attratta. Per Sam, però, è tutt’altro che naturale lasciarsi andare, e assecondare i propri sentimenti non sarà affatto un’impresa facile...

Un romanzo sull’importanza dell’amicizia autentica e vera, per ritrovare sé stessi lungo un emozionante percorso attraverso le parole.



Come ci si sente a essere soli senza però sembrarlo? Sam ha le amiche più “in” della scuola, le più fighe, le più ricche, le più acclamate. Fa parte del giro di chi detta le leggi, fa parte del club delle “Magnifiche otto”. Che poi queste amiche non siano vere amiche sembra passare in secondo piano agli occhi di tutti.

Sam, infatti, in un posto nascosto dentro di lei, sa che nessuna di quelle ragazze tiene realmente a lei. Sa che non si riconosce in loro, nelle loro regole, nel loro apparire. Ed è per questo che ha una seconda vita, che è la piscina. Solo quando nuota dà libero sfogo ai suoi sogni, alla sua passione, ai suoi desideri, al suo vero essere. In acqua ha la forza e il coraggio che le mancano tra i corridoi della scuola, si spoglia di ogni maschera, è semplicemente se stessa: Samantha McAllister.
Ritrovarsi, quasi per caso, a entrare a far parte dell’Angolo dei poeti cambierà la sua vita. C’è un’ala della scuola che alcuni ragazzi, in segreto, hanno occupato per dare libero sfogo ai propri pensieri e condividerli ad alta voce con gli altri. Quest’esperienza metterà a dura prova Sam. Dovrà imparare ad aprirsi agli altri, trovare il coraggio di salire su un palco e leggere ad alta voce i suoi versi, mettere la sua intimità in piazza. Ma, soprattutto, dovrà fare i conti con ciò che è stata in passato.
Ad aspettarla all’ingresso dell’Angolo dei poeti c’è Andrew Olsen, meglio conosciuto come A… A… A… Andrew. Il ragazzino che in quarta elementare Sam si divertiva a prendere in giro insieme alle sue amiche per la sua balbuzie. Oggi Samantha non ricorda niente e proprio non capisce perché Andrew sia così ostile nei suoi confronti.
I momenti passati ad ascoltare i versi degli altri e a scriverne di propri, avvicineranno Andrew e Sam, fino quasi a dimenticare il passato e a mettere da parte vecchi rancori. Andrew ha chiuso con quel capitolo della sua vita, è un ragazzo che è stato ferito e, forse proprio per questo motivo, riconosce in Sam lo stesso dolore. I due ragazzi sono in qualche modo simili, combattono contro gli stessi demoni che gli impediscono di essere sereni.
Ho dimenticato di dirvi la cosa più importante: Samantha soffre del disturbo ossessivo-compulsivo. Il suo problema riguarda principalmente le ossessioni; un solo, semplice, insulso pensiero può insinuarsi nella sua mente per minuti, ore, giorni, senza mai darle pace. È un pensiero che resta incastrato, che si aggrappa con tutte le sue forze nei meandri della mente e non l’abbandona. E le provoca attacchi d’ansia. E una fissazione per il numero tre. Nella vita di Samantha c’è sempre il numero tre. Il contachilometri della sua macchina non può mai fermarsi su un altro numero se non sul tre. Neanche di notte la sua mente è sgombra; le medicine la aiutano a dormire, a fare silenzio almeno per un paio d’ore.
«Che cos’è la pazzia?» mi chiede alla fine, gli occhi ancora fissi sull’acqua. «Hai mai letto la definizione sul vocabolario?» Scuoto la testa. «Nel linguaggio comune, la pazzia ha diversi significati. Può indicare una malattia mentale, o semplicemente qualcosa che ti rende diversa dagli altri. È un termine piuttosto ampio, non credi?».
Fino all’ultima parola è un romanzo che sono riuscita a comprendere e amare fino in fondo solo diversi giorni dopo aver terminato la lettura. Quando ho spento il Kindle dopo la parola fine ero sicura di aver letto un bel romanzo, di aver avuto tra le mani una storia profonda, capace di toccare temi importanti con delicatezza e tatto senza angosciare o intristire. Ma non avevo capito il significato pregnante di ogni personaggio, di ogni tassello. Ripensandoci, a mente fredda, oggi, posso dirvi che ho avuto tra le mani un gioiello.
Alla storia d’amore viene lasciato poco spazio. Andrew, più che il ragazzo di Samantha, è un personaggio chiave per la sua crescita e per l’acquisizione delle sue nuove consapevolezze. Grazie a lui Samantha uscirà dal suo buio, comincerà a vedere nitidamente, farà luce dove prima c’era solo confusione e ossessione. La sua vita comincerà a essere più lineare, certi pensieri inizieranno, in maniera quasi inosservata, a farsi più silenziosi, fino quasi a tacere per sempre.
Andrew è la dolcezza, la comprensione, la sincerità di cui Samantha aveva bisogno. Quella dolcezza, quella comprensione e quella sincerità che in vita sua non aveva mai conosciuto.
«Non ero venuta in cerca di te. Io stavo solo cercando me stessa.» Mentre comincio a recitare, la mia voce è bassa e tremante. «Ma adesso sei qui. Ti ho trovato. E così, finalmente, sto trovando me stessa.»
Caroline è un altro personaggio chiave che vi lascerà a bocca aperta. Lei sarà una sorta di alter ego per Samantha. Le darà la forza e il coraggio per superare i limiti imposti dalla sua mente. Sarà quella voce rassicurante, quella carezza dolce, quella pacca incoraggiante sulla spalla. Senza di lei Samantha non sarebbe mai arrivata dove è arrivata. Non avrebbe mai superato il baratro.
E chi non vorrebbe avere qualcuno accanto di così positivo? Nei momenti più difficili della nostra vita, quelli in cui ci sentiamo più fragili e insicuri, vorremmo avere una persona pronta a incoraggiarci, a dirci che sì, possiamo farcela, possiamo rischiare.
Un personaggio più che positivo, ma che, come dicevo, vi sorprenderà. Forse in un primo momento rimarrete deluse, poi l’amerete ancora di più per ciò che ha significato per la protagonista.
E come se i messaggi di positività e forza non fossero stati abbastanza, c’è Sue, il medico che si occupa di Samantha. Lei è il supporto, umano soprattutto, che ogni individuo dovrebbe avere. È un’amica, un’ottima ascoltatrice, un esempio positivo.
Un bellissimo messaggio quello di Tamara Ireland Stone, regalato ai lettori senza urlare, senza voler a tutti i costi strafare. Fino all’ultima parola è una lunga, bellissima, profonda poesia.
Un invito a ricercare se stessi, a guardarsi dentro e a saper riconoscersi, senza mai smarrire la via che ci siamo prefissati. Un invito a cercare sempre cose/persone/sentimenti autentici, senza farci abbagliare dalla luce di ciò che passa e non resta.





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